Hero

417 23 2
                                    

In un mese la mia vita aveva subito molti cambiamenti: il mio rapporto con Andrew era cambiato. Le nostre vite stavano prendendo strade diverse. Mi ero beccata una punizione che stavo ancora scontando, e grazie alla quale avevo conosciuto Cameron. Ma non sapevo dire se questo particolare della mia vita era una cosa positiva o negativa. Era come se ci odiassimo a vicenda. Ma le nostre strade si scontravano in continuazione e non riuscivo a fare a meno di cercare il suo sguardo ovunque andassi. Poi c'era Sky, il nostro bel rapporto si stava sgretolando. Era entrata nella mia vita come un uragano, un uragano di allegria,un'ancora di salvezza nella mia vita. Era riuscita a farmi sorridere nei momenti più difficili. Ma il nostro rapporto era cambiato e ci eravamo allontanate l'una dall'altra. Però non posso negarlo. La verità è che mi mancava ...

Era una calda domenica. Nel Covo si sentiva una leggera brezza e una voce. Doveva essere Andrew. Lo guardai. Aveva gli occhi chiusi. Era bellissimo anche quando dormiva. Ma se non era Andrew. Di chi era quella voce? Mi alzai e cercai di sentire meglio da dove arrivasse. Ascoltando bene mi accorsi che era qualcuno che cantava. Andai nel terrazzo ad affacciarmi e lì la vidi. Sky cantava: "Same Hearth di Bella e Zendaya". Mi venne da sorridere. Era la prima volta che qualcuno mi dedicava una canzone. Ne ricordo ancora un pezzo. "No metter what may happen in our lives, You are You and I am I, but we're here for each other, no metter what" (Non importa cosa potrebbe accadere nelle nostre vite, tu sei tu e io sono io, ma noi siamo qui una per l'altra,non importa cosa accada).

Sono corsa da lei e l'ho abbracciata. Lei ha ricambiato, e poi ha iniziato a parlare. Stava piangendo e se non avesse smesso subito avrebbe fatto piangere anche me. Il mio lato debole cercava disperatamente di uscire. Ma lo ricacciai dentro di nuovo. Non potevo lasciare che le miei emozione vincessero.

"Mi dispiace. Per tutto. Sono stata una stupida. Mi sono allontanata da te. Sono un'amica terribile. So che magari non vorrai perdonare, ma sappi che sono veramente dispiaciuta. Maya ... Non voglio perderti."

"Stai calma, d'accordo? Grazie ..."

"Di che?" Si stupì Sky.

"Per tutto. Perché anche se ti trattavo male sei sempre rimasta. Ti accorgi di tenere a una persona solo quando l'hai persa e non sai quanto mi sei mancata"

Rimanemmo abbracciate per non so quanto tempo. Fin quando Andrew non si affacciò e ci disse di fare meno rumore perché voleva dormire. Noi iniziammo a ridere e aumentammo la voce apposta. Ma non avevamo pensato che la persona che stavamo sfidando era Andrew. Infatti tornò nel terrazzo con un secchio di acqua fredda che ci rovesciò addosso. Eravamo bagnate fradice. Entrammo nel Covo per cambiarci con alcuni vestiti che mi ero portata di scorta. Andrew non la finiva di ridere e anche noi dopo tutto. Non potevo chiedere di più. Avevo con me le persone che erano tutta la mia vita. Dopo il pranzo Andrew accompagnò Sky a casa e io mi misi a leggere "Cime tempestose di Emily Bronte". La mia copia era vecchissima. Con le pagine ingiallite e consumate da tutte le volte che l'avevo letto e riletto. Mi chiedevo perché Andrew ci mettesse così tanto. Mi stavo annoiando e così provai a ballare. Sky mi aveva prestato il suo Ipod. Dove aveva scaricato molte canzoni che sapeva mi sarebbero piaciute. Ballai sulle note di "Can't Back Down". Ballare mi dava sempre una bellissima sensazione. Mi aiutava tantissimo ad allentare la tensione. Adoravo ballare.

"Che fai?" andai a bloccare la musica. Andrew si mise a ridere.

"Niente. Mi annoiavo."

"Menomale. Pensavo che improvvisamente volessi fare la ballerina. Che idea stupida".

Andrew non sapeva quanto mi sarebbe piaciuto che fosse così. Che la danza diventasse molto di più per me. Non sapeva quanto sognassi di entrare alla Juilliard o esibirmi in un grande palco. E non glielo avrei mai detto. Non volevo deluderlo.

"Si, infatti. Che idea stupida. Allora come mai ci hai messo così tanto?" Cercai di indagare. Sperando che si decidesse a dirmi la verità.

"Devo parlarti proprio di questo" mi guardò un attimo e poi continuò a parlare. "Sai a proposito di Sky. Io e lei"

"Parli del fatto che uscite insieme a mia insaputa?!" Andrew rimase sbalordito.

"E tu che ne sai? È stata lei a chiedermi di aspettare per dirtelo".

"Maya sa sempre tutto. Immaginavo che tra voi sarebbe successo qualcosa" gli puntai un dito contro. "Ti avverto. Non è come tutte le altre. È fragile e se le farai del male te la vedrai con me". Andrew scosse la testa  e si girò per andarsene. "Andrew" si girò. "La vita ti sta dando un'opportunità. Non lasciartela scappare". Andrew mi sorrise e poi continuò per la sua strada.

Credevo fermamente in quello che avevo detto ad Andrew. Sky  era un'opportunità. Era diventata una specie di salvezza nelle nostre vite. Tutto ciò che di brutto ci poteva essere nel mondo scompariva grazie alla sua gioia che portava nei cuori delle persone solo con un suo sorriso. Forse era magica. Era riuscita a cambiarmi. A farmi capire che le emozioni non erano un male. Ad ascoltare gli altri ed a perdonare. Era riuscita in poco tempo a diventare importante anche per Andrew. Le cose belle non bisogna lasciarsele scappare. Perché quel poco tempo in cui prendi una decisione condizionerà tutto il corso della tua vita.

-"Poi ci sei tu. Ho provato tante volte a cercare le parole giuste, volevo che fossero speciali, volevo che fossero solo tue, ma non c'è stato niente da fare, sarebbero state ridicole, sarebbero state sprecate. Sei più di una bussola, più di un pilastro, più di una migliore amica e molto, molto più di una sorella, sei una pezzo di me. Io a te devo tanto, forse, tutto.- Dedicato a Tutte le Vere Amiche

-Trova il tempo di essere di essere amico è la strada della felicità- Madre Teresa di Calcutta

Sedicenne Ribelle _ Sabrina Carpenter/Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora