31 - Waiting for love

1K 100 70
                                    

Quella mattina il senso di vuoto non era scomparso. Si poteva quasi dire che la notte non aveva fatto altro che spalancare nel profondo del suo cuore il bisogno, la necessità della presenza di Andreas.
Si vestì distrattamente e quando scese nella sala comune per fare colazione, altro non riusciva a fare se non cercarlo con lo sguardo.
Poteva davvero essere arrabbiato con lui, poteva anche odiarlo, ma non poteva cancellare così in un attimo quel senso di protezione che aveva sviluppato nei suoi confronti.
Il suo amore per lui era cresciuto piano piano, ma a dismisura e la serenità del biondo occupava nella scala delle priorità un posto per così dire privilegiato.
Quando lo vide al tavolo con gli altri compagni intento a mangiare i suoi cereali al cioccolato, si sentì in qualche modo sollevato.
Raggiunse due sue compagne dopo aver preso dal buffet un toast con prosciutto e formaggio, ordinò un the e un bicchiere d'acqua per bere la sua pastiglia.
Non doveva nascondersi, tutti i suoi compagni sapevano della malattia ed erano stati istruiti sul da farsi in caso di una crisi, ma quella cura stava portando i suoi frutti e Mika era tornato a stare veramente bene.

La mattina trascorse silenziosa. Il riccio, Carl e un'altra compagna si erano seduti esausti su un divanetto in una sala del grandissimo British Museum.
Era tutto spettacolare, il solo rammarico era non poter condividere la visione di queste meraviglie con Andy.
Quest'ultimo era seriamente preoccupato. Aveva capito il motivo per cui Mika si fosse così tanto arrabbiato, ma il vero problema era che non sapeva come rimediare.

Quando il professore chiese di formare delle coppie per il laboratorio di pittura organizzato dal museo, Andy si avvicinò al riccio e cercò la sua mano. Fu un attimo e si ritrovò solo, sarebbe stata davvero più complicato questa volta.

Andreas però aveva così lottato per tenersi stretto quel ragazzo che gli aveva permesso di tornare a respirare dove tutti gli altri gli avevano tolto ossigeno che decise di superare la sua paura del vuoto.
Quella fobia poteva essere superata solo se in gioco c'era quel tutto capace di dare un senso alla sua esistenza.

Erano in fila per il London Eye, tanti avevano deciso di non salire, ma Andy si mise in coda e precisamente dietro Mika e Carl. Quando il prof fece passare i due, il biondo spintonò il povero compagno di troppo e prese il suo posto accanto al riccio.
In un attimo la giostra prese a girare.
M:"Che fai?"
A:"Voglio vedere Londra, non posso?"
M:"Tu soffri di vertigini..."
A:"Non..non è vero."
M:"Vedremo!"
A:"Perché mi ignori? Che cosa ci sta succedendo?"
M:"Dimmelo tu cosa ti succede!!"
A:"Sei arrabbiato perché ho trascorso il viaggio con Oliver?"
M:"Non nominarlo, per favore."
A:"Mik è solo un amico e gioca anche lui a tennis...tutto qui..."
M:"Tutto qui???"
A:"Sì, adesso dammi un bacio. Non me ne frega se ci vedono."
M:"Perché mai dovrei baciarti?"
A:Perché ti amo, ti amo come ho sempre fatto e perché...bè perché se tu me lo chiedessi io...io non parlerei mai più con lui..."
M:"Davvero lo faresti?"
A:"Farei di tutto per te, anche questo."
M:Non voglio che rinunci al tuo amico..."
A:Sei sicuro? Guarda che io dico sul serio"
M:"Anche io...mi basta quello che mi hai detto...mi fido di te"
A:"Adesso baciami però..."
M:"Andy riesci a portare pazienza ancora un po'? Non sono ancora pronto per questo."
A:"Oh si...già...non preoccuparti..solo dammi...dammi almeno la mano. Non credo di sentirmi molto bene..."
M:"Te lo avevo detto di non salire!!"
A:"Volevo dimostrarti che sei ancora tu il mio centro."

Durante il pomeriggio i due erano molto sereni e si godettero la visita alla Tate Modern. Corsero poi in albergo perché sorpresi da un'insistente pioggia.
I professori concessero ai ragazzi il tempo per fare una doccia calda e infine tutti quanti si riunirono per la cena.
A:"Finalmente vicini eh?!"
M:"Già"
Sotto il tavolo la mano del biondo cercò e trovò quella del riccio che arrossì subito a quel contatto e gli rivolse uno sguardo felice.
M:"Mi sei mancato."
A:"Anche tu..."

Dopo la cena i ragazzi giocarono nella sala giochi dell'albergo fino a quando gli fu concesso, poi a malincuore salirono ai piani superiori per andare a dormire.
Fu proprio tra quei corridoi che Andy riuscì a rubare dei baci segreti al suo amato. Si sentiva terribilmente eccitato e non riusciva a capire se la causa fosse la sua passione per il riccio, l'adrenalina del doversi nascondere o il semplice fatto che la sola presenza del riccio fosse in grado di scombussolarlo.
Non riuscivano a staccarsi, ad ogni ultimo bacio se ne aggiungeva un altro e poi un altro, poi una carezza e subito un'altra. Erano nella loro bolla e si staccarono giusto un secondo prima che Oliver e Carl li raggiunsero.
A:"Buona notte Mik, a domani!"
M:"Dormi bene!"

Quella sera il cuore del riccio era leggero, non era tormentato come il giorno precedente e subito prese sonno. Spesso accade che durante i sogni più belli si viene interrotti. Riaddormentandosi poi capita di farne di migliori o a volte di peggiori. Quando si presenta la seconda ipotesi ciò che rimane è il rammarico di non aver potuto dormire un attimo di più.
Quella notte i sogni di Mika furono interroti da un bussare insistente.
Quando andò ad aprire ancora mezzo addormentato non poteva sapere cosa avrebbe sognato quanto si fosse riaddormentato, ma il vero problema fu che quella notte fu costretto a non richiudere mai i suoi occhi stanchi.

Everybody's Talking #MikandyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora