Paura di te

Finzione o realtà

Cavoli! Rimango senza fiato, è un ragazzo, giovane, avrà la mia età o poco più, ma è assurdamente perfetto. Rimango ammaliata dai suoi occhi verdi con sfumature violacee, incredibilmente chiari, è vestito di scuro, ma il suo candore risalta lo stesso, emana luce, è irreale. Ha le labbra socchiuse e mi fissa, senza pudore, come se mi conoscesse. Non ho paura, non sento niente, non sento neanche il freddo gelido della notte; si avvicina a piccoli passi, senza parlare, solo continuando a guardarmi, non mi allontano, sono intrappolata dal suo sguardo. Non ho idea di cosa voglia fare e perché non riesca a muovermi, siamo molto vicini, sento il suo odore fresco solleticarmi la testa, è molto più alto di me, lo vedo sollevare una mano e stringermi una ciocca di capelli tra le mani, accarezzandola, non muovo un muscolo, non ci riesco, sono confusa dallo sguardo sofferente che incontro nel suo viso.  Ho perso l'uso della parola, vorrei fargli mille domande, ma taccio. Ha lasciato la ciocca e si sta girando, ma prima di girarsi mi sussurra, leggero come una piuma "Mia Beleth" e poi il vuoto .... Non ricordo più cosa è successo dopo, ora sono di nuovo le 6:30 e sono più dubbiosa che mai.

Quella mattina a scuola dopo aver parcheggiato l'auto dei miei, vedo James passare concitato, con i capelli spettinati dalla fretta e un sorriso triste sulle labbra, non so se sia più bello lui o il ragazzo del mio "sogno", perché deve per forza essere stato un sogno. Il professore di teatro Reagan oggi ci divide in gruppetti da due, composti di un ragazzo e una ragazza , vuole vedere se riusciamo a far provare scambievolmente le più comune emozioni al nostro partner: paura, imbarazzo, dolore, felicità, confusione, amore.
Nell'atto di fare i gruppi, vedo Elizabeth smaniosa di fare coppia con James, ma lui non la degna neanche di uno sguardo, invece si mi si avvicina e mi chiede se possiamo stare insieme. Sento le guance in fiamme, ma come posso rifiutare? Iniziamo, io dovrò suscitargli paura, dolore e confusione. Con lo sguardo più sofferente possibile e la voce ridotta a un sussurro " immagina di essere solo, con la donna che ami davanti agli occhi, ma sull'orlo di un precipizio, troppo lontana per afferrarla, ma troppo vicina per non vedere la battaglia interna che le sta profilando davanti, lasciarsi cadere" e faccio finta di vacillare, lui cerca di affermarmi ma glielo impedisco allontanandomi quel tanto che basta " o correre dal suo amato? Ricorderà quell'alba accecante in cui vi  scambiavate dolci carezze o preferirà smettere di soffrire perché dilaniata?" Lo vedo trattenere il respiro, in attesa, pronto alla fine "non ce la fa più, si sente perduta, si lascia cadere dolcemente nel burrone, per l'eternità".
Ci guardiamo negli occhi, mi sono immedesimata nel mio personaggio a un punto tale di rendermi conto che sto piangendo. 
Lui trattiene il respiro e mi rendo conto che mi ha abbracciata stretta, sento il calore del contatto, sento la sua figura solida adattarsi con la mia. Vorrei prolungare quel momento in eterno, eppure mi stacco, dobbiamo continuare, tocca a lui... Proseguiamo tranquillamente con le altre emozioni, per giungere all'ultima. Mi deve suscitare amore, trattengo il respiro.
James mi avvicina a sé, mi abbraccia "chiudi gli altri fuori, senti solo la mia voce Sarah" adoro come pronuncia il mio nome accarezzandomi
"la prima volta che ti ho visto eri un angelo, con i tuoi lunghi capelli biondi a proteggerti, cercavi di nascondere la tua fragilità, ma sei fragile Sarah, sei la creatura più fragile che conosco, come la tempesta che nasce ,distrugge ogni cosa, poi scompare, mi hai sconvolto. Non ti lascerei cadere se fossi mia, non ti farei mai vacillare"lo dice con un trasporto e un calore tale che sono sicura sia sincero.
Non so come, lentamente giorno dopo giorno, si è preso un pezzo di me, non siamo persone che parlano molto, ma gli sguardi che mi offre sono intensi, infiniti.
Dopo avermi fatto battere il cuore come sempre se ne va, lasciandomi indecisa, non distinguo più se mi immagino sentimenti che non prova o se le sue emozioni siano reali, riesce a scuotermi nel profondo.

Dopo comunque non penso molto a James, decido di rilassarmi, per fare scorta di energia visto che quella sera  sarei dovuta andare al compleanno di Jennifer.

CONTINUA...