Capitolo 7

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Dopo essermi seduta sul divano, mi guardai in giro, sentendo lo sguardo di qualcuno su di me
Iniziai a stritolarmi le dita, innervosita
Non avrei mai pensato che lo avrei incontrato proprio qui, in casa del suo ex migliore amico
Non capivo perché Maxwell avesse voluto invitarlo dopo i problemi creatisi qualche mese fa, che ci condussero a lasciar stare la nostra relazione

Sfilai il telefono dalla tasca dei jeans e schiacciai il tasto che fece attivare il telefono
Lo schermo si illuminò e vidi un messaggio inviato i da mio fratello

"Da: panda<3
Ora: 2.45 a.m
Messaggio: Ciao!
Tutto bene?

Il tuo fratellinoxx"

Guardai lo schermo sorridendo, poi gli risposi

"Da: Io
Ora: 2.55 a.m
Messaggio: Ciao piccolino!
Sisi, qui tutto bene. Ora sono alla festa di un mio amico
Maxwell. Te lo ricordi?"

Rimisi il telefono nella tasca e mi misi comoda sul cuscinetto del divano, quando qualcuno mise le mani sulle mie spalle, facendomi sobbalzare dallo spavento

Mi voltai immediatamente, incontrando i suoi occhi verdi
I suoi capelli biondi erano stati portati in su con credo del gel e, notai un orecchino sull'orecchio sinistro

Mi sorrise, aveva il naso leggermente rosso

«Ciao!» allungò la parola, prolungando la lettera "o" «Frances! Da quanto tempo!» esclamò, scavalcando con difficoltà il divano

Con un tonfo si buttò accanto a me colpendomi quasi in piena faccia, e occupò tutto il divano

«Ciao Natalian» lo salutai, sentendomi terribilmente in imbarazzo. Mi guardò e lentamente mi sorrise. Lo guardai negli occhi e notai i suoi occhi lucidi «Hai bevuto?» gli domandai

«Si, cioè, un pochino» biascicò, toccandosi i capelli biondi «Appena ti ho visto ho bevuto qualche shot, niente di che» singhiozzò

«Niente di che?» esclamai «Se per te questo è niente di che»

«Anche quando stavamo insieme avevo il vizio di bere un po'» disse, avvicinandosi a me

«Lo so» risposi, appoggiando una mano sulla sua spalla

Lo allontanai facendo pressione sulla sua spalla e mi guardò dispiaciuto

«Non vuoi baciarmi?» mi domandò, cercando di tenere gli occhi aperti
Lo guardai, e iniziai a scuotere la testa, rispondendo di no alla sua domanda «E perché no? Sei qui con qualcuno?» si agitò «So' che è passato tanto tempo ma a me manchi, Frances» ammise

Mi mordicchiai le labbra, agitata quanto lui «Non provo più lo stesso per te» ammisi «Non più»

«Come fai ad ignorare qualcuno per per te, era tutto?» mi domandò ad un certo punto, lasciandomi completamente senza parole «Oppure, semplicemente fingere che questa persona non sia completamente più nessuno? Io non ci riesco.» mi guardò negli occhi

«Sei ubriaco» gli dissi, cercando di farlo smettere di dire quelle cose che mi stavano distruggendo

«No, cioè si, non mi confondere» borbottò «So cosa dire, so cosa voglio dire» mi disse cercando di zittirmi «Mi fa male pensare che tu non mi ami più. Ho fatto l'errore più grosso della mia vita, lasciandoti andare via da me. Non ho lottato per una cosa che volevo realmente. Perché si, ti volevo davvero.» borbottò cercando di formulare una frase di senso logico

«Nate..» sussurrai

Mi fece segno di zittire «Quindi, come fai ad ignorare qualcuno che per te, era tutto? Come fai a fingere di essere tua amica?» mi chiese, gli occhi lucidi «Perché tu vuoi chiedermi di essere tuo amico, non è così» Annuii «No, io e te non potremmo mai essere amici. Non dopo tutto quello che c'è stato, dopo le emozioni provate, le notti passate a sognarti. Non potrei mai guardarti negli occhi senza che il cuore mi inizi a battere all'impazzata, non potrei mai vederti sorridere e poi non baciarti, non potrei neanche starti accanto senza prenderti per mano.
No, non potrei mai, e neanche tu riusciresti. Ma non potremmo neanche tornare ció che eravamo prima, non ora che i tuoi sentimenti sono cambiati, non dopo quello che é successo durante il periodo in cui ci siamo persi, dopo le brutte frasi che ci siamo detti, non dopo che ti ho odiato forse piu di quanto ti abbia amato, eppure, continuiamo a cercarci, per poi allontanarci nuovamente. Non so cosa ci sia tra noi, non amicizia, non indifferenza e neanche piú amore.
Ma ogni volta che ci incontriamo, anche per puro caso, nella mia testa penso a quanto ti odio, mentre i nostri sguardi si incrociano in un istante, uno guarda fisso gli occhi dell'altra, per poi girare la testa dalla parte opposta, e quell'istante sembra non passare più, perchè io in quegli occhi riesco ancora a guardarci attraverso» disse tutto d'un fiato

Avevo la bocca spalancata e le lacrime agli occhi, e lui..lui era quasi sull'orlo di piangere

Lo guardai, ricordando tutti i momenti felici che passammo insieme
L'amore che gli avevo donato

Non potevo negare che a lui ancora tenevo, ma non lo amavo, non più

Ricordai la prima volta che ci abbracciamo
Ricordai la prima volta che ci baciammo
Ricordai le farfalle nello stomaco e i brividi perenni
Ricordai alla prima volta che facemmo l'amore, a quanto fummo imbranati perché fu la nostra prima volta, ma non l'ultima

Ma ora, ricordandole, non avevo nostalgia

«Frances?» qualcuno mi chiamò e io mi voltai, ancora scioccata dalle sue parole
Alex si stava avvicinando, non arrabbiato ma infastidito dalla presenza di Nate al mio fianco «Tu chi sei?» gli chiese, chinandosi su di me

«Natalian» rispose Nate, cercando di dissolvere ogni suo pensiero riguardante alle parole che pronunciò prima
Mi guardò ed annuì «È lui la causa del perché non mi ami più?»

«Il famoso Natalian?» chiese Alex e sorrise «Ti pensavo più brutto» borbottò, abbracciandomi «Comunque si, è probabile che sia io la "causa" di cui tanto parli»

Non riuscii a spiaccicare una parola, così mi alzai di scatto e a passo veloce uscii di casa, andando in giardino nel retro
Mi sedetti sull'altalena e mi dondolai per un po', finché qualcuno si sedette sull'altalena di fianco a me

«Ti ha detto che ti ama?» chiese, dondolandosi

Dopo quella domanda, riuscii a sentire anche il dondolio delle altalene, ma il rumore assordante che provocava la musica ad alto volume non scompariva e desideravo talmente tanto che scomparisse, lasciandomi sola per un po', tanto da mettere insieme le parole di Nate

«Si» risposi dopo qualche minuto e sentii il suo respiro pesante
Si fermò e si alzò

Si mise davanti a me «E tu?»

«Io non provo più lo stesso» dissi velocemente, senza smettere di dondolare

«Perché sei presa da un'altro?» chiese, fermandomi

Appoggiò la mano sulla mia gamba e mi guardò, in attesa di una mia risposta

«Non lo so, non vorrei affezionarmi a gente che poi mi farebbe soffrire» alzai lo sguardo fino ad incontrare il suo sguardo

«Che vuoi dire?- mi domandò, inarcando le sopracciglia -conosci Max e Meghan da tanto tempo, no?»

«Non intendevo loro»

Him. Un Meraviglioso Errore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora