Cameron
Presentarmi per me non era mai stato un problema. Forse perché non c'era molto da dire o forse perché potevi inventarti una vita perfetta e le persone ci credevano. La mia vita era però lontana dalla perfezione che tutti si immaginavano. Certo potevo avere ciò che volevo. I soldi non erano un problema. Frequentavo la Juilliard inseguendo il mio sogno. Ma mi sentivo continuamente sotto pressione. Dovevo fingere di essere la persona che non ero.
In questo ultimo periodo ero particolarmente nervoso. A meno di tre mesi di distanza ci sarebbe stata la gara di ballo. Era il terzo anno che ci provavo, e se questa volta non l'avessi vinta, mio padre aveva deciso di mandarmi a studiare medicina. Ha sempre creduto che la danza fosse una perdita di tempo. Anche se poi come nuova compagna ha un'insegnante di danza. Non una qualunque. Si è fidanzato con la mia insegnante di danza: la professoressa Harris.
Credo di aver preso la passione per la danza da mia madre. Un altro motivo per il quale non piace a mio padre. Ho sempre pensato che avere questa passione comune mi avrebbe legato di più alla mamma. Ma non è stato così. Almeno da parte sua no.
Da otto anni che ballo non è MAI venuta a vedermi. Diceva sempre che era impegnata. Certo io venivo sempre in secondo piano. Infatti quando i miei divorziarono la mamma non si mise problemi ad andarsene ed a farsi una nuova famiglia.
Io e lei non andiamo d'accordo. Non le ho mai detto ciò che ho provato quando se ne andata. Perché so che se l'avessi fatto sarei diventato ancora più debole ai suoi occhi, e non volevo. Cercavo in ogni modo di attirare la sua attenzione. Volevo sentirle dire che era fiera di me. Ma questo non era ancora accaduto. Si vergognava del suo primo genito. Era per questo che si era fatta una nuova famiglia. Mi faceva male ammetterlo ma era la verità.
Ogni estate passavo un mese da lei a Miami. Insieme al suo nuovo compagno e ai suoi due figli, di cui non ricordavo il nome. Ma tanto che importanza aveva? Non li avrei mai considerati come fratelli. Per il resto dell'anno la mamma si dimenticava della mia esistenza. Tanto in quel caso ero un problema di papà, e devo ammetterlo per quanto a volte non mi capisse, è sempre stato un padre meraviglioso e lo è tutt'ora. Mi portava alle partite, mi ha insegnato a difendermi, mi ha pagato la Juilliard per quanto non approvasse il mio desiderio di studiare musica e ballo. Non mi ha mai fatto mancare niente ed io non l'ho mai ringraziato per tutto questo.
E poi c'era Maya. Adoravo i suoi occhi chiari e i suoi lunghi capelli biondi. Mi affascinava la sua strafottenza, il fatto che sapesse tenermi testa e come mi guardava. Sapevo anche però che non era ciò che in quel momento mi serviva.
In più Maia era una ragazza complicata in tutti i sensi. Non era il mio tipo. Corteggiare le ragazze non era da me e non lo sarebbe diventato adesso solo per una ragazzina di strada. Anche se non mi sarei negato il piacere di passare un po' di tempo con lei. Mi piaceva la sua compagnia. Era da tanti anni che non parlavo con una persona della mia vera vita. Questo è un mondo di persone che fingono di essere chi non sono. Ma parlando con lei ero semplicemente me stesso.
Le nostre prove di danza procedevano abbastanza bene. Non riuscivamo a metterci d'accordo su alcuni passi. Ma feci meno il testardo con lei dopo la nostra "uscita" in spiaggia. Era veramente brava. Sapeva come muoversi. Ma soprattutto sapeva come attirare l'attenzione... La mia di sicuro.
In questo momento mi trovavo alla Juilliard. So che quello che stavo per fare era folle. Ma avevo capito quanto Maua fosse speciale e volevo attirare anch'io la sua attenzione. Mi diressi verso la classe di danza, con la chitarra in mano, sicuro di trovarla lì pronta per le nostre prove. La vidi china a sistemarsi le scarpe. Aveva una maglietta rosa corta, che le lasciava la pancia fuori, i capelli erano raccolti in una coda. Non mi aveva sentito arrivare e si accorse di me solo quando iniziai a cantare "Take Your Time" di Sam Hunt. I suoi occhi azzurri si posarono su di me e la vidi sorridere. So di aver detto che non mi andava una relazione seria o che non mi piaceva corteggiare le ragazze. Ma lei è una di quelle persone che ti scombussolano la vita e ti ritrovi a fare cose che credevi non avresti mai fatto.
Quando smisi di cantare Maya rimase a guardarmi per un attimo e poi fece una cosa che non mi sarei mai aspettato. Mi corse incontro e mi abbracciò.
-Certe cose non puoi prolungarle all'infinito. Viene un momento in cui devi strappar via il cerotto. Fa male, ma poi passa e ti senti meglio.- Cercando Alaska
-Niente va come immagini che andrà- Città di Carta
"Mi hai lasciato a bocca aperta. Sul serio. Non me lo aspettavo, non ora, non qui, non da te. È stato veramente stupendo. Grazie ... " mi disse stretta ancora tra le mie braccia.
"Sono felice che ti sia piaciuta, Hart"
Non volevo lasciarla. Perché stare abbracciato a lei era bellissimo. Ma avevamo una gara da vincere e così ci mettemmo a lavorare alla coreografia e ci divertimmo tantissimo. Adesso ero certo di una cosa: mi stavo innamorando di quella ragazzina dagli occhi blu e non volevo perderla. Non adesso che l'avevo trovata.
Traduzione Take Your Time:
"Non so se stessi guardando me o no Tu probabilmente sorridi così tutto il tempo E non voglio disturbarti ma Non potevo semplicemente passare qui davanti E non salutare E non stai cercando nulla in questo momento Quindi non voglio sembrare aggressivo Ma non fraintendermi I tuoi occhi fanno davvero paura Il mio cuore batte forte ma È solo una conversazione Non ho perso alcuna ragazza Tu non mi conosci Io non ti conosco, ma vorrei Non voglio rubare la tua libertà Non voglio farti cambiare idea Non ho bisogno di farmi amare da te Vorrei solo prendere il tuo tempo Non voglio distruggere il tuo Venerdì Non ho intenzione di sprecare le mie battute Non devo conquistare il tuo cuore Voglio solo prendere il tuo tempo E so che si inizia con ciao E la prossima cosa che devi sapere è cercare di essere gentile E alcuni ragazzi si stanno avvicinando troppo Cercando di rimorchiarti Cercando di farti ubriacare E sono sicuro che uno dei tuoi amici sta per venire qui Per salvarti da ragazzi che non conosci Che chiacchierano troppo e vogliono restare troppo a lungo È la solita vecchia canzone e ballo, ma penso che tu la conosca bene Avresti potuto alzare i tuoi occhi Dirmi di andarmene al diavolo Saresti potuta andare via Ma tu sei ancora qui Ed io sono ancora qui Dai vediamo come va a finire Non voglio rubare la tua libertà Non voglio farti cambiare idea Non ho bisogno di farmi amare da te Vorrei solo prendere il tuo tempo Non devo conoscere tua madre Non dobbiamo oltrepassare il confine Non voglio rubare le tue coperte Voglio solo prendere il tuo tempo Non voglio andare a casa con te Voglio solo stare solo con te Non voglio rubare la tua libertà Non voglio farti cambiare idea Non ho bisogno di farmi amare da te Vorrei solo prendere il tuo tempo Non voglio buttare all'aria il tuo telefono Voglio solo lasciarti a bocca aperta No, io non devo chiamarti tesoro E io non devo dirti che sei mia Non devo conquistare il tuo cuore Voglio solo prendere il tuo tempo"
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Sedicenne Ribelle _ Sabrina Carpenter/Cameron Dallas
FanfictionMaya (Sabrina Carpenter) è una ragazza che vive per strada. Non crede nell'amore e che deve accettare di convivere con i pregiudizi degli altri. L'unica persona che le è sempre stata accanto è Andrew (Douglas Booth). Maya non ha mai avuto altri amic...