6. Stupid Mind.✔

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Eden

Ho passato la notte senza dormire.
Ho pensato solo a ciò che è successo ieri pomeriggio.
A come si è comportato, in modo così dolce.
Al suo profumo di menta, a come mi ha abbracciato, a cosa mi ha detto. Mi sentivo al sicuro e volevo solo che continuasse, ma non lo conosco. So solo che si chiama Noah e che ha diciannove anni. Abbiamo due anni di differenza.
Non che sia talmente tanto, anzi, ma non so chi sia. Il fatto che ho paura di lui è tutta un'invenzione, forse lo temo solo un poco.

In questo momento sono distesa nel letto e guardo il soffitto bianco e ripenso a come quest'estate stia procedendo.
Da schifo.
L'idea di perdere mio nonno mi distrugge.
Credo che seguirò il consiglio di Noah e passerò molto tempo con lui, cercando di chiarire tutto ciò che non capisco. Magari mi spiegherà qualcosa di più riguardo alla sua malattia.

La finestra, che non ho chiuso, illumina la mia stanza, rendendola più luminosa.
Mi verrebbe voglia di buttarmi in mare in questo momento...
Ma in fondo venire in campagna è stata un'ottima idea, no?
Non avrei mai conosciuto Noah, o saputo delle condizioni di mio nonno... Cosa centra Noah?

Per quanto non voglia farlo, mi alzo e mi siedo sul letto.
I capelli sono scompigliatissimi e gli occhi stanchi, sembra che non dorma da giorni.
Ho ancora gli occhi socchiusi e mi sembra di dormire per la stanchezza.

Sento la porta aprirsi e mostra il suo volto. I suoi occhi. Che diamine ci fa qui?

«Noah? Che ci fai qui?» chiedo.

«Come stai, piccola?» chiede.

«Ehm... mi sento bene?» rispondo quasi domandando a me stessa come possa stare.

Si avvicina e si siede senza problemi al mio letto, con le coperte bianche.
Porta una sua mano sul mio viso e comincia ad accarezzarmi la guancia, mentre io mi preoccupo del mio aspetto del tutto inguardabile, o presentabile.
Fissa le mie labbra e tutto ciò che voglio è saltargli addosso. Abbracciarlo e sentirmi protetta dalle sue grandi braccia. Ho bisogno di lui.
«Sei bella anche appena sveglia.» dice.

E io che pensavo volesse baciarmi!
«Certo, come no!»

«Chiudi gli occhi, Eden.» dice continuando ad accarezzare la mia guancia con il pollice. «Chiudi gli occhi.» si avvicina sempre di più e i nostri respiri si fondono in uno solo.

Apro gli occhi.
Davanti a me c'è un soffitto bianco.
Quello della mia stanza a Dillard.
Ma che?
E Noah?
Guardo la porta che è semi chiusa.
Io l'avevo chiusa tutta.
Mi siedo nel letto e sento un: «Boo.» che mi spaventa a morte.

«Jeremy!» grido «Mi hai spaventato!»

«Scusa.» ride.

«Come diavolo ti è saltato in mente?» chiedo arrabbiata scoprendomi ma restando nel letto.

«Non lo so. » fa spallucce.

Porto una mano ai capelli e mi torna in mente Noah e quella sorta do sogno che ho fatto.
Sembrava così reale e se ci ripenso vorrei che lo fosse stato. Vorrei sentire le sue labbra sulle mie, davvero.

Ma che?
Sono pazza?
Stupida mente che mi fai pensare di voler baciare un "perfetto sconosciuto". Non ho mai creduto all'amore a prima vista e non ci crederò neanche ora.

Nonostante pensi sempre a lui.

«A cosa pensi?» chiede Jer sedendosi di fianco a me.

«Io?» alzo il viso «Niente di importante... hai fatto qualche amicizia qui?»

«Io, sì. Una bella ragazza, si chiama Veronica.» sorride.

«Uhuuu» dico. I suoi occhi sono come illuminati in questo momento. «È così bella? E Louise?»

You're All I Need (#Wattys2016){Revisone}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora