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NEW YORK CITY – NEW YORK

"Ancora non capisco come tu abbia fatto a convincere il Re dell'Inferno a riportarmi indietro" Mason si mise a sedere sul letto accanto a lei e sospirò. "Proprio me che non sono praticamente nessuno."

Allison gli sorrise mettendosi in piedi. "Mi dispiace dirtelo, perché sembrerò terribilmente crudele, ma credo che il fatto che tu non abbia una grande importanza sia il motivo per cui ti ha lasciato andare. Non gli sei di nessuna utilità ma io sì, ed è per questo che quando gli ho chiesto di riportarti indietro ha colto al volo l'occasione di farmi un favore."

"Così adesso sei in debito con lui" ragionò Mason passandosi una mano tra i capelli ancora bagnati. Il calore e il pulito di una doccia erano sensazioni che si era sforzato di dimenticare durante la sua permanenza ai piani bassi. Inutile crogiolarsi nel pensiero di qualcosa che era sicuro non avrebbe mai più avuto.

E invece, Allison Morgan era arrivata a salvargli la vita. Anche lei era un pensiero che aveva provato, invano, a togliersi dalla testa, perché quel qualcosa che era nato tra loro non era mai sbocciato e lui se ne pentiva ogni giorno.

Ripensò a quel passato, a Katherine... quanti errori aveva fatto. E quegli sbagli lo avevano portato alla morte.

"Esattamente" rispose lei.

"Ma sei certa che lavorare con lui sia una buona idea, Allison? Voglio dire, non sembra esattamente la persona migliore al mondo."

"Non è nemmeno una persona, a dire il vero" Allison prese una sedia e gli si mise a sedere davanti. "Mason, non preoccuparti per me. Adesso dobbiamo parlare di te."

"Di me?"

"Sì, dei tuoi piani."

Mason rise. "Piani? Sono appena tornato dal regno dei morti, non ho alcun piano a parte quello di passare quanto più tempo possibile con te."

Lo sguardo malizioso negli occhi chiari del lupo mannaro la fece sorridere ed Allison scosse il capo incrociando le braccia.

"Non ti ho riportato indietro per passare del tempo insieme, Mason. Per quanto mi piacerebbe, non sarà possibile."

Lui allungò le mani fino a prendere le sue e si inumidì le labbra prima di parlare. "Perché no?"

Allison gli baciò i palmi, poi sorrise. "Mason, tu mi piaci, mi sei sempre piaciuto, ma quel tempo è passato e credimi se ti dico che è meglio non starmi intorno, soprattutto in questo momento. La mia vita è un casino e non ho chiesto a Crowley di farti tornare per puntarti addosso gli occhi indiscreti di chi mi vuole male. Se vogliamo che questa seconda occasione per te non vada a puttane ci sono alcune regole da seguire."

"Tipo?"

"Primo, dimenticati di Mystic Falls, dimenticati degli amici che avevi prima e tieni un profilo basso. Vivi la tua vita normalmente e non toglierti mai e poi mai la collana che ti ho dato; quell'anello ti dà il controllo sulla tua trasformazione. Durante la luna piena non ti trasformerai, a meno che non sia tu a volerlo, ma sarà comunque una notte particolare per te, quindi cerca di non fare cazzate durante quei momenti."

"Sei seria?" Mason toccò l'anello con le dita tenendo lo sguardo fisso su di lei. "Stai dicendo che questo minuscolo anello ha tanto potere?"

Lei annuì. "Sì, è esattamente quello che sto dicendo. Ho chiamato Tyler, sarà qui presto e tu, io e lui dobbiamo essere le uniche persone a sapere che sei tornato. Non pensare nemmeno di avvicinarti a Damon per vendicarti. Neanche per sogno, hai capito?"

"Sì, ho capito. Suppongo che non potrò neppure telefonare a Katherine per dirle quanto è stata stronza vero?"

"Katherine è morta, Mason."

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