Capitolo 3

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P.O.V Ash

New York è fantastica anche se davvero troppo caotica. Non è la mia città ideale e non l'avrei mai scelta di mia spontanea volontà per venirci a vivere, ma non avevo molta scelta.

L'appartamento di Ryder è più vicino di quanto pensassi dal centro e la cosa mi piace. A ogni orario del giorno e della notte c'è sempre movimento. Dalla finestra del mini bagno si vedono i tabelloni che illuminano la grande mela e gli immensi grattacieli che sembrano toccare le nuvole.

La statua della libertà torreggiava imponente davanti a me e al mio amico che mi ha portato a visitare la città i primi giorni. Le ho scattato qualche foto che ho inviato subito a Blake. Sapevo che le sarebbe piaciuto visitare una città del genere. Le ho raccontato della normalità per la gente nel camminare in mille in quei maledetti marciapiedi a passo svelto con quelle valigette rettangolari che gli tirerei in testa. Mentre loro tutte le mattine si incamminavano a lavoro vestiti in giacca e cravatta o con un vestito che arriva fino alle ginocchia, io li fissavo interdetto. Facevano quasi paura a vederli tutti impegnati a parlare al cellulare o all'auricolare all'orecchio, oppure vederli correre e spintonare tutti perché in ritardo mentre controllavano frettolosamente l'orologio al polso. Quasi ridevo di loro del vedere quel branco di pinguini muoversi in massa. Le ho anche raccontato di quanti taxi giallo canarino passavano in soli dieci minuti. Blake rise di gusto quando glielo dissi e commentò che allora non era un città adatta a lei. Perché? Bhè per il semplice motivo che odia il giallo!

Le raccontai anche che avevo preso la mia decisione sulla scuola e che avrei studiato privatamente e poi avrei dato il mio esame. Non ho per niente voglia di iscrivermi a un'altra scuola per conoscere nuova gente che sfrutterebbe solo la mia amicizia per il mio nome o popolarità, e sopportare altri professori che sono in grado di giudicarti solo con valutazioni scritte o semplici numeri. No grazie, la mia vita è già abbastanza complicata così, non ho bisogno di altre rotture di coglioni.

Blake all'inizio non era proprio del tutto d'accordo ma poi si è arresa è ha lasciato perdere, per mia fortuna.

In questa settimana non ho fatto molto in effetti. Ryder a volte mi obbligava ad andare con lui in giro per la città. Altre volte mi ha minacciato di mettermi la testa nel cesso perché non ero di compagnia. Al momento scoppiai a ridere, ma poi capii che era serio e smisi subito.

Mi ha fatto notare diverse volte di cadere in una specie di trance e di non cagare più nessuno. Mi perdo con lo sguardo e annullo tutto ciò che mi circonda. Anche Sarah, la sua ragazza mi ha preso in giro parecchie volte dicendo che avevo proprio la faccia di un ragazzino innamorato. Ricordo di averla ammutolita con un occhiataccia, da li non mi ha più detto quasi nulla.

Sono passati solo pochi giorni, eppure mi sembra un eternità. Blake si mette a piangere tutte le sere mentre parliamo semplicemente al cellulare e mi racconta la sua giornata, di come la tratta Seth e di quanto la renda felice. Ma piano piano le si inclina la voce e crolla, e io non posso fare altro che rassicurarla e dirle che andrà tutto bene e che c'è la caveremo. La verità è che neanche io sono sicuro di quello che sto facendo e mi sento terribilmente in colpa nel darle false speranze.

Sento che qui non sarò mai completo. Ryder e la sua ragazza cercano tutte le sere di spronarmi e uscire con loro per tirarmi su il morale, ma io mi rifiuto sempre. Anche Blake mi ha sgridato un paio di volte. Dice che sono io quello forte e che non devo rinchiudermi in me stesso come faccio di solito.

Il problema è che sento un pezzo mancarmi. E sono quasi certo che non si tratti di mia sorella o dei miei genitori. Ovvio mi mancano, ma loro continueranno a fare parte di me. La persone che mi manca terribilmente forse si è già dimenticata della mia esistenza per come l'ho trattata.

Mi manca la sua presenza accanto a me che è stata in grado di scaldarmi il cuore anche quando lo ritenevo impossibile. Ma al solo ricordo di lei accasciata al suolo a causa del mio schiaffo e il suo vestito strappato, scaccio subito quella mia sensazione di solitudine. Da quando sono partito non mi ha più scritto. Neanche Blake aveva più notizie di Angel perché non è andata a scuola per questa settimana e quindi non l'ha incontrata.

In queste notti mi è capitato più volte di sognarla. Ho visto quel suo visetto angelico davanti a me e un senso di sollievo mi ha invaso. Il suo sorriso smagliante ma timido mi ha fatto rinascere. E continuo a chiedermi il perché! Perché mi provoca tutto questo?! Tanto io non la amo. Io non provo niente per lei. Quindi non c'è motivo di pensarle giorno e notte. Allora perché cazzo succede a me tutto questo! Mi sento un perfetto idiota nel non sapere cosa mi prende. Ma forse è solo questione di tempo, di qualche avventura una di queste notti e già me la sarò scordata. Deve succedere! Devo scordarla!

-Hey brò io tra poco esco! Tu cosa fai, vieni con me?- Mi chiede Ryder entrando in camera risvegliandomi dai pensieri.

Ci penso su a cosa rispondere, ma credo che stasera sia meglio se rimango a casa nel letto.

-No fratello credo che rimarrò qui a casa. Ci vediamo domani mattina.- Gli rispondo mentre mi stiracchio e mi siedo sula mio materasso.

Ryder irrompe di nuovo in camera accigliato e giuro di non capirne il motivo.

-Ash ascoltami! Sei mio amico e sono felice che sei qui con me in questo schifo di città. Capisco perfettamente che dopo quello che è successo tu sia incazzato col mondo intero, ma cazzo amico non farti schiacciare dai tuoi ricordi. Sei qui da nemmeno una settimana e sembra che già ne hai abbastanza. Le uniche volte che ti ho visto sorridere e ridere qualche volta da quando sei qui è solo quando ti chiama Blake la sera.- Mi fa notare lui molto schietto. Non sapendo come difendermi sto zitto e continuo a prestargli attenzione.

-Se non fosse stato per me che ti obbligavo a uscire non avresti mai messo un solo piede fuori casa. Ma dove minchia è finito il ragazzo che non sarebbe stato piegato da niente e nessuno di solo un anno fa?! Dio amico non ti riconosco più.- Continua a gesticolare e accusarmi ingiustamente. So che sono cambiato, ma odio quando me lo si spiattella in faccia.

-Okay Ryder ho afferrato. Ho tutto chiaro!- Blatero io sperando che la finisca qui!

-No col cazzo che sto zitto. Adesso parlo e tu mi ascolti e rifletti su quello che stai facendo. Che cosa ti manca qui? Dimmi la verità Ash perché a me non riesci a dirmi cazzate! Come si chiama quella ragazza?!- Sbotta a un certo punto. Io raddrizzo subito la schiena e lo schernisco. Ryder mi sorride furbo, sa di aver centrato in pieno.

-Angela? Angelica? Ah si! Si chiama Angelic, vero? La notte scorsa la chiamavi nel sonno Ash! Ti rendi conto?! Sono venuto in camera per controllare e c'eri tu che di dimenavi e la chiamavi, la pregavi di non lasciarti e di venire con te! Quella ragazza ti ha fottuto la testa, forse la ami eppure l'hai lasciata lì a San Diego. Amico non ci vuole un genio per capire che hai fatto un enorme stronzata. Non esci di casa, non dormi e se lo fai lo fai male, hai deciso di non andare a scuola per non conoscere nessuno, ti tieni in contatto solo con Blake e quando chiunque pronuncia il nome di quella ragazza ti manda fuori di cervello! Secondo te perché Ash?! Perché reagisci così alla sua mancanza?!-
Perchè? Me lo chiedo anche io il perché ma non so rispondermi.
Forse davvero la amo?
No, cazzo non posso.
Non le farò una cosa del genere. Lei merita qualcuno che le dia tutto se stesso.
Io potrò darle solo preoccupazioni e dolore.
Ryder è ancora davanti a me che attente una mia risposta, che non so dargli.
-Okay adesso basta!- Sbotta infastidito.
-Tu adesso ti adesso alzi e ti vesti. Ti do dieci minuti che siamo già in ritardo. Ti prometto che ti farò dimenticare anche quanti anni hai per quanto ti farò bere!-
Mi afferra per un braccio e mi convince a buttare tutto alle spalle...per stasera.

Non sarà mai la fine! (Quarto Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora