Ezra addicted

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Era già più di un anno che ero in terapia dallo psicologo. Sento suonare il campanello e vado ad aprire, è lui, viene a farmi terapia a casa, ho sempre preferito così, sto più tranquilla in casa mia rispetto a un asettico studio. Voi ve lo immaginerete come il solito dottorino tutto fumo e niente arrosto, invece lui ha 30 anni, alto, snello, occhi blu e capelli neri sexy da impazzire e si chiama Ezra. Mi fa stendere come sempre sul letto, per una volta mi sembra diverso, ha uno sguardo diverso, più erotico, come se mi spogliasse con gli occhi. Inizio a sentire caldo e non riesco a tenere ferme le gambe quindi le divarico leggermente per cercare di stare ferma. Mi fissa, si alza, sento che si muove dietro di me, non mi giro ma sento un rumore di ferro e di tessuto e un attimo dopo non vedo più nulla... Ezra mi ha bendato e mi chiedo vagamente che intenzioni abbia, non si era mai comportato così. Improvvisamente sento freddo alle caviglie... manette? "Oddio che cosa vuole fare", inizio ad agitarmi ma lui mi dice di stare calma, la sua voce mi tranquillizza, anche se roca e minacciosa mi sembra tremendamente sensuale. Me ne rimango lì a farmi legare braccia e gambe divaricate, in verità la cosa mi piace. Sono già bagnatissima, lo sento ancora di più dato il vestitino corto che porto. Sento le sue dita su di me, che risalgono una delle mie gambe, mi accarezza piano l'interno della caviglia, questa lentezza straziante mi sta uccidendo. Continua il suo viaggio su tutta la gamba, all'interno del ginocchio strappandomi un gemito dovuto al brivido appena sentito. Appena arriva sulla coscia si ferma e stacca la mano lasciandomi insoddisfatta. Ricomincia sull'altra gamba, stesso tragitto, stessa lentezza, me lo fa apposta, strattono le cinghie che mi legano i polsi e queste scavano un lieve solco sulla pelle. Ezra si avvicina al mio orecchio <<rilassati cucciola, oggi mi prendo io cura di te>> mi abbandono totalmente a lui, corpo e anima. Intanto la sua mano è arrivata alla mia intimità, ha iniziato a massaggiare il clitoride, facendomi quasi gridare da quanto sono al limite e in un attimo che sto per venire si ferma strappandomi un grugnito di protesta ancora una volta. Ezra mi scioglie i polsi ma solo per un attimo, fa salire il mio vestito finché non me lo toglie insieme alle mutandine e al reggiseno, adesso sono nuda e esposta davanti a lui, poi mi rilega i polsi al letto. "Ahia" mi ha appena tirato un pizzicotto a un capezzolo, si abbassa su di me e mi lecca l'altro mentre io mi sento di nuovo proiettata su, al limite dell'orgasmo, che puntualmente mi viene negato per la terza volta, sta diventando frustrante. Un colpo sul seno e un attimo dopo un bacio sulla pelle arrossata poi un altro colpo e un altro bacio in alternanza, non resisterò ancora per molto, sento i miei umori colarmi addosso. Finalmente sento le sue labbra, mi bacia violento sulla bocca, scende per la linea della mascella, sul collo, mi bacia e mi morde le orecchie e io urlo di dolore e di piacere. Mi cosparge il ventre di baci e alla fine lo sento proprio lì tra le gambe che lecca forte e irruento il liquido che sta venendo fuori. Sono sfinita e quando soffia nella mia entrata grido per l'ultima volta e vengo in un lungo ed intenso orgasmo. Prima di uscire da casa mia Ezra si china su di me e mi sussurra <<la mia paziente preferita oggi è stata proprio brava>> e se ne va facendomi l'occhiolino.

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