Capitolo 30

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P.O.V Blake

Adrian dopo che è entrato da quella porta con il ponte del naso spaccato e sanguinante non l'ho più rivisto. Si è limitato ad allentarmi le fascette legate intorno ai polsi e alle caviglie e a disinfettarmi le ferite.
Penso di aver provato un sollievo immenso.
Non so cosa gli sia successo e chi lo abbia ferito, ma chiunque fosse lo ringrazio con tutto il cuore.
Credo che ormai stia per scendere la notte. Anche se è difficile distinguere la luce dalle tenebre in questa stanza deduco che sia così. E passato parecchio tempo da quando sono qui.
Sto morendo di fame e non so cosa darei anche solo per un pezzo di pane o un po d'acqua. Ma sembra che qui si siano dimenticati tutti che esisto.
Credo che siano passate almeno altre due ore dopo che quella spessa porta si apra un'altra volta.
La mia mente intuisce che si tratti come sempre di Adrian che voglia finire quello che ha iniziato, ma io non glielo permetterò.
Non subirò quello che ha subito la mamma e non darò il mio corpo a un ragazzo che non amo...A un ragazzo che non sia, Seth.
La serratura scatta e lo stesso omone di qualche ora fa vi entra con un vassoio in mano.
Dio sembra mi abbia letto del pensiero.
Adesso però mi sorge spontanea una domanda...
Se ho le mani legate come cazzo mangio?!
Il tipo afferra un'altra sedia al di là della stanza e la piazza proprio di fronte a me.
Ditemi che non sta per fare quello che penso!

Nel frattempo penso e la mia convinzione che tutti loro mi stiano cercando si dissolve sempre di più.  So che è passato poco tempo da quando sono qui -anche se mi è bastato passare del tempo con Adrian- ma ho come la paura che si siano arresi. Che non mi abbiano trovata.
Essendo ancora imbavagliata ovviamente non posso fargli notare il mio pieno disappunto che mi limito a fare versi e smorfie poco comprensibili.
-Mi dispiace bellezza ma il capo ha ordinato di non slegarti. Già è tanto che ti permette di mangiare qualcosa, fidati- Mi ammonisce l'uomo prima di abbassarmi il bavaglio e permettermi di respirare finalmente.

Rivolgo uno sguardo di fuoco a questo essere che si sta sta azzardando a imboccarmi. A mala pena lo facevo fare a Seth e ora questo per un fottuto ordine si aspetta che glielo lasci fare senza obbiettare?! Preferirei morire di fame piuttosto.

-È inutile che mi guardi così. Se vuoi mangiare questa è l'unica soluzione.- Ribadisce riafferrando il vassoio che aveva posato qualche minuto prima di prendere la sedia.

Non ho idea di che sbobba sia, ma di certo non ha un aspetto squisito. Anzi, direi che è al quanto disgustoso.
Prende fra le dita il cucchiaio per tentare di imboccarmi, ma preferirei morire di fame piuttosto.
-Allontana quella merda da me!- Dico trafiggendolo con lo sguardo.
-Stai tranquilla non è avvelenato- Mi informa con un sorrisetto beffardo in volto.
-Preferisco morire di fame- Rispondo brusca.
Il tizio sbuffa infastidito e si alza da dove si era seduto un minuto prima.
-Fa come ti pare. Tanto morirai in ogni caso-
Detto questo, senza un minimo di emozioni, se ne va lasciandomi di nuovo sola in quella stanza abbandonata e ammuffita.
Rimango fissa a guardare un punto di fronte a me. Solo dopo aver sentito la porta sbattere mi lascio andare in un pianto deliberatorio e disperato.
Le lacrime scendono offuscandomi la vista e la voce va via.
Vorrei urlare ma non ci riesco.
Il dolore.
La solitudine.
La tristezza.
Mi corrodono lo stomaco senza permettere di farmi sfogare.

P.O.V Seth

Sta andando tutto come dovrebbe.
Il piano è impeccabile.
Io, i ragazzi e i BlackSoul abbiamo studiato tutto nei minimi dettagli.
Non sappiamo se Aaron ci stia aspettando o se non si aspetta il nostro arrivo così presto.
Ma vogliamo comunque puntare sull'effetto sorpresa prendendolo alla sprovvista.
Ash mi sta continuando ad assillare e ripetermi che devo attenermi al piano e non fare di testa mia o salta tutto.
Forse ha già capito che non appena avrò Adrian fra le mani lo ammazzerò senza nemmeno dargli il tempo di pregarmi di risparmiarlo.
Voglio le mie mani sporche del suo sangue di merda.
-Seth hai capito tutto?- Mi domanda per l'ennesima volta Ash.
Annuisco scocciato e seccato.
Siamo già tutti agitati e lui che mi assilla in questo modo non aiuta affatto.
-Bene! Coraggio, che il piano inizi da ora!- Esclama ad alta voce per farsi sentire da tutti.
Hunter e Jade si dividono con i BlackSoul e si dirigono di corsa al casolare infondo alla strada.
Loro dovranno fare fuori le guardie all'esterno mentre noi entreremo a prendere la mia Blake.
-Aspetteremo il loro segnale è solo all'ora potremo muoverci da qui. Dobbiamo essere certi che non ci sia nessuno che ci ostacoli. Troveremo Aaron e lo faremo fuori. Intanto Seth e io andremo a prendere Blake.- Rispiega per la centesima volta il mio amico.
Anche Mason si è reso conto della nostra agitazione che si avvicina a entrambi e ci dà una pacca sulla spalla come consolazione. Che però,  servì a ben poco.
Non sarò calmo fin quando non vedrò i suoi occhioni piantati nei miei.
Decidiamo di andarci a nascondere nel campo che si estende alla nostra destra per non destare sospetti.

Non sarà mai la fine! (Quarto Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora