Forse...

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2:07...

6:30 dopo settimane questa notte non mi sono svegliata. Sono dispiaciuta e sconfortata, proprio quando iniziavo a fare connessioni, niente! Mi guardo le braccia quasi sperando di avere qualche segno che mi potesse indicare che solo la dimenticanza aveva nascosto il mio trascorso... Ma nulla! Svogliatamente mi preparo e quando sto per uscire dalla camera, uno spiffero mi incuriosisce; trovo la finestra leggermente socchiusa, con un piccolo rametto impigliato, sono sicura di averla sigillata, vista la premura con cui ogni sera blocco tutte le serrature. Forse l'ho aperta io nel sonno? Ma perché allora ci sarebbe quel rametto? Che l'abbia trascinato il vento? Come sempre, trovo difficile dare una risposta ai miei dubbi.

Appena arrivo a scuola Jennifer mi tira per il braccio   " Sarah, venerdì sera dò la festa per il mio diciottesimo compleanno, ti prego fai uno sforzo e vedi di venire!!". Jennifer sa che odio le feste, che mi sento a disagio circondata da persone ubriache e eccessivamente allegre, ma mi sta guardando con l'aria di un cucciolo bastonato, come potrei rifiutare? Ci dirigiamo a lezione e in classe la prima persona che cattura la mia attenzione è ,ovviamente, James.
Oggi è impeccabile con il suo cardigan bianco, che fa risaltare in modo sensazionale i suoi occhi di ghiaccio. Come è possibile che esista un ragazzo così perfetto da non sembrare reale? Visto che lo sto fissando intensamente non mi accorgo di Leonard e ci vado a sbattere. " Sarah!!" "Oddio Leonard mi dispiace", James  ha totalmente scombussolato i miei pensieri.
"non fa niente" dice lui "però ti devo chiedere una cosa: secondo te a Jennifer potrebbe piacere un ciondolo con la nostra foto dentro o è troppo banale?" Ha abbassato il capo, chiaramente in imbarazzo. Sono contenta che Jennifer abbia trovato un ragazzo come Leonard, che la rispetti e seriamente tenga a lei. " certo è un'idea molto romantica" lo rassicuro,per poi avviarmi verso il mio posto. Sedendo percepisco gli occhi di James su di me, lo sento sospirare " Come va quella faccenda dei sogni?" Strano che sia lui ad aver iniziato a parlarne, di solito cerca di evitare l'argomento. " ehm semplicemente non vanno, o almeno questa notte non è successo niente" non sembra sorpreso dalle mie parole, devo assolutamente sapere di più, so che mi nascondendo qualcosa, ma non dice più niente; dovrò tenere ancora le mie domande confuse per me.

Il pomeriggio trascorre liscio, con le occupazioni alla fattoria, per rimediare ai danni causati dalla tempesta. Sono sfiancata quando vado a letto...

2:07 apro gli occhi, sono nel bosco, non posso dire di esserne felice, ma una curiosità viscerale mi fa desiderare di scoprire di più... Questa volta mentre vago, decisa ad ottenere qualche risposta, sento un brivido freddo sulla schiena, non c'è vento, gli arbusti sono immobili, tranne per uno in lontananza. Sperando di incontrare l'uomo mi incammino verso il fruscio, non senza una certa paura nel petto. Ecco che colgo una figura, è di spalle, ma cammina piano, sembra farmi un cenno, credo voglia che lo raggiunga, spinta dalla curiosità mi avvicino, notando piccoli dettagli, come i capelli chiarissimi, di un biondo dorato che l'altra volta mi erano sfuggiti, è di corporatura molto simile a James, ma più smilzo. Mi fermo ad una piccola distanza, lo sento sospirare e sussurrare ancora supplicante "Beleth", questa volta però lentamente inizia a girarsi, ho il cuore in gola...

CONTINUA...

Paura di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora