37 - Per ricordarti che il mio amore è importante

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D:"Pronto"
X:"Dottor Dermanis?"
D:"Sì sono io, mi dica"
X:"C'è stato un incidente sulla 21° traversa, stiamo aspettando l'elisoccorso per il trasporto in ospedale, ma abbiamo bisogno di lei."
D:"Arrivo immediatamente, il tempo di prendere la macchina, proceda..."
X:"Allora abbiamo maschio, giovane, direi sui 22 anni, è incosciente, nessuna escoriazione nè trauma visibile, la macchina non sembra aver avuto un impatto violento, anzi..."

Quando Filippe arrivò gli fu sufficiente uno sguardo distratto per riconoscere quella macchina a lui così famigliare. Si precipitò lì e ancora una volta si trovò ad aiutare quel ragazzo a cui voleva un bene indescrivibile.
Con l'aiuto dei passanti lo stese sull'asfalto, gli effetti della crisi erano esauriti, ma Mika non aveva ancora ripreso conoscenza, pur avendo il battito cardiaco piuttosto regolare.

Filippe dovette trattenere le lacrime quando si fece da parte per lasciare lo spazio necessario ai soccorritori che con cura lo alzarono da terra e lo misero su una barella spinale, legandolo adeguatamente dopo averlo avvolto in una coperta termica. Decisero di ventilarlo attraverso una mascherina per essere sicuri che durante il volo non gli mancasse l'ossigeno e infine lo portarono via. Quella sera Filippe non lasciò mai la mano di Mika che incosciente non avrebbe percepito la differenza, ma lui sapeva bene quanta paura dei medici avesse il riccio e pensò che quel contatto potesse in qualche modo farlo sentire protetto.

{Giorno dopo l'incidente h:06.05}

D:"Andy tesoro, sveglia..."
A:"Mmm, lasciami dormire sono le sei di mattina"
D:"Si tratta di Mika"
Il biondo si tirò su appoggiando la schiena alla testata del letto e stropicciandosi gli occhi.
A:"Che vuole ancora?"
D:"Ha avuto una delle sue crisi, ma questa volta è stata molto più violenta delle altre..."
A:"Cosa è successo?"
D:"Ha avuto un incidente, sono stato con lui tutta la notte fino all'arrivo di suo padre. Non ha ancora ripreso conoscenza. Mi dispiace."
A:"Portami da lui, immediatamente!"

{h:16.34}

P:"Mi dispiace Andy, so che hai aspettato qui tante ore, ma mio figlio non vuole vederti, ha ripreso conoscenza solo da poco e non me la sento di insistere nelle sue condizioni."
A:"Lo capisco"
P:"Posso riprovare domani, se vuoi."
A:"No, lasci perdere. La verità è che nemmeno io vorrei vedere uno come me."

{h:22.57}

P:"Andy ragazzo mio! Sei ancora qui? È tardi ormai!"
A:"Come sta?"
P:"È ancora molto stanco e il mal di testa non sembra voler diminuire, vuoi un passaggio a casa?"
A:"No, grazie. Ho altri programmi."

{Tre giorni dopo l'incidente h:14.37}

D:"Andreas ora basta, andiamo!"
A:"Vai tu papà...io rimango qui."
D:"Sono tre giorni che non torni a casa! Cerca di ragionare!"
A:"Lo capisci o no che è colpa mia!? Io lo amo eppure sono capace solo di farlo soffrire."
D:"Cosa stai dicendo?"
A:"Mi ha chiamato quella sera, poteva chiamare chiunque e ha scelto me...stava male...era solo e io me ne sono fregato. Non sono stato in grado di intuire che aveva bisogno di aiuto...sono solo un coglione..."

{Quattro giorni dopo l'incidente h:07:24}

P:"Ehi Andy buongiorno! Sei già qui di prima mattina?"
A:"Veramente...sì"
P:"Non molli eh?! Che cosa hai in mente per convincerlo?"
A:"Io niente...Vorrei riconquistarlo, ma non lo farò. Lo amo più della mia stessa vita e non permetterò che stia male ancora a causa mia. Lui si merita molto di più di uno come me."
P:"Ma cosa dici? Mika con te è sempre stato felice. Non so bene cosa sia successo con lui negli ultimi mesi, ma credo nulla che non si possa riparare...l'amore vi farà superare gli ostacoli, qualche incomprensione è normale. Non lasciarti abbattere Andreas. Mio figlio ha bisogno di te!"

{Sei giorni dopo l'incidente h:07:30}

X:"Ehi Mika buondì! Come ti senti?"
M:"Stanco, ma bene."
X:"Tieni il termometro, aspetta che ti cambio la flebo. Hai dormito stanotte?"
M:"Più o meno, ho avuto dei giramenti di testa."
X:"Tra poco viene il primario a visitarti, poi devi fare un po' di accertamenti."
M:"TAC?"
X:"Esatto, coraggio."
M:"È già arrivato mio fratello? Oggi papà mi ha detto che lo avrebbe portato. Ho tanta voglia di vederlo!"
X:"Certo, è qui fuori! Te lo chiamo?"
M:"Fortunè è qui fuori e papà non me l'ha detto?"
X:"Tuo padre non è ancora arrivato. Scusa ma hai detto Fortunè?! Tuo fratello non si chiama Andreas?"
M:"Tu sai di Andreas?"
X:"Non è tuo fratello?"
M:"No..."
X:"Pensavo lo fosse, allora non so chi sia, ma non si muove da questo corridoio nemmeno la notte. Sembra quasi che voglia sorvegliarti."
M:"È sempre stato qui?"
X:"Sempre. Che cos'hai Mika? Per favore non ti agitare. Non puoi toglierti la flebo! Cosa fai?"
M:"Devo uscire, voglio vederlo. Ho bisogno di parlargli, per favore!"
X:"Ok ho capito però resta sdraiato. Non devi agitarti, te lo vado a chiamare io. Stai tranquillo per piacere..."
M:"Fai in fretta per favore...è importante!"
X:"Vado subito caro!"

Passarono pochi istanti e ci fu leggero bussare.
A:"Mika, sono io. Posso entrare?"

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