Che la Gara abbia Inizio

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Il giorno della gara era arrivato. Le mani iniziavano già a sudare, l'ansia era ormai incontrollabile. Cameron non stava però meglio di me. Aveva i nervi tesi ed era più irritabile del solito, la fronte imperlata da goccioline di sudore, continuava a camminare avanti e indietro per il camerino che ci avevano assegnato.

Da quando eravamo arrivati a teatro, dove la competizione si sarebbe eseguita, avevamo provato almeno venti volte, ma secondo Cameron non bastava.

"Se continuiamo a provare non avremo più le forze per salire sul palco" gli disse sedendomi su una sedia. La gara sarebbe iniziata tra qualche minuto e noi eravamo i sesti.

"Non riesco a stare calmo, ho le mani sudate e un formicolio in tutto il corpo" mi alzai dalla sedia ed andai vicino a lui. Gli presi le mani per tranquillizzarlo e alzandomi sulle punte dei piedi lo baciai, lui mi strinse a sé prendendomi per i fianchi e io gli avvolsi il collo con le braccia.

"So che forse quello che ti voglio dire, non farà passare l'ansia. Anzi dirtelo me la fa aumentare, ma voglio che tu lo sappia. Hart, ti amo e non posso fare a meno di te" mi disse guardandomi negli occhi.

Continuammo a baciarci. Ero felice che Cameron mi avesse rivelato i suoi sentimenti ma io non riuscivo a fare lo stesso, avevo paura di soffrire, sapevo che dopo avergli confessato di amarlo non sarei più potuta tornare indietro e soprattutto se uno dei due se ne fosse andato, qualcuno si sarebbe ritrovato con il cuore spezzato.

"È meglio se iniziamo a cambiarci. La gara inizierà a minuti" gli dissi recuperando i vestiti che avrei dovuto indossare.

"Buona idea" mi diede ragione Cameron.

Presi lo zaino e andai bagno per prepararmi. Avevo deciso di indossare una salopette corta in jeans, con sotto una maglietta bianca semplice e poi le All Star bianche basse, tutti vestiti che Cameron aveva insistito per regalarmi. Mi sciolsi i capelli e mi misi il cappellino nero al contrario. Presi i trucchi che mi aveva prestato Sky e iniziai a mettermi l'eyeliner e il mascara. Ci misi quasi un'ora solo per fare due linee uguali con l'eyeliner, ma alla fine ci riuscì. Quando fui pronta, uscì dal bagno, anche Cameron era pronto, e come me indossava il cappellino nero rivolto al contrario. Quando mi vide rimase a bocca aperta, sapevo che quel completo gli piaceva, perché quando eravamo andati a comprarlo non mi aveva lasciato avere bocca in capitolo.

"Finalmente capisco la differenza tra bella e magnifica" mi disse sorridendo e anch'io non riuscì a trattenere un sorriso.

"D'accordo, questa frase da dove l'hai tirata fuori?" Gli chiesi ridendo.

"Mi hai scoperto, l'ho rubata. Ma penso davvero che tu sia magnifica!"

"Per quanto mi piaccia questo tuo lato dolce, adesso basta con i complimenti sdolcinati. Tira fuori il Cameron di sempre, stiamo per salire sul palco e dobbiamo distruggerli tutti. È la nostra occasione per dimostrare quanto valiamo". Cameron si mise a ridere, ma sapevo che la pensava come me. Mi prese la mano e la strinse.

"Andiamo a vedere come stanno andando le altre coppie" mi disse trascinandomi dietro le quinte.

Ci affacciammo da un angolo del palco. Si stava esibendo una coppia formata da un ragazzo alto con i capelli biondi e una ragazza molto più bassa di lui con i capelli neri a caschetto. Ballavano sulle note di "Cold Water" di Justin Bieber, e stavano andando benissimo, avevano una coordinazione perfetta, si vedeva che avevano lavorato per molto tempo a quella coreografia.

Voltai lo sguardo verso il pubblico, la sala era piena , iniziavo a sentire lo stomaco chiuso, non avevo mai ballato di fronte a tante persone. Continuavo a osservare tutti quei volti senza nome, poi una domanda si impossessò dei miei pensieri: lei c'era? Sarebbe venuta? Non l'avevo mai vista né in foto né di persona, quindi non potevo sapere se si trovasse tra il pubblico oppure no, però continuavo a sperare che avesse fatto la scelta giusta.

Sedicenne Ribelle _ Sabrina Carpenter/Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora