Paura di te

Il Ballo

I giorni trascorrono velocemente, mentre cerco di adattarmi alle mie nuove giornate.
Il momento più bello è stato tornare a casa ed entrare nella stanza degli specchi, da dove sono stata catapultata in una casetta di campagna, in cui una donna stava dando al mondo la sua bambina, non mi vedevano, ero un fantasma che aveva il privilegio di assistere all'evento e appena ho scorto il batuffolo insanguinato ho capito naturalmente cosa fare. Ho toccato il cuore della bambina e una scarica di amore mi ha percorsa, sapevo la destinazione, in un solo istante ho visto tutta la sua vita, legata ad un ragazzo di una cittadina lontana. Ho visto la difficoltà nel trovarlo, le fatiche per stare insieme nonostante la lontananza e il sentimento profondo che avrebbero condiviso.

A palazzo inizio a sentirmi a mio agio, anche con Michael le cose vanno abbastanza bene, mi fido di lui, ho la certezza che mi ama, lo dimostra continuamente. Ad esempio c'è stata la volta in cui stavo piangendo sentendo la mancanza della mia vita precedente, e lui mi ha condotto nella sua stanza e, attraverso il suo portale, mi ha permesso di fare ritorno anche se limitatamente da i miei genitori,che però sembravano essersi dimenticati di me, erano felici e Michael mi ha spiegato che era stato già deciso che al mio ritorno ogni traccia del mio passato sulla terra sarebbe stata cancellata, e la cosa stranamente mi ha fatto sentire bene, mi stavo lasciando alle spalle il passato...

Dopo un po' di settimane,dopo aver accettato di risiedere in una stanza del palazzo, Michael decide di indire un ballo in mio onore, e l'idea che ci sarebbe stato tutto il suo popolo mi destabilizza, non ho idea della piega che prenderà l'intera situazione, so di dover dare una buona impressione...insomma, sarei diventata la loro regina, ma una paura feroce mi attanaglia le viscere. Da quando sono qui ho conosciuto solo suo padre, ormai sull'orlo del baratro e pochi altri come noi, demoni, e non so cosa aspettarmi.
La sera del ballo indosso il regalo di Michael, un vestito bianco lungo,spoglio, ma perfetto nella sua semplicità; lascio i capelli sciolti , esco dalla stanza e trovo Michael appoggiato su un muro ad attendermi. Lo guardo allibita, indossa uno smoking anch'esso bianco, ancora non riesco a credere che sia mio, che mi possa in qualche modo desiderare; in una vita precedente forse avevo più autostima, ma ora proprio mi sentivo una nullità in confronto a lui. Appena mi vede un sorriso si fa largo sul suo viso e con gli occhi ridenti inizia "sei meravigliosa, questa sera, e stai tranquilla ti adoreranno" arrossisco quando mi stringe a sè e mi avvicina per lasciarmi un bacio innocente sulle labbra, scombussolandomi tutta.
Davanti alla sala delle cerimonie mi fermo, in panico osservo l'affollamento creato dalla gente, a me sconosciuta, ma Michael subito mi rincuora "Beleth devi stare calma, non ti devi preoccupare di nulla se ci sono io con te, nessuno ti farebbe mai niente di male, e se ci provasse, o anche solo lo pensasse, verrebbe immediatamente punito, lo punirei io stesso" lo dice con una risolutezza e una ferocia tale che non oso dubitare delle sue parole nemmeno un secondo. Mano nella mano entriamo nella sale, la gente smette di parlare e tutti ci fissano, ma cavoli li fisso a mia volta, sono bellissimi, maschere perfette per celare la loro oscurità. La mia attenzione però viene catturata da un ragazzo che mi fissa con i suoi occhi di ghiaccio, è James, sento il calore farsi strada nel petto, mi aggrappo più forte a Michael per non cadere, ma non riesco a smettere di fissare James, che mi osserva con un sorriso triste, spento; c'è qualcosa in lui che mi cattura, toccando le corde più nascoste della mia anima.
Vengo presentata e cerco di rimanere tranquilla, tutti sono abbastanza socievoli, più di quanto mi aspettassi, una donna elegantissima con fluenti capelli rossi si inchina davanti a me, con il suo compagno che la segue "Beleth quanto tempo, mia cara. Non era più lo stesso senza di te" non ho idea di chi sia, non so neanche cosa risponderle.  Quindi mi congedo velocemente, nel frattempo iniziano le danze. "Posso avere l'onore di essere il suo primo compagno di danza?"Michael mi cinge da dietro e mi trascina al centro della sala, è un ballo lento, dolce, poggio il capo sulla sua spalla "mi mancavi Beleth, non sai quanto...." Il suo alito fresco mi solletica il collo. "Questa sera ho una sorpresa per te, te la mostrerò dopo fuori..." Mi ha incuriosita, ma non pongo altre domande. Alla fine del ballo Michael si allontana per incontrare alcune persone, dopo avermi lasciato un bacio sulla fronte, e decido di prendere una boccata d'aria...

Fuori finalmente posso rilassarmi, osservo la luna, è molto vicina, improvvisamente una voce nota inizia a cullarmi  "Si racconta che la dea Luna, curiosa di comprendere cosa fossero odio e amore per gli umani, in un giorno di eclisse , prese le sembianza di una bellissima fanciulla con lunghi capelli neri ed esplorò la terra da capo a fondo. Non avendo provato nessuna delle due emozioni, stava per rinunciare, quando vide in riva al mare un ragazzo piangere, domandò perché piangesse e Lui rispose: " non sto piangendo per il dolore, ma piango per la bellezza del mare, perchè quando l'osservo capisco che c'è vita ovunque si posi lo sguardo."
La Dea chiese: " questo ti fa piangere perchè?"
Lui rispose: " mi commuove perchè se c'è vita c'è amore"
La dea stupita comprese che anche lei, così isolata poteva amare, anzi il ragazzo le disse che la Luna amava più di tutti perché aveva avuto il tempo di osservare per molto tempo gli umani, e anche quando essi avevano compiuto imprese terribili lei era rimasta lì nel suo candore a rischiararli.
La dea allora commossa gli fece dono di un ciondolo, e scomparve. Il ragazzo crebbe e sul finire della vita, prima di morire osservò la luna, che di nascosto lo aveva vegliato nel tempo. Allora accadde la magia, il ciondolo permise al giovane di diventare immortale e rimanere sempre al fianco della dea." James Si rivolge direttamente a me "lo vedi quella stella così brillante di fianco alla luna?  Ecco quello è il giovane"

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