"Beleth, non sono un mostro, se sapessi ciò che so non mi disprezzeresti"afferma avvicinandosi, non credo a una sola parola "se pensi che io possa cambiare idea su di te,dimostramelo, dimmi ciò che sai", ride "non è così semplice, non posso rivelarti tutto subito, penseresti solamente che ti sto mentendo, voglio farti cambiare idea senza ricorrere a stratagemmi e poi rimango pur sempre uno dei più potenti re degli Inferi quindi.." Non finisce la frase, mi afferra il collo con le mani, lo stringe, ma non mi sta soffocando, sembra più accarezzarlo, con gli occhi fissi sulle mie labbra sussurra "era da tanto che volevo farlo, so tutto quello che è successo tra te, Michael e Samuel nel tempo" deve aver notato la mia confusione perché subito afferma "posso vedere tutto nel loro mondo,non sono solo gli intermediari degli dei, ma anche di noi signori delle tenebre; quegli sciocchi hanno bisticciato per te come bambini, ma come dar loro torto, sei come una ventata d'aria fresca, così innocente, così bella..." e mi bacia, mordendomi appena il labbro, sussulto, vorrei spingerlo via, ma non riesco, mi tiene stretta con le braccia ferree. Non vengo travolta dalla passione come con James, né dalla dolcezza come con Michael, ma è come se avessi già vissuto quest'esperienza, non me lo so spiegare, ma il mio corpo non lo sta rifiutando, certo è bellissimo, ma c'è di più, e lui me lo tiene nascosto.
Mi spinge verso il letto, mi oppongo, ma è troppo forte e non riesco a contrastarlo, finisco per cadere sdraiata con lui sopra di me " Beleth lasciati andare, il tuo corpo mi desidera, smettila di lottare, mi fai venire solo voglia di farti più male così" nonostante il disgusto per questa sua affermazione, mi ritorna in mente il discorso di James, sul fatto che se avessi tradito un'altra volta Michael sarei stata condannata a morte, quindi il panico di essere alle mercè di Paimon si somma al panico per il mio destino, con le lacrime agli occhi lo sto quasi per supplicare, ma anche ora mi precede "tranquilla, nessuna legge vale nel mio regno, solo io posso punirti e se continui a contrariarmi lo farò", non è possibile che sappia sempre cosa sto pensando a meno che... "Si Beleth, posso leggerti nel pensiero, ci hai messo un po' per capirlo, ma alla fine ci sei arrivata; ricorda che questo è il mio mondo, nessuno può nascondermi niente qui, posso ottenere quello che voglio, quindi ora per piacere ferma" la sua voce mi fa intendere che le sue non sono parole vane, mi farà davvero del male se non la smetto, ma come riuscirci? Ho paura di lui, non voglio che mi tocchi, il brutto è che lui sa cosa sto pensando, non riesco proprio a calmarmi, conosce ogni azione che ho intenzione di fare, mi sento in trappola, smetto di pensare, se quello che vuole è un guscio vuoto, glielo darò.
"Vedo che finalmente hai capito, non puoi scappare, in futuro se mi rispetterai potrei concederti un po' di libertà e trattarti come una regina merita di essere trattata, ma ora voglio assaggiarti" e con la mano caldo inizia a sollevarmi il vestito, togliendomelo, mi vergogno, sono rimasta solo con la biancheria, "sei una bambola di porcellana, così fragile..." i suoi occhi sono velati di desiderio, il rosso dell'iride si è intensificato, mi accarezza la curva della schiena con la punta delle dita, con inquietante lentezza, il suo tocco mi procura fitte nel ventre e brividi lungo la schiena; il mio corpo mi tradisce, lo desidera,mi bacia profondamente, mentre la sua mano inizia a vagare sul mio stomaco, sempre più giù, oltrepassando la tenue barriera creata degli slip, cerco di bloccargli la mano, ma è lui a bloccare la mia "fermati! Non ti muovere, non mi spingerò troppo oltre, per oggi; voglio solo darti un assaggio di ciò per cui un giorno mi supplicherai" non faccio in tempo neanche a elaborare una risposta che continua "fidati mi supplicherai". E deciso mi penetra con le dita, fa male, ma più va avanti più il dolore si attenua, vampate di calore mi percuotono, dimentico lui, dimentico il disgusto che dovrei provare e mi lascio andare.. Lentamente ritrae la mano e con un sorriso affascinante, senza dire niente si allontana,lasciandomi nuda e schifata di me stessa, debole di fronte al suo volere, non posso reagire, lui lo sa e sta giocando con me, con la mia sanità mentale, mi addormento tormentata dalla mia , ancora una volta, nuova realtà.
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Paura di te
ChickLitSarah ha vissuto per diciassette anni la sua vita tranquillamente, ma un ragazzo arriverà a sconvolgere la sua esistenza, perché lei non è quello che crede di essere, la sua realtà cambierà radicalmente, e il suo cuore sarà diviso tra il ragazzo che...