Maty

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Quel venerdì dovevo andare a casa di Matilde, la casa nuova, dove si era appena traferita. Mi aveva chiamato la settimana prima per chiedermi se mi andava di passare a trovarla. Io accettai l'invito, dato che avevo bisogno di svagarmi un po' data la mia situazione difficile con Daniele. Iniziai a pensare a come passare la giornata, magari un giro in centro, una pizza e la sera chissà... Quando arrivai suonai il campanello e Maty mi venne subito incontro sorridente. È una ragazza solare, magra ma con le forme al punto giusto, occhi verdi e capelli scuri, porta degli occhiali molto carini. Non so perché ma ero felice, emozionata, la abbracciai. Decidemmo di fare una torta, prendemmo gli ingredienti e già dopo pochi minuti stavamo ridendo coperte di farina e cioccolato. La trovavo stupenda, non avevo mai fatto caso a quanto fosse bella prima di adesso. Tornammo a parlare della storia tra me e Daniele, gli raccontai che ormai tra noi due non c'era più feeling, non per colpa sua, lui era dolce e un ottimo compagno, in verità ero io che ultimamente sentivo il bisogno di cambiare, mi disse solo di pensarci bene e di fare solo quello che mi avrebbe resa felice. Nel frattempo mi invitò in sala a prender posto sul divano per continuare a parlare più comode. Eravamo sedute vicine, lei sorrise e io gli presi una mano tra le mie, le dissi <<avevo bisogno di passare un po' di tempo con te. Ho bisogno più che mai ora di te. Ho bisogno di capire questo momento e tu sei l'unica che mi può aiutare>>.
Avevo iniziato con l'indice a disegnare dei cerchi sul suo ginocchio e di tanto in tanto salivo lungo la coscia. Mi guardava in modo strano mentre le accarezzavo la gamba dolcemente, era immobile, rossa in viso e io sentivo uno strano tremore dentro. Mi accorsi che era un po' a disagio, le dissi di stare tranquilla, non c'era nulla di cui preoccuparsi. La baciai piano. Lei ricambiò, ci stavamo baciando come due fidanzatini e il fatto è che sembrava che le piacesse. Mi sentivo tremare dentro, mi era venuto un caldo pazzesco. Stavo iniziando a spogliarla, ormai era immobile e nuda nelle mie mani. Le baciai il collo mentre le accarezzavo il seno. Sentivo un piacere strano che non avevo mai provato prima. Leccai e succhiai i suoi capezzoli, mentre la toccavo con le dita tra le gambe. Il piacere aumentava, tremava come una foglia e nemmeno io capivo più nulla. Scesi a mordicchiargli la pancia, poi tra le gambe. Con dita e lingua la feci esplodere. Si alzò e mi spogliò di tutto, poi fece tutto quello che io avevo fatto a lei. Era brava cazzo, anche per essere la sua prima esperienza con una ragazza. Mi baciò ovunque, appena mi sfiorò il clitoride con un dito venni tanto ero eccitata. A quel punto non avrei più voluto smettere, chi lo avrebbe mai pensato. Eravamo sfinite, restammo abbracciate sul divano per quasi un'ora, io le pettinavo i capelli mentre il suo respiro si faceva più calmo. Il cuore mi batteva a mille. Da quel giorno facemmo l'amore molte altre volte e ogni volta era bella come la prima. Il cambiamento di cui avevo avuto bisogno aveva giovato ad entrambe...

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