Gettai le braccia al collo di Michael ed Ashton, per poi abbracciare anche Cal che si trovava dietro di loro. Luke era rimasto in disparte osservando attentamente la scena. Non si riusciva a leggere la sua espressione, ma non sembrava arrabbiato.
- Quanto affetto! - scherzò Michael stringendomi ancora un po' a sé. Mi allontanai di qualche passo da lui, ma Mike mi tenne la mano senza lasciarmi scostare da lui ed avvicinarmi a Luke. Decisi di non indagare di più a quel gesto, così mi guardai attorno studiando attentamente il posto in cui si sarebbero esibiti. Mentre Luke dava da mangiare la pappa a Zoe mi aveva confessato che lui ed i ragazzi avevano arrangiato meglio le canzoni che aveva scritto Michael quando era con me. Sinceramente non vedevo l'ora di sentire come le avevano modificate. Adocchiai i loro strumenti a qualche metro da noi, appoggiati accanto ad una panchina.
"Quando si inizia?" chiesi senza mezzi termini. Ashton scoppiò a ridere divertito dalla mia esaltazione.
- Aspettavamo solo te, veramente. - replicò Calum mostrandomi un sorriso a trentadue denti che risaltava sulla sua pelle olivastra. Non risposi nemmeno con un messaggio. Tirai scherzosamente il ragazzo che mi stringeva la mano verso gli strumenti. Qualcuno si era fermato a qualche metro di distanza incuriosito, ma nessuno aveva osato avvicinarsi più di tanto. I ragazzi si misero a posto, mentre io mi sedetti davanti a loro a gambe incrociate.
Non si presentarono alla esigua folla e non si misero a confabulare per decidere quale canzone fare. Si limitarono a darsi un'occhiata veloce a vicenda ed ad annuire sicuri di sé. Ashton prese a battere ad un ritmo che avevo già sentito da Michael e iniziò l'esibizione.
Era difficile riuscire a staccare gli occhi dai ragazzi e senza accorgercene una folla abbastanza numerosa cominciò ad ammassarsi attorno a noi. Le canzoni erano a dir poco stupende e si susseguivano quasi senza sosta fino al momento in cui qualcuno lasciò cadere dalle banconote sulla cassa chiusa della chitarra acustica di Luke.
- Che succede qui? - fece una voce interrompendo lo spettacolo tutto d'un colpo. Fissai le banconote sconcertata. Un paio di poliziotti si fecero largo tra la folla e si piantarono davanti noi. Mi alzai di scatto in piedi in preda al panico. - Vi stavo tenendo d'occhio da un po'. Cosa significa tutta questa messinscena? Avete un permesso per racimolare soldi? - continuò imperterrito l'agente.
Michael fece un passo avanti per spiegare la situazione, ma Calum lo precedette.
- Non volevamo guadagnare nessun soldo, signore. Volevamo solo esibirci per piacere. - affermò il moro con tono fermo a dispetto del piede che si muoveva ad un ritmo incalzante per l'ansia.
- Sicuri? E quelli cosa sono? - volle sapere ironicamente l'altro poliziotto indicando i pochi spiccioli che qualcuno di molto stupido aveva gettato sulla custodia.
- Soldi, ma... - provò a dire Luke intromettendosi nella conversazione. Peccato che la situazione peggiorò. E di molto.
- Soldi. - sillabò lentamente il primo agente che aveva parlato. - Mi sembra abbastanza per una denuncia, giusto? -
Mi gettai quasi addosso ai due. La folla si era già dispersa non volendo nessun tipo di guai. Afferrai i soldi e me li cacciai in tasca.
- Hey ma che fa?! -
Fissai i due agenti cercando di mostrarmi il più pentita possibile.
"Scusate, non volevo mettere nei guai questi ragazzi. Non sapevo che non potevo dare loro dei soldi, sono stati così bravi." scrissi velocemente sul mio cellulare. I due mi guardarono confusi.
- Non parla. - mi corse in aiuto Lucas.
- Voi vi conoscete? - fece sospettoso un dei poliziotti. Scossi vigorosamente la testa lanciando uno sguardo ammonitorio a Luke. Se mi avevano chiesto una cosa del genere, probabilmente non avevano notato che ero arrivata con loro.
"Stavo passeggiando qua vicino e mi sono incuriosita." cercai di spiegare.
I due mi fissarono seriamente indecisi sul da farsi. Forse il mio "handicap" aveva aiutato in qualche modo a tirarci fuori dai guai.
- Ok, ma sia ben chiaro. Ancora una volta che vi sorprendiamo a raccogliere soldi e vi portiamo subito in centrale. Capito? - I quattro annuirono vigorosamente e finalmente i poliziotti se ne andarono per la loro strada.
- Meglio che raccattiamo la nostra roba e ce ne andiamo. - borbottò Ashton. Caricammo tutti gli strumenti nell'auto di Luke che era più spaziosa e ci dividemmo. Michael ed io andammo con Luke, mentre Ashton salì sull'auto sgangherata di Calum.
Nessuno osò parlare per molto tempo durante il tragitto verso il locale dove si sarebbero esibiti i ragazzi. Per la prima volta da quando avevo smesso di aprire bocca, odiavo il silenzio. Era così innaturale che rendeva l'atmosfera nell'auto di Luke surreale. Lucas non aveva nemmeno acceso la radio per smorzare la tensione, era totalmente immerso nei suoi pensieri.
Alla fine parcheggiò la jeap davanti ad un edificio con una facciata lurida. Rimanemmo immobili per qualche minuto. Dei colpi sordi ci fecero sobbalzare.
- Entriamo? - chiese Calum.
STAI LEGGENDO
Words. || Luke Hemmings
FanfictionSydney poteva essere definita come una ragazza strana a prima vista. Capelli lilla, vestiti consunti, il rossetto nero... la lista poteva essere infinita. Ma quello che l'aveva marchiata era il suo silenzio innaturale. Aveva smesso di parlare da tre...