3. You and your amazing eyes.✔

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«Fa niente.» sorride.

Mando giù la saliva. È davvero bello ed ha un sorrido incantevole.

«Hai bisogno di qualcosa?» chiede.

Sono davvero incantata, non so che dire.
Non mi era mai successo prima, non mi ero mai imbambolata così davanti ad un ragazzo, mai. Neanche con Chris è successo.

«Ehm... scusami?» agita la mano davanti ai miei occhi che continuano a fissare i suoi.
E lui fa lo stesso.

Di solito quando qualcuno continua a guardarmi negli occhi faccio lo stesso per "incutere" timore, per quanto timore io possa incutere, e l'altro abbassa subito lo sguardo; questo ragazzo non l'ha fatto, anzi credo che la pensi come me.

«No...» dico «In realtà sì.»

Sorride senza mostrare i denti, però. «Ai tuoi ordini, signorina.»

«Ehm... forse ti sembrerò eh... stupida, ma... conosci Alija Mec?»

Annuisce.

«Davvero?! E sai dove abita?»

«Sei una stalker?» ironizza.

«No, sua nipote.» rispondo. «In ogni caso, diciamo che mi sono allontanata un po'
troppo e... »

«Ti accompagno io.» mi interrompe capendo le mie intenzioni.

Sorrido. Posso fidarmi? Forse è un serial killer...

«Noah.» dice.

«Eh... Eden.»

Sorride dolcemente. «Che bel nome, hai origini inglesi?»

Ah già. Il mio nome ha origini inglesi.
E come caspita fa a saperlo?

«Io? No. Il mio nome, si. Ai miei genitori piaceva.» dico non smettendo di guardarlo.

Ha quegli occhi che sembrano calamite.
Mi sembra una persona simpatica e gentile e sarebbe bello trovare un amico, qui.

«Quindi... sei la nipote di Alija Mec.» afferma più che domandare. «Aveva detto di avere una bella nipote ma non pensavo tanto.»

Arrossisco immediatamente. Probabilmente si riferiva a Rebeca. «Oh, ehm... grazie. Ma sai, ho una sorella e io credo si riferisse a lei.»

«Poca autostima? Beh, comunque tu sei bellissima, quindi... » dice facendo spallucce.

«Ehm... grazie? Anche tu... insomma, hai dei bellissimi occhi.»

Stupida, stupida, stupida! Capisco se aveva gli occhi azzurri meravigliosi, ma sono marroni. Stupida Eden.

Ride, secondo me percepisce che sono a disagio. Lui non sembra, anzi.

«Grazie. Le ragazze mi dicono spesso che sono bello e lo so.» ride, «Comunque,» mi squadra,
«potrei farci un pensierino.»

Cosa?
Alzo le sopracciglia, mentre il disgusto e l arabbia cominciano a impossessarsi di me. Scherza?

«Oh, ehm... non intendevo dire... insomma... ... non intendevo dire ciò che ho detto solo che... » adesso si che sembra a disagio. «Nel senso che sei molto bella... diamine» sussurà in fine.

«Okay, ho capito.» dico, sorridendo falsamente.

Alla fine abbiamo preso il sentiero a destra e fino a casa "mia" abbiamo chiacchierato con qualche silenzio imbarazzante.
Ho scoperto che ha dicannove anni, che è qui per vacanza con le sue cugine e che vive nella casa vicino all'albero con i fiori bianchi. Io non gli ho detto di avere diciassette anni e anche adesso mi supplica di confessargli la mia età.

You're All I Need (#Wattys2016){Revisone}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora