Si inizia davvero

136 17 1
                                    

"Perché? Perché mi hai fatto questo?" Sono ancora sconvolta, non riuscirò mai a fidarmi di lui.
"Sì che ci riuscirai. Devo insegnarti a rispettare dei limiti, vedi non si è re se non si sa mantenere il comando e io so mantenerlo alla perfezione. Un giorno mi rispetterai e proprio per questo ti fiderai di me." Parole, le sue sono solo parole senza senso, non mi conosce, non potrò mai fidarmi di un essere non sincero, un essere lunatico.
"Smettila di pensare e muoviti, non vorrai che..." Non lo lascio finire,controvoglia mi alzo e abbasso il vestito sulla mia intimità violata, preferisco seguirlo piuttosto che lasciargli una altra volta avere potere su di me.
Usciti da palazzo, camminiamo velocemente, sembra aver fretta; dopo quelle che sembrano delle ore, in lontananza vedo un bosco, fitto di alberi privi di foglie, come se fossero marciti, la terra è rossiccia, percorsa da profonde spaccature, l'ansia inizia a farsi sentire "dove stiamo andando?"
Paimon fa finta di niente, continua spedito, devo quasi correre per stare al suo passo.
Camminiamo,camminiamo e camminiamo, circondati dal nulla, il luogo dove dobbiamo andare non arriva mai, mi sto davvero innervosendo, probabilmente così facendo si arrabbierà, ma mi fermo,ne ho abbastanza  "dimmi dove stiamo andando! Non puoi costringermi a fare ciò che vuoi", una risata lunga e rumorosa precede le sue parole" in realtà posso, ma non ora, devo farti vedere una cosa, che riguarda la tua nascita" sono piacevolmente sorpresa, non pensavo potesse darmi mai qualche indizio utile, continua:"il miglior modo per ottenere la tua fiducia è svelare le tue origini a piccoli passi, non puoi sapere tutto subito, non lo sopporteresti". Mi crede così debole? Insomma mi è stato rivelato di essere un demone, ho lasciato la mia terra, sono stata rapita e quasi violentata, non sono poi così fragile; lo guardo male, ma non fa caso a me, la sua attenzione è attratta da un punto lontano, verso qualcosa che ancora non riesco a vedere.
Alla fine scorgo un dirupo, al limite del bosco oltre il quale c'è il vuoto, solo orizzonte illimitato,mentre proseguiamo vedo una pietra di piccole dimensioni,  ne sono attratta e superando Paimon, mi avvicino....oh cavoli!

Ė surreale....la pietra è cava all'interno e suddivisa in quattro sezioni, di cui una è ricoperta di muschio con fiori di tutti i colori,come un piccolo prato primaverile; la seconda, nera incandescente in cui una fiamma si erge rilasciando una pioggia di scintille ai lati; in una c'è un sorta di tornado,venti soffiano nella ristretta porzione, con forza, eppure contenuti, ma è l'ultima ad attrarmi maggiormente, dove una piccola cascata di acqua limpida è rischiarata dai raggi di un Sole che non c'è.
Sono stupefatta "che cos'è?"
Paimon, che è rimasto in silenzio dietro di me, mi rivolge un sorriso talmente ampio da lasciarmi senza fiato "il luogo in cui ti ho trovata" e non aggiunge altro, mi spara una bomba del genere e poi come al solito, tace; ora non può, mi deve spiegare.
"In che senso mi hai trovata?"
Ride ancora, questa volta sarcastico "non è che sia difficile da capire, eri qui dentro e ti ho presa", mi sto irritando, ma cerco di mantenere la calma "lo sai cosa intendo, perché qui? Come è possibile che questa cosa esista?"
Paimon torna serio "Beleth è vero che sei un demone, ma non come Michael, Samuel o tutto il loro popolo, tu non appartieni a una sola classe e hai più potere di quanto loro si potrebbero mai sognare. Non mi chiedere chi sono i tuoi genitori o il motivo per cui tu sia stata lasciata nella pietra perché non otterrai una risposta, per il momento" E detto questo, ritorna silenzioso.
Indico la pietra "Come può rimanere così? Come fa il fuoco a rimanere vivo, il vento a soffiare...?"
"Ti ho detto che sei molto potente, hai solo visto parte di ciò che puoi fare, ma non sai ancora controllarti, quando imparerai capirai ogni cosa."
Ho un altro dubbio " Perché non mi ricordo di essere stata qui? E Se mi hai trovata lì, perché ho vissuto nel regno dei demoni?"
"Non lo ricordi ancora, ma lo ricorderai, so che questo luogo ti è familiare, lo percepisco dall'attrazione che esercita su di te" ... Su questo ha ragione, per quanto riguarda la seconda domanda ..."Sono successe tante cose.." Rimane vago "sono praticamente immortale e il mio è uno dei regni con il maggior esercito, nonostante tutto a volte si deve scendere a compromessi, se si vuole ottenere un premio superiore, ma non è il momento di parlarne. "
So che continuare a chiedere non avrebbe senso , Paimon mi rivolge un sorriso sghembo, con sguardo malizioso e impavido, e pronuncia cinque paroline che mi fanno fremere di eccitazione "Vieni, iniziamo  il tuo allenamento" ...

Paura di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora