11.
"Tu che cosa?"
La voce potente di Victor vibrò per tutta la casa riecheggiando forte nelle orecchie di Allison. Quando era entrata, pronta a raccontargli la triste e terribile possibilità, sapeva che un rimprovero era quello che la aspettava. Quello che non sapeva era che la voce di Victor sarebbe stata così alta e i suoi occhi così furiosi.
"Victor, lasciami spiegare" gli disse cercando di non perdere la calma.
"Spiegare cosa?" la interruppe lui. "Perché non hai bruciato il corpo di tuo fratello quando avresti dovuto farlo? Che diavolo ti è passato per la testa? Hai lottato anni contro quel mostro e quando finalmente sei riuscita ad averla vinta non sei riuscita ad andare fino in fondo?"
"Esatto!" Allison si mise in piedi guardandolo dritto negli occhi. "Era un mostro, l'ho ucciso e sono quasi morta facendolo. E so che non avrei dovuto esitare, so che bruciare il corpo è la regola numero due della nostra schifosissima lista di regole da cacciatori, lo so. Ma quando mi sono ritrovata lì di fronte al suo corpo, di fronte a quel viso... non ce l'ho fatta."
"Avresti dovuto prevedere che una cosa del genere sarebbe potuta accadere. Avresti dovuto saperlo, Allison. Sei più sveglia di così."
"Perdonami," gli disse lei allargando le braccia "se quando non sono riuscita a ridurre in cenere il corpo di mio fratello non ho contemplato l'eventualità che un giorno il fratello pazzo e stregone di alcuni amici che sto aiutando si sarebbe incazzato con me decidendo di riportarlo indietro. La prossima volta compilerò la lista dei pro e dei contro in modo più dettagliato, così da essere sicura di fare la scelta giusta."
Victor abbozzò un sorriso nervoso scuotendo il capo. Quanto odiava quando gli rispondeva con quel dannato sarcasmo. "Piantala di fare del sarcasmo. Non è davvero il caso."
Allison fece un grosso respiro, poi si passò la mano sul viso e fece vagare lo sguardo per un attimo.
"Victor, ho fatto un errore e mi dispiace. Ma questo non cambia le cose; tu e Lily dovete lasciare la città, almeno per un po'. Troverò Matt e mi libererò di lui, ma nel frattempo dovete andare, per la vostra sicurezza."
"Ti libererai di lui?" fece eco l'uomo. "Come hai fatto in passato? Così fra qualche anno, un altro folle stregone che ti odia deciderà che è il caso di riportare il figliol prodigo in vita ed io e la mia famiglia saremo costretti a scappare di nuovo. Tra poco avrò una figlia, Allison, non è questa la vita che voglio per lei. Non voglio che diventi un'altra te."
L'uomo si rese immediatamente conto che, quando aveva parlato, bocca e cervello non erano momentaneamente collegati. Sapeva esattamente cosa voleva dire pronunciando quelle parole e sapeva esattamente che erano venute fuori nel modo più sbagliato possibile. Gli occhi lucidi della giovane donna di fronte a lui glielo confermavano più di ogni altra cosa.
"Non era quello che intendevo, Allison," mormorò facendo qualche passo verso di lei. "Sono solo spaventato."
Lei deglutì a vuoto indietreggiando di qualche centimetro. Gli occhi fissi sul pavimento, in testa un unico pensiero: non doveva piangere.
"Cerco solo di proteggervi. Parla con Lily, tornerò tra qualche giorno e mi direte cosa avete deciso. Ricorda che i soldi non sono un problema, potrete andare ovunque vogliate, se deciderete di partire."
Victor sospirò. "E se decidiamo di restare?"
"In quel caso farò di tutto per evitare a tua figlia di diventare un'altra me." Allison uscì di casa sbattendosi la porta alle spalle e maledisse il suo cellulare che continuava a vibrare insistentemente.
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The Family Business
FanfictionMEGA CROSSOVER TRA Supernatural/The Originals/The Vampire Diaries/Constantine Quando Elijah viene rapito da sua madre, Esther, e Mikael torna di nuovo dal regno dei morti intenzionato ad eliminarlo, Niklaus sa che non gli resta altro da fare che chi...