Era passate ormai tre settimane dal giorno della gara. Io e Cameron aspettavamo con ansia i risultati contenuti dentro una semplice busta, che avevamo deciso di aprire quel giorno insieme.
Il mio turno al Bar era appena terminato, e stavo tornando a casa per farmi una bella doccia e prepararmi, cercando di nascondere le mie occhiaie ormai troppo evidenti per non essere notate. Aprì la porta, la casa era silenziosa, e si sentiva odore di muffa, l'umidità iniziava a diventare un problema. Andai verso la stanza di mia madre, feci un respiro profondo prima di entrare.
Mia madre aveva gli occhi chiusi, il petto era fermo, il cuore aveva smesso di battere. Mi avvicinai e le presi le mani, erano fredde come il ghiaccio che ricopriva il mio cuore in quel momento. Una lacrima bagnò la mia guancia destra, mi passai il braccio per asciugarla. Continuavo a guardare il corpo di mia madre ormai senza vita. Aveva uno sguardo così sereno, sembrava felice, e forse era così. Io di sicuro non lo ero, mia madre era l'unica persona della mia infanzia che non mi aveva ancora lasciata. Ed invece anche lei non c'era più. Mi avvicinai alla sua fronte e la baciai. "Mi mancherai Mamma" le dissi tra i singhiozzi.
Guardai il comodino, dove si trovava un rosario, un bicchiere con dell'acqua e una lettera, era per me, la presi e la misi in tasca.
Uscì dalla casa, ma prima di andare nel posto migliore per dare l'ultimo saluto a mia madre, feci ciò che mi aveva chiesto prima di morire. Presi un fiammifero dal cassetto della cucina. Lo accesi.
Uscì prima che l'incendio si espandesse. Molte persone non avrebbero capito il mio gesto, di solito quando una persona muore le si prepara un funerale, ma noi non avevamo i soldi e così mia madre mi aveva detto di bruciare tutto, solo così, secondo lei, sarei riuscita ad andare avanti e a dimenticare.
Rimasi per un po' a osservare le fiamme che cancellavano il mio passato, anno dopo anno, la casa dove ero nata, sarebbe diventata cenere e basta. Nessuno si sarebbe chiesto il perché di quel gesto, nessuno si sarebbe accorto della morte di mia madre, eravamo fantasmi, vivevamo nell'ombra, ero stanca di questa situazione, volevo il mio nome nel mondo.
Mi incamminai verso l'unico luogo dove sarei potuta stare sola, dove finalmente avrei trovato la pace.
Scrissi una messaggio a Sky, perché non volevo parlare con Cameron, soprattutto perché lui non sapeva niente di questa storia e preferivo così.
MIA MADRE ADESSO È UN ANGELO.
MI DISPIACE TANTO... Mi rispose dopo qualche minuto
PUOI AVVERTIRE CAMERON CHE L'APPUNTAMENTO DI OGGI È CANCELLATO?
SI, CERTO
Ero finalmente arrivata. Non importava quanto avessi camminato. Quel posto era l'unico che mi ricordava mia madre e i suoi occhi azzurri. Era il nostro rifugio. Le onde mi rilassavano, avrei potuto passare la mia intera vita in spiaggia, mi sedetti sopra alcune rocce e rimasi ad osservare lo spettacolo di fronte a me. Poi presi la lettera dalla tasca dei jeans e iniziai a leggere.
"Ciao Maya, sono la mamma. Quando tu leggerai questa lettera, io purtroppo non ci sarò più e so che questo sarà molto penoso, penoso per entrambe. Non sono mai stata brava come madre e di questo me ne rammarico. Non sono mai riuscita a darti ciò che avrei voluto per te. Mi dispiace bambina mia, ma perché a causa mia hai avuto una vita terribile. Dato che non ti sono mai stata accanto come avrei dovuto, ho pensato di scriverti una piccola lista, delle cose che vorrei per te. Spero non sia troppo tardi.
La prima è abbastanza ovvia, una famiglia, non prendere esempio da me. Degli amici e una vita piena di sorprese, che siano belle però.
Fai molti errori, perché non c'è modo migliore per imparare a crescere. Passa molto tempo davanti al mare, perché il mare ti da la spinta per sognare, e io desidero che tu, bambina mia.
Mi auguro ancora che tu sarai capace di credere in qualunque cosa, perché la cosa più importante è credere sempre in qualcosa, perché ti prometto che credere in qualcosa ti farà sentire protetta, e io voglio che tu ti senta sempre a sicuro.
E in ultimo l'amore: voglio che tu ami, senza paure ne rimpianti, e quando troverai quell'amore, dovunque lui sia, chiunque tu scelga, non scappare, non scappare via. Non avere paura, ricorda sempre che amare, significa vivere."
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Sedicenne Ribelle _ Sabrina Carpenter/Cameron Dallas
FanfictionMaya (Sabrina Carpenter) è una ragazza che vive per strada. Non crede nell'amore e che deve accettare di convivere con i pregiudizi degli altri. L'unica persona che le è sempre stata accanto è Andrew (Douglas Booth). Maya non ha mai avuto altri amic...