Capitolo 9

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P.O.V Blake

Il resto delle lezioni sono passate velocemente con Adrian. Senza volerlo abbiamo legato parecchio e mi ha anche detto di frequentare con noi il corso di pittorica. Devo dire che mi fa piacere.

Mi incontro con Angel nel corridoio per raggiungere l'aula di arte.

-Sei in ritardo, come sempre.- Mi rimprovera la mammina.

-Stai tranquilla su. Sarà un professore che chiuderà un occhio per il primo giorno di lezione.- Spero che sia così per davvero.

Appena varchiamo la soglia della porta tutti gli sguardo sbigottiti e non ne capisco il motivo.

Poi mi rendo conto che non stanno guardando noi, o almeno non tutti. Alle mie spalle c'è Adrian, con il suo sorriso smagliante che fa sciogliere tutte le ragazze dell'aula.

-Buongiorno ragazzi- Ci sorride una prof parecchio giovane da dietro la cattedra.

-Buongiorno- Diciamo cordialmente io e Angi.

Adrian sembra ignorare le ragazze che lo stanno spogliando con gli occhi e io trattengo una risate nel vedere le loro facce offese e scocciate quando si accorgono che lui non le caga di striscio.

-Ma chi è il figaccio che è entrato con noi?- Mi domanda Angi maliziosa.

Rimango a bocca aperta! Da quando lei usa un linguaggio del genere? E poi non è cotta solo di mio fratello?!

-Angi!- Le tiro uno schiaffetto innocuo sul braccio e scoppiamo a ridere a bassa voce per non dare nell'occhio.

Per nostra fortuna un ultima fila di banchi in fondo all'aula è vuota. Devo dire che questo corso non è molto frequentato. Strano visto che la professoressa in questione sembra molto dolce e gentile.

Io mi siedo nel banco nel mezzo e ovviamente Adrian e Angi si mettono ai mie lati.

-Ci rincontriamo eh!- Esclama Adrian ironico. Gli sorriso divertita e ricambio il sorriso.

-A quanto pare si hahaha. Non vedo l'ora di vederti all'opera con i colori in mano.- Lo sfotto. Prima mentre fumavamo fuori mi ha accennato che frequentavamo lo stesso corso e che ama disegnare e estraniarsi dal mondo. Esattamente come succede a me la mamma quando prendiamo in mano un colore o un indelebile.

-Hahaha sono più curioso io di poter lodare le tue opere- Mi elogia il finto gentiluomo.

La mia conversazione con Adrian viene interrotta dalla prof che comincia a spiegare l'arte del barocco in Europa. È davvero affascinante questa lezione devo dire, non lo avrei mai immaginato.

È passata almeno mezz'ora dall'inizio dell'ora e solo adesso ricordo che Angel è seduta al mio fianco. È silenziosa da un po e non me lo spiego visto che stamattina sembrava parecchio tranquilla.

Prima di domandarle se c'è qualcosa che non va, la osservo da cima a fondo. Oggi è un caldo che si muore e lei indossa una maglia a maniche lunghe parecchio accollata e un paio di jeans lunghi. Al contrario di me che indosso una canotta nera a bretelle con sopra un giacchetto di pelle e un paio di shorts con le calze nere sotto.

Sta fissando da parecchio un punto indefinito della lavagna, sembra si sia immersa nella sua bolla per scomparire dal mondo come faceva di solito.

-Angi cosa ti succede?- La scuote leggermente sperando di risvegliarla dal suo stato di trance.

-Ehm..si, cosa?!- Ecco appunto.

-C'è qualcosa che non va?!- Le pongo di nuovo la stessa domanda preoccupata.

Non sarà mai la fine! (Quarto Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora