Eden, non era come credevi. Come credi, tutt'ora. Ti giuro. Non ti farei nulla del genere, sul serio. Io ti amo. Quella era una mia cugina, che non conoscevo, di non so quale grado dei miei zii, innamorata di me per qualche stupida ragione dato che siamo parentati.
Non chiedermi perché fosse vestita in quel modo, forse per conquistarmi ma non ci è riuscita.
Nel mio cuore c'è un'altra ragazza.
Appena entrato mi ero tolto la maglia, non sapevo che lei fosse lì e mi ero messo la mano fra i capelli. Te lo spiego, dato il modo in cui mi guardavi. Credimi, per favore. Ne ho bisogno, tu ne hai bisogno. Ti amo.Quelle parole continuano a frullarmi nella testa.
Appena tornata in camera mi è arrivato un messaggio nella segreteria, di Noah.
Voglio credergli. Anzi, gli credo. Ma troppe persone sono innamorate di lui e non posso sopportarlo. Ormai, è di proprietà privata.
Sbuffo. Sono le dieci del mattino. Sono passate meno di ventiquattro ore dalla scenata di mio padre. Sono stanchissima di stare qui e ricevere brutte notizie su mio nonno. Sono piena di compiti. Sono pazza di Noah. Sono troppo innamorata di lui che farei di tutto, ogni cosa. Sono spaventata da quello che il mio cuore mi dice di fare, ovvero andare ad abbracciarlo e non dare ascolto a mio padre. Sono arrabbiata con mio padre, perché viene qui e già si mette a fare il capo di casa. Sono esausta di pensare. Vorrei che ci fosse un tasto per spegnere tutto, pensieri sentimenti, rimpianti, tutto. Un po' come su The Vampire Diaries.
Vorrei tornare a Los Angeles e non essere mai venuta qui, non aver mai incontrato Noah.
Vorrei parlare con le mie amiche, sapere come sta Brook.Ho anche dormito poco per i troppi pensieri e io odio dormire poco.
Sbuffo.
Voglio Noah.
[ ... ]
Sono le due e ho bisogno di parlare con Noah.
Sono in salotto e fra poco papà si addormenta, è sull'orlo del sonno.
Rimango seduta a fissare il televisore, finché non lo sento russare.
Mi alzo lentamente e salgo le scale fino alla mia stanza. Sospiro, mi vesto e torno di sotto.
«Dove credi di andare?»
I brividi mi attraversano la colonna vertebrale.
Mi volto sospirando.Credevo dormisse.
«Esco» dico.
«Dove?» chiede ancora, mio padre.
«Credo che tu abbia capito.» dico e apro la porta.
«Non ho intenzione di rinunciare a lui, solo perché non piace a te.», ed esco di casa chiudendomi la porta alle spalle.Non posso credere a ciò che è appena successo. Non ho mai fatto questo a mio padre, non l'ho mai disobbedito e mai avrei pensato di farlo.
Specialmente se parliamo di un ragazzo.
Cammino velocemente verso il fiume e, appema arrivata lì, scrivo un messaggio a Noah.
*Dobbiamo parlare. Al fiume, adesso*
Mi siedo al bordo del fiume e immergo una mano nell'acqua gelida. Mi viene subito in mente quando Noah aveva lasciato cadere i fiori dell'albero davanti casa sua.
Il cuore comincia a battermi fortissimo ripensando ai suoi lineamenti, al suo sorriso perfetto, alle sue labbra morbide.
Sento due mani coprirmi gli occhi.
Con le mie le allontano e mi giro. Noah, ovviamente.
Sorride.
Io lo guardo seria. «Troppa gente è innamorata di te.»
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You're All I Need (#Wattys2016){Revisone}
RomansaSay Yes Take Me Away From Here Where Time Is Nothing And We Are Free To Dream And Love ----- -Perché sei tutto ciò di cui ho bisogno. Perché voglio stare fra le tue braccia. Perché odio vederti con altre persone. Perché tu sei una parte importante...