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Alexis

Erano passati esattamente due giorni da capodanno e adesso mi ritrovo sul divano serie balena spiaggiata, con alcune tacche di febbre, mal di testa e mal di gola insopportabile e per non farci mancare niente ho anche l'umore nero a causa della nottata in bianco che ho passato.

Così visto che non ho niente da fare perchè alla tv trasmettono solo delle cavolate, mi metto a leggere una rivista di mia mamma e quando i miei occhi incontrano la parola sogni mi spunta un sorriso al ricordo di me e Clay sulla spiaggia la sera di Capodanno

-Flashback-

"Clay non correre così forte, non so se ti ricordi ma questa sera mi sono messa i tacchi"

dico ridendo per la situazione in cui ci troviamo, siamo scappati dalla festa per passare un po' di tempo solo noi due, lui ha avuto la geniale idea di andare in spiaggia ma per arrivarci dobbiamo correre mezzo isolato e l'unico modo è tagliare per il parco tutto infangato visto che proprio ieri è piovuto e con i tacchi a spillo non è una bellissima situazione.

"Ops, me l'ero dimenticato" e si tira una piccola pacca sulla fronte " non c'è alcun problema rimedio subito" si avvicina a me, si china un pochino, mette un braccio dietro le mie gambe e mi afferra a mo di sposina che varca l'entrata di casa.

"Clay ma sei sicuro di non morire?! " chiedo appoggiandomi al suo petto

"Sicurissimo, per te qualsiasi cosa" e mi da un bacio sui capelli

Così in braccio al mio bellissimo ragazzo arriviamo al mare e ci sediamo su un tronco di un'albero che penso l'abbiano abbattuto da poco e iniziamo ad ammirare il panorama in silenzio, solo noi due, due anime molto diverse che con il tempo si stanno unendo, sorpassando problema dopo problema mano nella mano e sostenendosi sempre, l'un l'altra.

Guardo il cielo stellato e senza accorgermene gli porgo una domanda:

"Ma qual'è il tuo più grande sogno?"

Lui si gira verso di me e mi guarda sorridendo poi ritorna ad osservare il mare fino a quando un certo punto si alza di scatto e va correndo verso una baracchina un po' distante da noi dove non c'è nessuno; quando ritorna ha in mano una bottiglia e ......un foglio con una penna?! Così lo guardo un po' dubbiosa e lui mi chiarisce subito le idee

"Su questi pezzetti di carta scriviamo il nostro più grande sogno e poi lanciamo la bottiglietta in mare, tranquilla mi accerterò che non rovini l'ambiente e vediamo se un giorno, forse quello che scriviamo si avvererà"

Così sorridendo scrivo su un pezzo di carta il mio sogno:

Essere felice per tutta la vita

Una cosa forse un po' banale ma per me tanto importante.

Clay fa lo stesso e dopo aver infilato i bigliettini nelle bottiglia la lanciamo in mare.

"Comunque ho voluto aggiungere il mio numero con la richiesta di chiamarci quando la ritroveranno" mi dice il mio ragazzo mentre siamo mano nella mano, con i piedi bagnati dal mare e stiamo guardano la nostra bottiglietta prendere il largo

"Quindi qual'è il tuo più grande sogno?! Il mio è essere felice tutta la vita" gli dico rivolgendogli un sorriso un po' timido

"Non è banale come stanno pensando le rotelle del tuo cervello in questo momento" sembra che abbia captato il codice d'accesso per i miei pensieri "comunque il mio sogno non te lo dico, lo verrai a sapere solo quando qualcuno ci chiamerà e se nessuno lo farà te lo dirò sul punto di morte"

"Oh uffa!" dico facendo il labbruccio

"Lo sai che sei ancora più tenera se fai così mi viene anche più voglia di baciarti" così gli cingo le braccia al collo

" Bhe.... allora che aspetti baciami"

-Fine flashback -

Vengo interrotta dai miei pensieri dal campanello di casa, così in stile bradipo assonato vado a rispondere al citofono dicendo: Se non è qualcosa di urgente tipo un'imminente caduta di asteroidi, oppure un seria killer che mi cerca per uccidermi o pubblicità la prego di girare il culetto e tornare sui suoi passi. Grazie mille.

Sto per mettere giù il citofono visto che non ho ricevuto alcuna risposta quando sento una voce di un uomo che mi dice di dover consegnare una pizza a domicilio a questo indirizzo così gli apro il cancello un po' meravigliata visto che io non avevo chiamato nessuna pizzeria, boh.. forse sarà stata mia mamma a farmi una sorpresa e quando si tratta di pizza tutto è bellissimo.

Così soprappensiero apro la porta di casa e mi spunta un sorriso da orecchio a orecchio quando vedo chi c'è sulla soglia di casa.


N/A

Scusate l'assenza ma sono piena d'impegni in questo periodo.

Spero il capitolo vi piaccia, vi voglio mandare un grazie e un bacio immenso per aver raggiunto i 13K lettori. SE VI VA PASSATE A LEGGERE IL MIO BLOG: alessiagalletti.blogspo.it 

Vi amo.

un bacione

Ale

L'amore in uno sguardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora