Ehi cucciolo...
Non voglio disturbarti tranquillo, volevo solo parlarti. Quando la settimana passata decisi di scriverti, non pensavo che avresti accettato di vedermi, ti conosco da quasi un anno e tu per me sei sempre stato uno di quei ragazzi troppo carini, troppo irraggiungibili da quelle come me con quei tuoi capelli castano chiaro e quegli occhi marroni, quel tipo di ragazzo che spesso mi ritrovo a sognare, un po' badboy, inseguito dalle ragazze troppo fighe, col fisico troppo perfetto e tutto il resto. Però il tuo sorriso mi aveva catturato da subito, anche se tra noi c'era solo amicizia. Quando dopo un'ora che aspettavo ho visto che eri online e avevi letto il mio messaggio, ho chiuso subito WhatsApp e ho iniziato a fremere perché non volevo vedere il tuo "sta scrivendo..." ma avevo anche paura che non mi rispondessi e quindi di fare la figura della stupida.
Hai accettato di vedermi, avrei dovuto aspettare ben cinque giorni ma per te ero disposta a farlo. Abbiamo parlato per un po' e io ero convinta che fosse solo in uscita tra amici. Al mercoledì sera ancora non sapevo per certo se saresti venuto e allora ti ho chiesto conferma, mi hai spiegato che potevamo vederci solo dopo le 5:30, poi siamo rimasti a parlare fino a mezzanotte, mi minacci di rapirmi e io lo stesso, mi dai della gallina e io del pollo, mi dici che se continuo a prenderti in giro mi dai buca e qualche battuta perversa ci scappa, ricordando di come ci avevi provato con me in piscina qualche mese prima.
Oggi é venerdì. Stamattina mi sono svegliata con l'ansia addosso, avevo un buco allo stomaco, pensavo che fosse l'ansia per la verifica di matematica e l'esame d' inglese a scuola, ma anche dopo questi mi sento ancora agitata e stranamente euforica, capisco che è per l'uscita imminente. Sono le 5:15 e io sono a casa, pronta e impaziente per la tua chiamata che mi avverte che stai venendo da me, ogni minuto che passa sento una fitta alla gola e il pensiero che potresti davvero darmi buca mi fa star male, mi spavento quando mi suona il cellulare, mi avverti che saresti arrivato entro 5 minuti, esco di casa e dopo poco ti vedo davanti a me, con il tuo sorriso sghembo che ti lamenti di non aver fatto merenda. Andiamo ai giardini vicino a casa tua e io parlo, parlo e non riesco a fermarmi, è l'ansia che mi fa parlare così tanto. Ce ne stiamo su una panchina, mi lamento del freddo, mi chiedi se voglio un abbraccio, io non nego e non acconsento, ma in realtà lo vorrei. Mi dici di spostarmi più di lato e ti stendi con la testa sulle mie gambe, sono ferma non so come reagire, vorrei tanto allungare una mano e accarezzarti il viso, ma so che se lo facessi tu capiresti tutto, capiresti di essere l'unico per me, e io non posso permetterlo. Tornando a casa alle 7 ti rinfaccio il fatto che mi avevi scritto che volevi rapirmi, ti dico che non ne saresti in grado e tu per dimostrarmi che mi sbaglio cosa fai? Mi prendi in braccio stile sposa e io mi aggrappo a te per paura di cadere, rido e urlo ma tu mi lasci solo quando siamo vicini a una panchina. Camminiamo e mi porti sotto a degli alberi, dove c' è molto buio, <<facciamo un gioco>> mi dici, mi fai chiudere gli occhi, girare su me stessa e poi mi chiedi di pensare a qualcosa che mi rende felice (anche se vorrei dirti che in realtà sei tu a rendermi felice). Poi all'improvviso mi carichi su una spalla e io mi metto a urlare, sei completamente pazzo, nessuno aveva mai fatto una cosa del genere, mi dibatto e tu parli del fatto che sono cattiva e mi sculacci, facendomi trasalire, ti accorgi che mi piace essere trattata così. Vicino a casa mia sono io a voler giocare, mi giro e ti bacio, ti colgo alla sprovvista ma poi ricambi, e io questo voglio. Mi prendi le gambe e me le metti ai lati dei tuoi fianchi, mi sorprendo per la terza volta per quanta forza hai per tenermi su così. Mi accompagni a casa e io ho un sorriso ebete stampato sulla faccia mentre ripenso a quello che è successo. Ti saluto, ti bacio su una guancia e anche tu, come abbiamo sempre fatto. Entro in casa, chiudo la porta, mici appoggio contro e rido, rido come non facevo da molto e spero con tutta me stessa di rivederti.
Credo di essermi innamorata...
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Di Erotismo e di Altre Storie...
Short StoryTutti mi hanno sempre detto che ho una bella immaginazione, questa è la mia occasione per verificarlo.