Capitolo 4

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P.O.V Angel

Sono passati solo sette giorni. Sette fottutissimi giorni ed io non sono più la stessa.

Si è preso tutti il buono che c'era in me per poi portarselo via.

È da una settimana che non vado a scuola, mi sono rifiutata e mia madre forse non se né neanche accorta.

Ora sono qui sul mio balcone, da sola a fumare. Sono sullo stesso balcone su cui solo pochi giorni fa si è arrampicato lui semplicemente per darmi la buonanotte vedere come stavo perché gli mancavo.

Mi ritrovo sempre a pensare a lui e ai suoi occhi celestiali e agghiaccianti allo stesso tempo. Me li sogno la notte, cerco le sue braccia che mi stringevano nel sonno, chiamo il suo nome pur sapendo che lui non c'è per me, che forse non c'è mai stato e non ci sarà mai.

Ma ora mi sono stancata. Odio stare qui a piangermi addosso. Mi ha piegata fino a farmi spezzare definitivamente.

Ora non esiste più nessun Ashton Malik nella mia vita. Ora c'è spazio solo per Angelic Wilson, ma non avrò più niente a che fare con la vecchia Angel di cui tutti provavano pena e compassione. Basta essere debole! Odio me stessa, mi sono sempre odiata. La mia vita non è mai stata rose e fiori da quando mio padre ci ha abbandonate. Da quando il mio patrigno è entrato in casa mia. Da quando né io né mia madre possiamo più andare al mare a causa dei lividi che lui ci provoca, da quando non possiamo più andare in vacanza perché lui spende tutti i nostri soldi in alcol e droga.

La mia famiglia non c'è più, non ha più un senso.

Continuo a pensare alla mia disastrosa esistenza mentre mi arriccio una sciocca dei miei capelli viola intorno al dito. Si ho deciso di tingerli ieri. A mamma non ho detto nulla sulla mia decisione, ma tanto non avrebbe detto nulla comunque. Penso che stia ricadendo di nuovo in depressione a causa di quello stronzo così definito come "uomo". Per una persona del genere posso provare solo schifo. Non vedo l'ora di potermene andare da qui. Voglio bene a mia madre, le devo tutto, ma non sopporto più.

Se non verrà venire via con me allora io non la obbligherò. Ma io ho bisogno di crearmi la mia vita a ripartire da zero, con o senza di lei.

Spengo la sigaretta ormai finita visto che mi stavo fumando anche il filtro e la butto via.

Lunedì devo ritornare a scuola e affrontare tutti. Non voglio, ma devo.

Nonostante sia tardo pomeriggio, mi metto sotto le coperte lo stesso. Hanno ancora il suo profumo di tabacco e menta impregnato e non posso essere altro che felice. Mentre mi beo di questa sensazione di sollievo nel sentire ancora la sua presenza al mio fianco, penso agli occhi di Blake domani e a quelli della sua gang. Da quando Ash se né andato non ci siamo più visti. Non so neanche se Ash ha detto alla sorella di quella notte che ci tormenta da anni.

Chissà come stanno loro e se sentono la sua mancanza quanto me.

Per ingannare il tempo accendo il cellulare che non guardo da giorni ormai. Non volevo sentire nessuno.

Lo schermo si illumina all'istante e una notifica attira la mia attenzione: Blake.

"Angi ho bisogno del tuo aiuto ti prego."

Cosa vorrà dire? È successo qualcosa? Ash sta bene?

Non ci penso due volte che la chiamo.

Per fortuna al secondo bip risponde.

-Angi! Dio mi stavo preoccupando. Non ti sei fatta più viva da giorni.- Esclama con tono di rimprovero.

-Si scusami, ma non me la sentivo di uscire. Comunque è successo qualcosa?-

-Bhè niente di grave, cioè per me si è grave hahaah- Ride nervosa mandandomi ancora più in confusione.

-Parla.-

-STASERA SETH MI PORTA A CENA FUORI E IO SONO IN PANICO perché SI TRATTA DI UNA CENA IMPORTANTE PER LUI ED E' MOLTO ELEGANTE MA IO NON SONO BRAVA IN QUESTE COSE E...- Parla talmente veloce che mi gira la testa e la blocco.

-Aspetta aspetta aspetta! Ferma lì! Tu, Blake Malik ti stai cagando addosso per una semplice cena elegante col tuo ragazzo? Blake dimmi che mi stai prendendo in giro! Non hai paura di nulla ma per una semplice cena sembri sull'orlo di una crisi isterica- Le faccio notare divertita. La situazione è alquanto buffa e improbabile.

-Angel te lo giuro io SONO sull'orlo di una crisi isterica se non mi dai una mano! Ti prego amica mia ho bisogno di te, ma solo per questa cena. Ho bisogno di te al mio fianco soprattutto ora che ash non c'è più dobbiamo essere più unite che mai. Stiamo male entrambe, lo so benissimo.-

Come darle torto. Anche io ho bisogno di lei. In fondo lei non mi ha fatto nulla. Sono io che l'ho esclusa ultimamente senza un motivo.

-Lo so, lo so...hai ragione scusami ma ho chiuso fuori il mondo dopo che se né andato.- Ammetto imbarazzata.

-Non ti preoccupare. Ascolta vuoi venire al ritrovo che io adesso per un po abito qui. Così mi aiuti a prepararmi e parliamo un po.- Propone gasata e terrorizzata contemporaneamente.

Ci rifletto un po' su, ma alla fine cedo e accetto. Mi manca la mia migliore amica.

-Certo, il tempo di arrivare e sono lì. Cerco qualche vestito elegante nel mio armadio. Non credo che tu ne abbia sinceramente- Ridacchio al solo pensare che non sappia cosa voglia dire la parola elegante, figuriamoci se avrà un vestito elegante e non volgare e troppo scoperto. Meglio prevenire che curare.

-Hahahahah grazie ti adoro. A tra poco- Mi saluta e riattacca frettolosamente.

Speriamo vada tutto bene.

Apro i cassetti e l'armadio e tiro fuori duo o tre vestiti che ho indossato solo una volta. Sono i regali che mi faceva mamma quando avevamo ancora soldi da spendere per noi. Per fortuna trovo un altro vestito e le scarpe abbinare. Metto tutto in un sacchetto e li ripiego per farceli entrare dentro senza rovinarli.

Corro a ripassarmi il trucco (si adesso mi trucco anche). Ripasso la linea spessa li elyner e il mascara. Infilo di fretta gli stivali e giacca di pelle ed esco di casa senza farmi sentire.

Sono appena le sei di pomeriggio eppure sta già facendo buio. Per mia fortuna il ritrovo è a dieci minuti dal centro, da li prenderò un taxi per arrivare al ritrovo.

Non sarà mai la fine! (Quarto Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora