Capitolo 22

4.7K 243 31
                                    

P.O.V Ash

Dopo la piccola discussione con Angel si è rivestita e girata dall'altra parte del letto fingendo di dormire.
Mi sento in colpa per averle fatto male, ma ancora di più per aver rovinato la sua prima volta.
Sarebbe dovuto essere diverso.
Lei se lo sarà immaginato che finisse in altro modo.
Magari pensava che saremmo venuti insieme urlando che ci amavano e dopo ci saremmo addormentati abbracciati nel mio letto.
Bhè non è successo niente di tutto ciò.
Le mie paure e i miei timori hanno rovinato tutto...come sempre.
L'ho fatta soffrire tantissimo in passato e ora sto facendo di tutto per rimediare. Ci sto mettendo tutto me stesso per dimostrarle che l'amo da impazzire. Sapevo anche che questo sarebbe stato un passo importante, ma non sono ancora riuscito a mettere una pietra sopra a quelle che le ho fatto.
E talmente delicata e fragile che temo di farle male anche solo mordendole il labbro inferiore quando la bacio.
Poi ricordo tutto quello che ha passato. La sua famiglia, suo padre che non c'è mai stato, sua madre che non si è mai presa cura di lei, il suo patrigno, le botte, i lividi e ferite....
Solo allora mi rendo conto di quanto lei sia forte.
Ma per me rimane la mia piccola e dolce Angel da difendere e proteggere; anche da me stesso.
Decido di non disturbarla e di lasciarla dormire. Spengo la luce e le sussurro la buonanotte senza ricevere però una risposta.
I suoi capelli biondi ricoprono il suo cuscino dall'altra parte del letto.
Vorrei abbracciarla e portare il suo piccolo corpo accanto al mio da momento che sembra stia per cadere dal materasso.
Sono quasi tentato di andare a dormire sul divano in salotto, ma ripensandoci non riuscirei a chiudere occhio senza di lei.
Mi sistemo anche io sotto le coperte e nascosto dal buio della stanza mi avvicino di poco a lei senza toccarla. Ho bisogno di sentire la sua vicinanza per stare bene. Lei è essenziale per me. Lo è diventata dal momento che mi resi conto di quello che provavo per lei.

***
Sono le tre di notte e un tremolio mi ha svegliato.
Nella notte mi sono spostato completamente addosso ad Angel che a breve cadrà sul pavimento.
Pensando che dorma passo una mano sulla sua fronte. Essendo arrabbiata con me non ho la certezza che domani si farà anche solo sfiorare.
La sua pelle e madida di sudore e trema.
-Piccola?- La chiamo.
So che è sveglia...
Sento il suo respiro pesante e accelerato.
-Angel...-
In risposta ottengo un singhiozzo strozzato.
Lo sapevo.
Sta piangendo, non si è mai addormentata ma ha solo fatto finta per evitare di prolungare la nostra discussione.
Senza richiedere un altra risposta, accendo l'abajour e la giro verso di me per poterla guardare negli occhi.
Lei ovviamente oppone resistenza, ma io sono più forte di lei e ottengo quello che voglio.
Ma a saperlo, forse avrei tenuto la luce spenta.
I suoi occhioni da cerbiatta mi sembrano un mare in tempesta. Il suo azzurro e cupo e offuscato dalle lacrime. Gli occhi rossi e gonfi quanto le labbra, anch'esse bagnate da quell'acqua salata quanto amara.
E sono stato io a ridurla così...
-Hey...amore mio. Scusami piccola scusami porca puttana. Non riesco a vederti piangere quando è solo colpa mia- Le sussurro fra i capelli mentre la stringo al mio petto. Sento il suo cuore battere all'impazzata perché sta facendo di tutto per trattenere i suoi singhiozzi.
-Sono un egoista del cazzo!- Mi incolpo incapace di fare o dire altro per farla stare meglio.
Angi continua a piangere fra le mie braccia e a strisciare il suo nasino e le sue guance bagnate sul mio braccio che la tiene stretta.
Lei mi stringe a sua volta è si avvinghia a me, incatena le sue gambe alle mie e mi sporca la pelle con quel poco di residui di trucco che le stanno colando.
Ma per me rimane sempre bellissima.
-A...Ash- Biascica lei.
-Sono qui principessa- Le alzo il volto verso il mio e le asciugo le lacrime.
Non so bene perché sta piangendo, ma una mezza idea c'è l'avrei.
-Fai così perché non vuoi ferirmi di nuovo vero? Pensi che standomi lontana io stia meglio?!- Mi domanda fra i fremiti senza ottenere una mia risposta.
-Credi che io stia bene sapendo che l'uomo che amo non riesce a toccarmi perché non vuole che succeda quello che che è successo anni fa? Ash io sto male se ci ripenso, e non so se riuscirò mai a dimenticare quella sera. Ma di una cosa sono certa! Sono sicura al mille per mille che tu non mi farai mai più del male. Non in quel modo. Non intenzionalmente. Perché mi ami, come io amo te! E non permetterò che il passato rovini il mio presente. E già successo troppe volte ma stavolta non ti perderò per una cosa passata- Sussurra fra le lacrime. A me si incrina la voce a vederla così vulnerabile e indifesa. Mi si forma un nodo in gola di cui non riesco riesco liberarmi.
-Non mi perderai Angi. Non adesso che ti ho trovata. Non ora che ho scoperto cosa sia l'amore e non ora che finalmente posso tenerti fra le mie braccia. Scusami, ma le immagini di quella sera mi hanno bloccato. Perdonami amore mio.- Le confesso guardandola negli occhi.
Lei mi sorride come una bambina e io non mi trattengo più dal farmi uscire una lacrime di gioia per aver trovato una ragazza come lei da tenere al mio fianco...per sempre.
-Ash...- Allunga una mano sulla mia guancia e mi asciuga con una carezza quella maledetta lacrima.
Avvicina le sue labbra alle mie bramose di lei, del suo sapore buonissimo e invitante.
-Fa l'amore con me- Ansima sulla mia bocca che si curva in un sorriso tutt'altro che casto.
-Stasera sei mia!- Le dico prima di comunicare a baciarla di nuovo e finalmente farla mia. Possederla nel modo che sognava lei, esattamente come si sarebbe aspettata la sua prima volta, con ME!

P.O.V Blake

Adrian è davanti a me accanto alla sua moto in tutto il suo splendore.
Non lui. Ma la moto! La moto è splendida non lui.
Appena mi sono avvicinata a lui ho lasciato alle spalle tutti i miei ripensamenti e le conseguenze. Mi sono buttata a capofitto.
Adrian non vuole dirmi dove stiamo andando, mi ha solo rivelato che ci vorrà un po per arrivarci.
Ma quando mi ha detto così, non mi aspettavo di certo che ci sarebbe voluto così tanto tempo da farmi diventare in culo della forma della sella.
-Adrian dove diavolo mi stai portando?!- Urlo da dietro per farmi sentire.
-Fidati di me. Ti piacera- Risponde solo.
Non mi rassicura per nulla.
Adrian mi rivolge un sorrisetto furbo dallo specchietto a cui non do molto peso. Continuo a farmi mille domande senza neanche una risposta.
'Dove stiamo andando? Perché non vuole dirmi nulla? Perché mio fratello non lo spaventa come tutti gli altri? Perché Seth mi manca così tanto? E perché cazzo ho questa brutta sensazione che non si decide a lasciarmi in pace?'
C'è qualcosa che mi puzza e scoprirò cos'è!
Dopo qualche minuto ancora in sella a questa meraviglia, finalmente sembra che siamo arrivati.
Adrian percorre una piccola stradina sterrata infestata da erbaccia e piante troppo cresciute che rendono difficile l'attraversamento.
Lui non sembra preoccuparsene è continua fino a giungere alla metà indefinita.
Mi ritrovo davanti una maestosa villetta malandata e scommetterei abbandonata. Per quanto bella devo dire che è proprio lasciata andare. Ricoperta di rampicanti, muffa, mattoncini che cadono a pezzi pareti traballanti.
Perché siamo qui?!
Adrian aspetta che io scenda per prima da dietro di lui. Così faccio, mi stiracchio e chiedo scusa al mio povere di dietro che in questo momento mi sta insultando nei peggio modi e in tutte le lingue del mondo.
-Adesso mi spieghi perché siamo qui?- Domando voltandomi dietro di me per poter guardare Adrian.
In quel momento scese dalla sua moto e mi rivolse un sorriso...cattivo.
Poco rassicurante.
Quel sorriso in poco tempo si trasformò un una risata orribile.
I brividi e la paura si impossessa di me a tal punto da farmi cercare la mia pistola dalla mia cintura...che purtroppo però, non ho portato.
Merda!
-Che cazzo sta succedendo?!- Ringhio cercando di rimanere il più decisa possibile, ma il mio tono di voce mi tradisce.
Adrian continua a sorridermi in quel modo inquietante e ad avvicinarsi a me.
-Sei caduta nella trappola bambola. Ora non si torna più indietro. Ho vinto io!- Esordisce lui fiero di se.
La paura mi ha paralizzata. Di che cazzo sta parlando?!
Ha vinto cosa?!
Non ho il tempo neanche di ribattere che dei passi dietro di me mi distolgono dal volto di Adrian. Nemmeno il tempo di voltarmi che qualcosa mi colpisce la fronte facendomi perdere i sensi...
'Seth, ti prego vienimi a prendere!'
Questo...è stato il mio ultimo pensiero.

ANGOLO AUTRICE
Lo so che mi state odiano questo ultimo periodo ma purtroppo non sto trovando ne tempo ne ispirazione per scrivere. Ma come potete vedere sto cercando di non deludervi e di continuare questo libro. Mancano ancora un po di capitoli ma direi che siamo a buon punto.
Per chi seguisse la pagina instagram(unamoretrasgressivo); molti si sono incuriositi vedendo l'ultima foto/collage. Bhè sono felice di dirvi che quei due bei bocconcini (Roxen Martinez e Rogan Ross) sono i prossimi due protagonisti di un'altra storia che sto già scrivendo e che non vede l'ora di essere pubblicata e letta da voi ;)
Vi ador, alla prossima ❤
#alex




Non sarà mai la fine! (Quarto Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora