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Norah pov

Una rapina. Una cazzo di rapina. Norah Windy che fa una rapina. Non ci credo neanch'io.

"Helena, sei stata meravigliosa." Si complimentò Harry.

"Grazie, modestamente... Sono la migliore." Rispose.

'Migliore un cazzo, se non fossi stata obbligata, avrei fatto molto meglio di te, lurida.'

Vedevo Harry ed Helena guardarsi negli occhi.

'Rivoltante, vedo l'amore uscire dai loro occhi.'

Alzai gli occhi al cielo. Non amavo queste dimostrazioni d'amore. Ma sinceramente mi chiedevo solo quanto tempo ci avrebbero messo a capire che si piacciono, e non ero l'unica.

"Secondo te quanto tempo ci vorrà prima che capiscano che si piacciono." Mi chiese Liam con un sorriso divertito.

"Secondo alcuni studi le persone non ammettono facilmente i propri sentimenti, sopratutto gli orgogliosi. Queste tipologie di persone pensano che non hanno bisogno di amore o altro, credono di potercela fare da soli. Ma sono anche quelli che quando amano, lo fanno con tutto il cuore." Risposi con un sorriso divertito.

"E queste cose come le sai?" Mi chiese Liam un po' sorpreso.

"Ho studiato psicologia al liceo." Dissi con una scrollata di spalle.

"Non l'hai fatta l'università?"

"No." Gli risposi semplicemente.

"Perché?" Richiese.

Flashback del perché non ho fatto l'università riaffiorano la mia mente.

No. Non devo ricordare nulla.

"Penso solo che non faceva per me." Mentii sperando di non essere scoperta. Sospirai di sollievo mentalmente quando Liam annuì mormorando un: "Okay."

Girai la testa verso il vetro del guidatore guardando la strada ma ben presto la mia attenzione fu catturata da altro, o da qualcun'altro. Louis stava guidando e sembrava abbastanza impegnato sulla strada per accorgersi che lo stavo fissando. Non mi sono mai accorta di quanto sia magro, o di quanto sia nano. Un sorriso si formò sulle mie labbra quando guardai il suo viso tramite lo specchietto retrovisore. Guardai i suoi capelli, le sue labbra che stava dolcemente torturando per la concentrazione, che mi fecero mordere le mie. Guardai i suoi occhi bellissimi, di un colore bellissimo. Dopo poco, probabilmente sentendosi osservato, guardò nello specchietto retrovisore, incrociando i miei occhi, capendo che li stavano fissando. Sorrise e arrossì, come me. Distolsi, con dispiacere, i miei occhi dai suoi per poi riconcentrarmi sul paesaggio. Qualche minuto dopo arrivammo a casa. Louis ci fece scendere tutti per poter poi parcheggiare il camioncino in garage. Scesero tutti, tutti tranne me.

"Tu non scendi?" Chiese Louis.

"Nah, preferisco farti compagnia." Sorrisi intenerita quando arrossì.

Non so perché ma amavo farlo arrossire. Tossì imbarazzato e parcheggiò il camioncino nel garage, ma al posto di uscire si girò e si sedette accanto a me nei sedili posteriori. Lo guardai confusa e lui tossì ancora.

"Insomma... Come va?" Chiese imbarazzatissimo.

Risi e poi chiesi:

"Cosa c'è Louis?"

"Beh... Ecco, mi chiedevo... Qui vicino, beh, non propio vicino, comunque, c'è una spiaggia e tra qualche giorno ci andremmo per fare un falò, io e i ragazzi ci andiamo sempre quando veniamo qui, ti piacerebbe fare una passeggiata con me dopo? L'ho capisco se non vuoi-"

Wanted::One Direction (Completata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora