P.O.V Seth
Mentre i ragazzi si concentravano a pianificare come far uscire la mia Blake dalle grinfie di quel malato, io mi sentivo inutile. La mia mente pensava a lei già fra le mie braccia e nient'altro.
Mi sentivo solo una palla al piede per i ragazzi che decisi di allontanarmi e pensare per conto mio. Forse così avrei trovato una soluzione.
Non dissi nulla ad Ash e mi incamminai lungo la strada dalla parte opposta dove tenevano rinchuisa la mia ragazza. O almeno, così credo io.
Perché lei è ancora la mia ragazza.
Solo che lei non lo sa.
Non sa che io la amo più di me stesso e che darei la vita per lei.
Non sa che da quando ci siamo lasciati penso solo e solamente alle sue labbra che mi mancano da morire. Ai suoi occhi che mi bramavano ogni volta che mi vedevano.
Lei non sa che sto per impazzire solo. Perche non ho la ben che minima fottutissima idea di come salvarla.
E non sa neanche che ho paura. Ho una cazzutissima paura di perderla, ma stavolta per sempre.
Mentre mi devasto la mente con tutti questi pensieri negativi, il suono del mio cellulare mi risveglia dai pensieri.
In un nanosecondo sperai che tutto questo fosse un incubo e che sia Blake al cellulare che mi chiama per scusarsi e dirmi che mi ama da morire.
Ma non era possibile.
Non poteva essere tutto finto.
Lo lascia squillare nella tasca per un po, non volevo essere disturbato. Quando smise di suonare tirai un sospiro di sollievo.
Sollievo che durò ben poco perché ricominció a squillare insistentemente.
Quella canzone l'aveva impostata Blake come suoneria, era la sua preferita.
Esausto di quella melodia che mi rimbombava nelle orecchie che non faceva altro che portarmi alla mente solo brutti ricordi, risposi.
Non guardai neanche chi fosse lo scassacazzi che mi stava tormentando.
-Chi cazzo è?!- Tuonai.
Capii si aver spaventato la persona dall'altro lato della cornetta perché sentii un sussulto.
Attesi una risposta che arrivò qualche secondo dopo.
-Seth...scusami non volevo disturbarti m...ma ho bisogno di sapere dove siete-
Chiunque avrebbe riconosciuto quella piccola e tenera vocina smossa dai singhiozzi.
Non sapevo perché Angel stesse piangendo e perché avesse chiamato me. Ma qualcosa mi diceva che non era nulla di buono.
-Angi stai bene? Vuoi che ti passi Ash?- Le domandai evitando di rispondere alla sua di domanda.
-Seth ti prego rispondimi. Dimmi dove cazzo sei!!!- Insistette ancora più acidamente.
-Sono sulla strada a nord che porta in periferia, perché?- Non capii dove volesse arrivare.
Ash non le aveva detto nulla? Dalla voce di angi mi sembrava abbastanza preoccupata.
-Ok.- Non aggiunse altro che attaccò la chiamata.
Non capisco.
Che scopo aveva sapere dove eravamo?
E solo un attimo dopo mi sembrò tutto più chiaro.
Il clacson di un auto poco distante da me mi fece voltare.
Una chioma bionda uscì dall'abitacolo della macchina.
I suoi occhi erano gonfi e arrossati, si notavano anche in lontananza.
Cosa cazzo ci fa lei qui?!
Corsi nella sua direzione sperando che subito dopo sarebbe tornata a casa.
Avevo sentito Ash sgridarla diverse volte e pregare di non muoversi di casa. Ma a quanto pare lei non ha voluto dargli retta.
Una volta di fronte a lei scoppiò a piangere nuovamente.
Mi colse alla sprovvista questa sua reazione, e l'unica cosa che feci fu abbracciarla.
Non volevo che qualcuno ci vedesse che la portai in mezzo al grano del campo che costeggiava la stradina. Così saremmo stati lontani da occhi e orecchie indiscrete.
-Voglio che finisca tutto quanto...- Singhiozzò sul mio petto.
-Finirà presto ma ora devi tornare a casa Angi. Se Ash scopre che sei qui da di matto e il piano salta!-
Le dissi dolcemente ma sperai comunque di averla convinta. Angi non sembrò d'accordo alla mia affermazione che si staccò dal mio abbraccio e rivolgermi un occhiataccia.
-Seth io voglio dare una mano. Stare chiusa in camera mia e non avere notizie di Blake e di Ash mi sta uccidendo. Voglio fare qualcosa per voi, ti prego-
Cosa dovrei fare ora?! Dio che testa dura!
-Ash ti aveva chiaramente ordinato di starne fuori! Devo riportarti a casa Angi...- Stavolta lasciai da parte la dolcezza e la presi per entrambe le spalle scuotendola.
Ash non lo permetterebbe mai, e nemmeno io.
La bionda stava per ribattere quando un rumore di passi mi fece gelare il sangue nelle vene.
Qualcuno ci sta spiando?!
Merda!
-Shhhh...c'è qualcuno- Sussurrai ad Angel ma rimasi comunque sugli attenti. I passi si erano fermati, ma i miei brividi continuavano a viaggiare sulla mia pelle.
Angel si guardò in torno spaventata. Io feci lo stesso. La spinsi dietro di me per cercare di farle da scudo in qualche modo.
Non dovevo dimenticarmi che poco lontano da noi c'erano i Sunchez e i loro uomini.
Il rumore si fece sentire di nuovo e quando un punto esatto di erba alta si mosse pregai con tutto me stesso che fosse solo una mia impressione.
Ang si nascose ancora di più dietro di me. Io attesi che chiunque si nascondesse la dietro spuntasse fuori senza avere intenzione di farci del male.
Il cuore di entrambi stava per uscire fuori dal petto quando da quei greppi ne uscì...Hunter.
La sorpresa e la frustazione presero il sopravvento che crollai sulle ginocchia.
Era solo il padre di Ash.
-Mi spiegate che cazzo sta succedendo qui?!?!?- Se ne uscì lui abbastanza confuso e arrabbiato.
Come biasimarlo?
Aveva tutte le ragioni per essere nervoso.
-Seth ti stavo cercando.- Mi disse porgendomi una mano per farmi rimettere in piedi.
Subito dopo rivolse una sguardo severo ad Angel che lo abbassò.
Sapeva anche lei di aver fatto una cazzata anche.
-Cosa ci fai tu qui eh? Nessuno di noi vorrebbe trovarsi in questa situazione di merda e tu ti cacci di tua spontanea volontà in questo casino?!-
Non immaginavo che le avrebbe fatto la predica, ma almeno adesso qualcuno è d'accordo con me.
-Mi dispiace...- Angi non rispose altro.
Sembrava in imbarazzo.
Io non ci misi bocca, lasciai che capisse la stronzata che avesse fatto.
-Angi non posso lasciare tutto qui e accompagnarti a casa e anche Seth deve stare qui. Quindi ora sali in auto e torni da tua madre. Dirò io ad Ash che appena sarà tutto finito verrà da te e tu tornerai a stare da noi. Ma lui non dovrà sapere che sei venuta qui oppure sarà la fine-
Hunter sapeva quello che diceva e Angel pure. Senza dire nulla, la ragazza annuì, girò le spalle e tornò all'auto.
Se Hunter non fosse arrivato forse Angel non se ne sarebbe mai andata. Ma con lui non avrebbe fatto storie.
Quando sentimmo l'auto allontanarsi sia io che Hunter tornammo sulla strada.
A quanto pare aveva preso la moto di Ash se non sbaglio perché aveva il suo casco in mano.
-Perché sei venuto a cercarmi?- Decisi di chiedergli.
Lui sospirò e continuò a guardare la strada davanti a se. Capii che non saremmo tornati dagli altri quando superammo la moto parcheggiata in un campo.
-Volevo solo parlarti. Non ne abbiamo mai avuto l'occasione, e anche se non è il momento adatto, vorrei scambiare due parole con te.- Disse tranquillamente ma sempre senza guardarmi.
Io non risposi. Non sapevo cosa dirgli in realtà.
-Ricordo che tanto tempo fa, quando io e Jade eravamo ancora due fuorilegge spesso mi capitava che suo padre volesse parlarmi. E penserai che magari le uniche cose che mi avrebbe detto sarebbero state prediche, minacce o qualche altra cazzata simile. Invece mi fece promettere solo tante cose. Alcune non le mantenni, ma ora che ho una famiglia mi sto sforzando il doppio. Non sono qui per farti la predica Seth. Sono qui solo perché so come ti stai sentendo in questo momento.
Anche a me e stato portato via il mio più grande amore e ho dovuto combattere per riprendermelo, ma alla fine ce l'ho fatta.-
Non so esattamente come potesse essere uscito fuori questo discorso. So solo che da quando ha iniziato a parlare ho prestato attenzione a qualsiasi parola abbia detto.
Forse davvero sa come mi sento al momento, ovvero distrutto. Ma fra me e lui c'era un'unica differenza.
Lui amava lei...ma anche lei amava lui.
Io non sono sicuro che Blake mi ami ancora. Ma sono certo dei miei sentimenti per lei.
Se devo combattere da solo per riaverla, allora è una battaglia persa in partenza.
Io ho bisogno di lei. Ma se per lei non è lo stesso devo solo lasciarla andare.
La parole mi morirono in bocca.
Devo ammalettere che se mai avrei immaginato di parlare col padre della ragazza che amo mi sarei aspettato che mi dicesse qualcosa tipo:
"Guai a te se la fai soffrire." "Tieni le mani a bada ragazzo." "Non tornate più tardi di mezza notte." "Se le fai del male ti vengo a cercare" o qualcosa del genere. Niente di rassicurante ovviamente.
Invece Hunter e stato diverso.
Lui è sempre stato una figura paterna per me. I miei genitori mi abbandonarono da una mia lontana zia che abita qui all'età di 3 anni. Poi sparirono e non si fecero più vivi. In realtà se non lo sono non credo che ne sarei nemmeno dispiaciuto.
-So che adesso sei abbattuto e che hai la testa in totale confusione. Ma se c'è qualcosa che conosco meglio di me stesso sono i miei figli. Ash ha bisogno di Angel come Blake ha bisogno di te. Lei vive di te come tu vivi solo di lei. Ash mi ha detto cosa è successo tra di voi e non starò qui a difendere mia figlia perché ha sbagliato a fidarsi di quello stronzo di Adrian. Ma siamo umani Seth, e errare e umano.- Nelle sue parole ci trovai solo verità. Solo la pura realtà dei fatti.
E questo faceva ancora più male.
Mentre lui mi parlava con fare paterno, io mi lasciai scappare qualche lacrima di nostalgia.
Nostalgia di lei.
-E impossibile non notare quanto avete bisogno uno dell'altro. Ha occhi solo per te. Sia io che sua madre ci siamo subito resi conto che qualcosa non andava da quando vi siete lasciati. Si chiudeva in camera sua senza mangiare, senza musica come è solita a fare. Piangeva e si sforzava di non farsi sentire. Ma Jade si accorse del cuscino sporco di trucco sempre più spesso.- Continuó anche lui con gli occhi lucidi.
Non immagino il dolore di un padre come lui in confronto al mio quanto sia straziante.
-Ero io la causa?- Balbettai qualcosa finalmente ma senza guardarlo o sarei scoppiato a piangere da un momento all'altro.
Hunter sospirò e mi diede una leggera pacca sulla spalla.
-Sei sempre stato tu la causa delle sue lacrime. Ma non solo di tristezza. Spesso l'ho vista piangere anche per felicità grazie a te.- Mi sorrise e io per quel che potei ricambiai.
-Stavo per perdere Ash, non permettere che ti portino via Blake. Io e Jade eravamo due contro il mondo intero. Voi non siete solo ragazzo. Noi non vi abbandoniamo!-
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Non sarà mai la fine! (Quarto Volume)
RomanceSequel di "Volevo essere come te". Ashton e Blake hanno scoperto finalmente la vita passata dei loro genitori. Non l'hanno presa affatto bene, sopratutto Ash che ha deciso di andare a vivere da un suo vecchio amico nella grande mela, la caotica New...