«Nel cosa?»
«Aspetta! Gosh!», bisbiglia prendendosi il viso tra le mani, «Vuoi dirmi per caso che sei arrivata qui attraverso una porta?»
«Sì», dico anch'io sottovoce, incassando la testa nelle spalle.
Dalila sgrana gli occhi portandosi la mano alla bocca spalancata. Quelle unghie rosa sono esageratamente lunghe.
«Devi venire con me! Subito!», dice poi, sistemandosi nervosamente i capelli e iniziando a borbottare eccitata qualcosa tra sé. Mi sembra allarmata, come se avesse scoperto qualcosa di pericoloso o sbagliato.
Abbandoniamo la platea da un'uscita d'emergenza e mi ritrovo a seguire gli strascichi rosa del suo vestito, che ci accompagnano in un intrico di corridoi di legno intarsiato.
«Presto! Fai presto! Seguimi!», grida, mentre le piccole lanterne appese alle pareti si accendono una a una man mano che passiamo.
Dietro le quinte del teatro non c'è nessuno. È come se tutti se ne fossero andati già da ore, abbandonando d'improvviso cavi, macchinari e tutto il resto.
Ci fermiamo solo quando incontriamo una porta con questo cartello: Didì e Isabel, di Miss Web.
Nel camerino in cui entriamo ci sono due grandi specchi, illuminati da lampadine nude; alcune sono rotte, altre sono sparse sul tavolo insieme a un'infinità di trucchi, lacche, parrucche, ciglia, unghie, colle, smalti, rossetti e ciprie.
Una piccola radio trasmette a volume basso una musica degli anni '20.
All'interno della stanza ci sono due ragazze. Una la riconosco subito perché inizio a starnutire: è la ragazza lupo sempre arrabbiata con i capelli rossi. L'altra, è una ragazza minuta con un volto ovale incipriato e i capelli corvini raccolti in uno chignon ordinato. Indossa un ampio vestito blu con un corsetto rifinito da ricami dorati, e porta un grande cameo sul petto, legato al collo con un pizzo nero molto elaborato.
Quello che però mi lascia meravigliata è il piccolo gufo bianco appollaiato sulla sua spalla, che sonnecchia tra le sue piume candide e arruffate.
«Isabel! Oh, Isabel! È successa una cosa così assurda e curiosa!», dice Didì fremente.
Isabel sta dritta, con le mani sullo stomaco, mentre il gufo apre solo uno dei suoi occhi gialli. «Che succede Dalila?», la sua voce è molto profonda e calda, decisamente in contrasto con il suo aspetto e le movenze aggraziate.
«Questa è Ciscandra, ed è nuova!», esclama la drag queen, «Ma non una nuova recluta per gli spettacoli di Miss Web! È proprio nuovissima!»
La reazione di Isabel mi è oscurata dalla ragazza lupo che le passa davanti e cerca di raggiungere l'uscita occupata da Dalila ancora ferma sulla soglia.
«Togliti, travestito del cazzo», dice la ragazza tempesta e credo di sentire anche un leggero grugnito. O forse è un ringhio?
«Oh, sciacquati quella boccuccia, my love! Potresti anche imparare a chiedere», risponde Dalila, fissandola dal suo metro e ottanta abbondante, con i tacchi vertiginosi e tutto il resto.
«Il giorno che imparerò a chiedere a te cadrà il cazzo probabilmente», ringhia furente la ragazza.
C'è qualcosa in grado di intimidire questo lupo?
Con mia sorpresa Dalila le sorride affettuosamente e le fa un occhiolino, sciogliendo qualche nodo tra i capelli rosa con le dita. «Vai, piccolo sacco di pulci», dice infine spostandosi, per poi chiudere subito la porta alle sue spalle.
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Ciscandra - Il Mondo Bipolare || 1° Libro
FantasyImmagina un viaggio onirico in una dimensione parallela, ispirata alle malattie mentali. Questo è quello che dovrai affrontare insieme a Ciscandra. Solo così potrà svegliarsi dal coma che la imprigiona in un sogno senza fine. Esplora i paesaggi surr...