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Helena pov.

Correvo, non me ne fregava un cazzo di niente, appena trovai la maniglia mi ci fiondai sopra con così tanta forza che temetti di romperla, aprii la porta che dava sul giardino sul retro, una cosa è certa, non sarei stata un minuto di più in quella casa.
Nel giardino c'era un piccolo albero dal tronco veramente enorme, mi sedetti e mi appoggiai con la testa ad esso, avevo la gola secca e gli occhi mi bruciavano, la testa e le tempie mi imploravano di smettere perchè mi pulsavano dolorosamente dalle troppe lacrime versate.

'Stupida.Stupida.Mi sono lasciata abbindolare così facilmente, che cosa pensavo, che a lui sarebbe mai importato qualcosa di me? L' unica cosa a cui lui tiene è il mio conto in banca'

Avevo le ginocchia al petto mentre tentavo in tutti i modi di smettere, di controllare le mie emozioni.

'Non devi mai mostrarti debole, Helena.'

Mi ripetevo costantemente quelle parole in testa, le parole di mio padre, e che padre, quella stessa persona che dopo l'abbandono di mia madre mi ha affidato a Grace senza troppi problemi, quella stessa persona che non mi abbraccia e non mi da sostegno, ma infondo, chi ne ha bisogno? Non ho mai avuto bisogno di un'amico, figuriamoci di un padre che si preoccupi per me.

'Io ce la faccio benissimo da sola.'

"Ehi.."

Louis e 'NorahSonoLogorroica.', potrei vomitare dalla loro bontà.

"Che c'è?! Non ho bisogno di voi! Non ho bisogno di nessuno! L'unica cosa di cui io ho bisogno è che tutta questa merda finisca! Mi sono rotta le palle di voi! E soprattutto di Harry! Lo odio, lo odio con tutta me stessa! Non voglio vederlo mai più!"

Gridai in preda all'ira, poi li sorpassai ed entrai in casa dove Liam, Niall ed Harry ancora litigavano, salii velocemente le scale, quando gli occhi di Harry incrociarono i miei, una fitta al petto mi colpì dolorosamente e di nuovo gli occhi mi si riempirono di lacrime, ma d'altronde, io non ero niente per lui, giusto? Io non ero niente per nessuno.

"Helena! Torna qui!" Gridò Harry dal fondo delle scale.

Intanto Norah e Louis rientrarono nella casa correndo, forse per le urla.

"Vaffanculo, Harry! Tieni prendi i miei soldi! Tanto è solo questo quello che vuoi da me! Prendi! Il numero della carta è 7002 preleva tutti i soldi che vuoi, spero che un giorno sarai felice!" E così dicendo gli tirai la carta di credito he tenevo nella tasca dei pantaloni.

"Helena... aspetta, io..." Disse Harry salendo le scale.

"Stammi lontano! Mi stavi per baciare Harry! Tutto questo per te non conta un cazzo? Eh?! Ti odio."

Le lacrime mentre parlavo con lui ricominciarono a uscire, gesticolavo in preda all'ira.

"E giuro che non rimarrò un minuto in più in questa casa."

Salii correndo le scale e arrivai alla mia camera, presi i pochi vestiti che avevo e li infilai nella prima busta di plastica che trovai.
Poi scesi giù decisa ad andarmene.

"Helena, dove cazzo stai andando?" Gridò Harry appena mi vide scendere.

"Lontano da te." Risposi acida.

"Sei in Australia, non a New York come farai a tornare a casa? E poi tu non puoi andartene."

"Si che posso."

Mi girai per andarmene quando una mano piena di anelli mi bloccò un polso e mi tirò a sé.

"Tu non te ne vai da questa casa." Sibilò Harry a denti stretti.

Wanted::One Direction (Completata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora