32. I Love You.

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Per la prima parte consiglio si ascoltare, I think I'm in love again di Kat Dahila.

Usciamo dall'acqua fradici.

Continuo a ridere come una pazza e lo abbraccio.

Mi stringe forte e mi bacia la fronte. «Eden,»

Aspetto che continui a parlare ma non dice nulla.

Siamo in riva con i piedi nell'acqua, e il sole che comincia a tramontare, dando al cielo un bellissimo color arancione e rosa.

«Dimmi» sorrido dolcemente, spostandogli i capelli dalla fronte verso l'alto.

Abbassa il viso e sospira, mentre il mio cuore comincia a battere all'impazzata, solo al pensiero di cosa voglia dirmi.

«Non-» manda giù la saliva «Non l'ho detto spesso. Ho avuto in tutto due relazioni, questa è la terza. Una era con Kara la pazza, e un'altra con cui ho chiuso perché abbiamo capito di non amarci... Ma, ecco, quello che provo per te è ben diverso.»

Mi guarda, come per chiedermi se dovrebbe andare avanti o se sta sparando cavolate. «Continua»

Prende un respiro. «Io... Io credo di amarti»

Sorrido a trentadue denti.

«Mi ami?»

Annuisce. «Sì, io credo di sì.» sospira.

Sorrido. «Perché?»

«Perché?! Sei pazza? Ogni volta che ti sto vicino impazzisco, non sai quello che ti farei.
Perché sei tutto ciò di cui ho bisogno.
Perché voglio stare fra le tue braccia.
Perché odio vederti con altre persone.
Perché tu sei una parte importante della mia vita.
Perché non faccio altro che pensare a te.
Perché non riuscirei ad immaginare un mondo senza di te, senza la tua personalità, senza la tua voce, le tue risate, le tue lacrime, i tuoi occhi, le tue labbra.
Perché credo di essermi innamorato di te, nonostante tutto e ho paura di doverti lasciare per sempre. Ho paura della fine dell'estate. E potrò sembrarti un idiota sdolcinado del cavolo ma io ti amo.»

Muoio. Amo sentirlo parlare, sentirlo dire queste cose.

«Sì. Sei molto sdolcinato, ma non un idiota. Amo sentirti parlare così, sapere cosa ti faccio sentire. E credimi, è lo stesso anche per me. Ti ho odiato, perché odiavo vederti con ragazze che non erano me. Perché ero gelosa, e lo sono anche ora. E, dopo la gelosia, ho capito di amarti. Quindi, sì. L'estate potrebbe essere un'ostacolo, ma non siamo gli unici. E anche io ti amo, Noah Walker.» sorrido.

Mi abbraccia e poi mi bacia con molta più foga rispetto agli altri giorni.

Si stacca e sospiro.

Mi prende per mano e mi bacia la guancia.

Torniamo all'hotel per mano, con due sorrisi stampati in viso e felici.

È vero che non abbiamo ancora parlato di come sarà alla fine.
Se ci divideremo o meno.
Se le relazioni a distanza valgono a qualcosa.

La verità è che io credo che entrambi abbiamo paura di questo.

Io non credo nelle relazioni a distanza.
Non riuscirei a vivere senza un suo abbraccio o un suo bacio.

San Francisco e Los Angeles non sono lontani, di molto, ma c'è la scuola. L'impegno dello studio.

E ammetto di avere paura.

Perché io non credo nelle relazioni sui social e non so cosa lui ne pensi.

«A cosa pensi?» chiede prendendomi le mani e sorridendomi.

You're All I Need (#Wattys2016){Revisone}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora