Usciamo dalla grotta e l'oscurità ci avvolge, se non fosse per lui che mi guida tenendomi per mano, non saprei dove sto andando. Mentre camminiamo scossette risalgono lungo il braccio a contatto con il suo, ricordando ciò che mi ha fatto da poco arrossisco, ma cerco subito di pensare a qualcos'altro.
"Lo so che ti è piaciuto e con il passare del tempo ti piacerà ancora di più, devi imparare a fidarti di me" sicuramente anche lui si rende conto che le sue parole sono troppo semplici, troppo sbrigative, come posso fidarmi dopo che lui stesso ha ammesso di essere capace di manipolarmi?
E visto che controlla tutti i miei pensieri anche ora risponde " infatti voglio insegnarti a essere te stessa, a usare i tuoi poteri, e non solo quello banale che già sai usare, quella cossetta che fai per unire i cuori delle persone; non puoi sprecare così i doni che ti sono stati dati".
Ci fermiamo dinanzi ad un burrone, lo stesso del primo giorno, ma questa volta fiamme immense si ergono maestose, alimentate da non so quale potenza, è terrificante e al contempo affascinante, non sento il calore nonostante ci stiano così vicine, Paimon mi afferra la mano e la avvicina alle fiamme, cerco di divincolarmi "che stai facendo?! Sei impazzito?" Non risponde. "Ti prego, non lo fare..." Ma imperterrito conduce la mia mano vicino troppo vicino, fino a che il fuoco non l'avvolge...chiudo gli occhi, sto piangendo "Beleth apri gli occhi" non l'ascolto, mi scuote "Beleth non ti sta bruciando, renditene conto!" Aspetta un attimo...apro gli occhi lentamente, la mia mano è visibile a malapena, percepisco il movimento delle fiamme, ma non sento niente, Paimon mi lascia andare, ma non ritraggo la mano, la faccio ruotare, non riesco a crederci.
"Come è possibile?" Sono esterrefatta. "Sei più potente di quanto tu creda, ti hanno detto che sei capace di influenzare i quattro elementi, anche se non si sapevano spiegare il motivo, ma non potevano spiegarselo..." Sono stufa delle sue frasi incomplete, dice tutto eppure non dice niente, sto zitta, tanto ormai ha deciso: mi rivelerà ogni cosa nel momento che desidera, non avrebbe senso insistere.
Paimon mi porge un sorriso a trentadue denti, cavoli mi manca il fiato, è così bello, troppo perfetto, mi ritrovo a sorridergli involontariamente "vieni lascia che ti mostri altro" e mi trascina con sè, sembra un bambino,così felice "ah... un bambino?",improvvisamente mi sbatte contro una roccia, e con l'alito fresco inizia a lasciare una scia lungo la mia mandibola, arrivando fino alle labbra, si arresta proprio davanti a me, i suoi occhi sono in linea con i miei, fuoco che brucia intensamente, mi batte forte il cuore, deglutisco e non riesco più a trattenermi, sono io a baciarlo e lui risponde al bacio, mi ritrovo a volerlo ogni momento di più, quando sono con lui scariche elettriche mi percorrono, mi dimentico persino il mio nome; se devo rimanere per sempre qui non voglio essere sottomessa, voglio scegliere, voglio poter agire come desidero e non sotto costrizione.
Mi porta in un luogo freddissimo, non vedo nulla questa volta, sento lo scrosciare dell'acqua, come di una cascata in lontananza, la roccia è scivolosa, ghiacciata, da un caldo soffocante siamo passati ad una temperatura glaciale in men che non si dica, rabbrividisco e Paimon mi accosta a sé, un gesto premuroso se non fosse che conosco la persona che l'ha compiuto, infine arriviamo davanti ad un lago, mi spaventa, l'acqua è talmente scura che non si vede il fondo e questa cosa non è per niente rassicurante. "Adesso devi fare esattamente come ti dico" Paimon è autoritario, resto in ascolto "immaginati di essere stata ingannata, prova rabbia" inizia a provocarmi, con sguardo maligno "ricordati di quando ti ho portato via dall'Unione con Michael, dell'odio che mi ha rivolto" mi stranisco, ma non riesco ad arrabbiarmi e lui lo capisce, infatti prosegue "ma forse di lui non ti importa nulla, tu vuoi l'altro, il bamboccio tenebroso, Samuel o come lo chiami tu, James"
Il sangue mi ribolle nelle vene "smettila!"
Ma lui continua "ho visto come ti guardava, come un fesso, incapace di rivendicarti, non è un uomo, solo uno stupido bambino pauroso, se fossi mia combatterei per te, invece lui se ne stava zitto zitto, debole....".
"Basta non devi parlare di lui così" sono furente.
"Ci siamo.." Ma non riesco a calmarmi " tu non capisci, sei ottuso, spregiudicato... " e avrei continuato se non mi avesse interrotto " Beleth voltati" e rossa dalla rabbia mi giro; ciò che vedo mi lascia senza parole, nell'acqua si è creato un vortice, che si ingrandisce sempre di più..."sei tu a crearlo, ammira la tua forza" mi sussurra lievemente. Sono sbalordita, la rabbia che prima covavo si è dileguata, in uno scoppio di emozione lo abbraccio, poi rendendomi conto di ciò che ho fatto mi stacco, frastornata, ma Paimon mi tiene stretta "stai riscoprendo te stessa, non sai quanto mi piaccia la tua curiosità, nonostante odi il fatto che provi qualcosa per quella nullità, ti giuro che un giorno lo dimenticherai, riuscirai a guardarmi con occhi diversi e sarai capace di compiere azioni impensabili" non sono del tutto sicura, si china a darmi un casto bacio sulle labbra, leggero come una piuma " non abbiamo finito" e mi trascina via, chi sa dove mi porterà ora...
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Paura di te
ChickLitSarah ha vissuto per diciassette anni la sua vita tranquillamente, ma un ragazzo arriverà a sconvolgere la sua esistenza, perché lei non è quello che crede di essere, la sua realtà cambierà radicalmente, e il suo cuore sarà diviso tra il ragazzo che...