Capitolo 26

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P.O.V Blake

-Adrian ti prego basta, ti scongiuro...- Ormai la voce mi è finita e non riesco neanche a sforzarmi per regolare il battito cardiaco.
Adrian non la smette di toccarmi e io non posso fare nulla per fermarlo. I polsi mi sanguinano. Le gambe tremano. Le lacrime mi hanno bagnate tutto il petto.
-TI HO DETTO DI STARE ZITTA!- Urla ancora.
-AAAASH AIUTAMI TI PREGO...- Chiamo mio fratello, i miei genitori. Quindi mi senta e che mi possa salvare. Sto per crollare e Adrian non aspetta altro che aprofittarsi di me.
-È inutile che chiami il tuo amato fratellino. Quando i tuoi arriveranno non avrai neanche il tempo di vederli che ti avrò già sparato in testa. Quindi non temere Blake, questo dolore tra poco finirà!-
Non può succedere davvero...
Mio padre non mi farà morire così.  Loro mi staranno già cercando e mi troveranno in tempo.
Mamma non permetterebbe mai che le portino via sua figlia. E Ash non si darebbe pace se morissi per mano di Adrian e suo padre. Lo conosco troppo bene e so che potrebbe cedere da un momento all'altro se qualcosa dovesse andare male.
-Adrian!- Aaron richiama l'attenzione del figlio che in questo preciso istante mi stava abbassando la spalline del reggiseno.
Lo ringrazio mentalmente e allo stesso tempo spero che si strozzi con la sua stessa saliva.
-Arrivo!- Risponde.
-Con te non ho finito bambolina- Mi lecca una guancia in modo disgustoso per poi lasciare questa sottospecie di camere delle torture.
"Papà ti prego vienimi a prendere!"

P.O.V Ash

Ci siamo precipitati da mio padre appena abbiamo saputo che suo figlio è quel bastardo di Adrian.
Mamma sta sempre peggio è non riesce a rendersi utile. Papà invece non riesce più a contenere la rabbia.
-TROVATELA! TROVATELAAAA!-
-Hunter calmati- Evan cerca di fargli sbollire l'ira ma con scarsi risultati.
Papà ha ordinato a tutta la gang e anche ai miei amici di perlustrare la città mentre ha voluto che sia io che la mamma gli stessimo vicino. Non si sentiva tranquillo a farci allontanare da soli.
Più siamo uniti più speranze abbiamo di ritrovarla il prima possibile.
-Hunter! Il tuo cellulare- Mamma ci corre in contro con il telefono di papà in mano e glielo cede. Non dice altro, si pianta davanti a lui in attesa che risponda.
Le loro espressioni non mi piacciono per niente.
-Non è salvato in rubrica...- Noto prima che schiacci la cornetta verde e attivare il vivavoce.
-Pronto...-
-Ciao Hunter!-
Papà stringe i pugni e la mamma si porta le mani tra i capelli diseratamente.
Ho capito chi è.
Angel si stringe a me per calmarmi, ma non mi serve a molto.
Quel bastardo ha in ostaggio mia sorella.
-Aaron.- Ringhia papà alla cornetta.
-Sai Malik, penso di aver qualcuno che ti appartiene.- Ridacchia il malato di mente.
-Aaron prova solo a sfiorare con un dito mia figlia e giuro che ti uccido con le mie stesse mani!!!- Mamma interviene e fa fuoriuscire la leonessa che è in lei, la sua forza bruta.
-Hey hey ciao anche a te Jade. Mi sei mancata lo sai? Ma adesso la tua bella Blake ti sta sostituendo. In effetti è molto simile a te. Ma peso che mio figlio sia più adatto a lei, hanno già una certa intimità hahahaha-
NO! NO NO NO NO!!!!
-NON TI AZZARDARE A TOCCARLA FIGLIO DI PUTTANA! DIMMI DOVE CAZZO SEI! DIMMELO CHE TI VENGO A PRENDERE!- Papà ha perso quel poco di senno che aveva che fra poco sbriciola lo schermo del telefono che sta stringendo.
-Oh non ti preoccupare Hunter.  Vi sto aspettando. Ti ricordi la zona industriale dove correvano? Ci vediamo li stasera alle 9. Vedi di non mancare o non riconoscerai più tua figlia se e quando la vedrai.-
Ha attaccato.
Non ci ha fatto nemmeno sentire la voce di Blake per sapere come stava.
Sono solo le tre del pomeriggio. Non ho intenzione di stare con le mani in mano fino alle 9 di questa sera.
Soprattutto se Blake e in presenza di adrian.
-TROVATE BLAKE. SUBITO!- Ordina papà a tutti noi che scattiamo all'istante.
-Angel vieni con me!- La bionda mi guarda interrogativa ma non le do il tempo di farmi domande che la carico in moto e la porto da sua madre. Deve stare fuori da tutto questo, la questione è troppo seria e io non permetterò che si cacci nei guai per colpa mia.
-Adesso tu vai in casa da tua madre e non ti muovi da qui fino a domani mattina sono stato chiaro?- Domando retorico.
Angi non risponde subito perché sta cercando un modo per ribattere.
-Ma io voglio essere d'aiuto Ash.- Si lamenta.
-Infatti! Infatti mi serve che tu stia qui al sicuro così io potrò concentrarmi meglio e non dovrò preoccuparmi anche di te. So che mi vuoi dare una mano ma questo è il modo migliore. Prometti che rimarrai qui fin quando non ti verrò a prendere- Concludo con l'affanno. Spero capisca la situazione, ma già sto rischiando di perdere Blake. Non posso mettere in pericolo anche lei.
Angi ci riflette su ma alla fine, sconfitta annuisce.
-Grazie. Ti amo piccola, vengo da te appena tutto questo sarà finito te lo prometto- Le stampo un bacio sulle labbra prima di allontanarmi da lei.
-Ti amo anche io. Ti aspetto qui-
Salgo nuovamente  in sella e asetto che lei rientri in casa.
Ho chiamato tutta la mia gang per darci appuntamento al nostro ritrovo.
Ormai mio padre e talmente affuscato dalla rabbia che non riesce più a dare un ordine con uno scopo ben preciso e di conseguenza i BlackSoul non sanno cosa fare.
Dovremo arrangiarci coi nostri metodi.
Una volta arrivato Mason mi sta aspettando all'entrata mentre gli altri sono già dentro compreso Seth.
-Ragazzi Aaron Sunchez è il padre di Adrian. Aaron è una vecchia conoscenza di mamma e papà che vuole vendetta e aveva puntato anche me ma la preda più facile era Blake dopo che me ne sono andato a New York. Lo stronzo ha chiamato poco fa mio padre per darci appuntamento alle 9 nella zona industriale. Papà e la sua gang sono fuori gioco ormai. Dobbiamo vedercela da soli.- Spiego a tutti loro.
-Perché se hanno Blake in ostaggio vogliono che andiamo da loro?- Domanda Brandon.
In realtà me lo chiedo anche io.
Non ha un senso logico tutto questo.
So solo che non possiamo assolutamente aspettare le 9 di questa sera.
Se Aaron ha in mente qualcosa, sarà allora che lo metterà in atto. E noi dovremo fare il possibile per evitarlo.
-È quello che dobbiamo scoprire Brandon.-
-Ash non possiamo aspettare un attimo di più. Dobbiamo trovarli.- Seth interviene anche lui al quanto scosso.
So che non ha dimenticato mia sorella e che gli rode il culo che sia stato proprio Adrian a rapirla, ma se vogliamo ritrovarla dobbiamo essere tutti lucidi.
-È quello che faremo Seth. La troveremo ve lo prometto.-
La suoneria del cellulare mi distrae dal discorso coi ragazzi. Lo estraggo dalla tasca e senza vedere chi fosse rispondo.
-Chi è?-
-A...ASH. ASH TI PREGO VIENI A PRENDERMI!-

Blake!

Non sarà mai la fine! (Quarto Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora