Capitolo 36

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Ero a metà strada verso casa mia, quando mi arrivò una chiamata

«Pronto?» risposi trattenendo i singhiozzi

«Frances? Ehi, ciao sono Chris»

«Dimmi» dissi, mettendo una mano davanti alla mia bocca subito dopo, conn la speranza di rendere i singhiozzi meno rumorosi

«C'è qualcosa che non va?»

«Alex..» dissi, prima di scoppiare a piangere nuovamente

Mi disse qualcosa del tipo "Dammi quindici minuti e sono da te" oppure "Quindici minuti, il tempo della strada" ma non feci in tempo a chiedere che aveva già staccato la chiamata

***

Ero stesa sul divano, immersa nei miei mille e più pensieri, quando suonò il campanello

Mi girai lentamente alle mie spalle, guardando la porta

Controvoglia mi alzai e andai alla porta a passo di lumaca, poi la aprii

Chris si fiondò immediatamente su di me, avvolgendomi tra le sue braccia possenti
Quasi mi tolse il respiro da quanto la sua presa fosse forte e dopo che tossii, lasciò un po' la presa, ma non si staccò da me
Dopo un paio di minuti attaccata al suo corpo, si staccò e mi guardò negli occhi

«Come stai?» mi chiese, ancora sullo stipite del portone

Misi le braccia conserte e sospirai «dopotutto, bene. O per lo meno, normale»

Mi guardò intenerendo lo sguardo e sorrise leggermente «Sicura?»

Annuii, per la prima volta non insicura di ciò che stavo affermando, ma neanche sicura al 100%

«Vieni» gli chiesi di entrare
Non volevo stare sola

[...]

«Quindi avete..» sospirò. Voleva sapere anche lui, ma non voleva ferirmi ancora di più, quindi parlò di quel argomento insicuramente, con vergogna «chiuso?»

«Io con lui ho chiuso» dissi il più duramente possibile, cercando di risultare sincera «È meglio così»

«Quindi non ti ha lasciato lui» disse mettendo le braccia conserte

«No, no» risposi «Probabilmente non voleva neanche farlo, lui. Ma sai com'è, mi ha tradita e io..io non voglio stare con una persona che mi mente, che mi tradisce, che farebbe di tutto pur di ferirmi, invece di starmi accanto per rendermi felice» sospirai, rivedendo per la millesima volta Amanda su di lui

«Hai ragione..eri gelosa, no?» chiese, girando il suo sguardo verso di me

Lo guardai negli occhi, notando la variazione del colore, da Verdi a grigi

«Non è gelosia..Forse solo in parte. È solo dispiacere nel sapere quando siamo facilmente sostituibili» risposi «Io ho un carattere difficile, sono troppo orgogliosa, forse troppo lunatica. Difficilmente provo qualcosa e se qualcuno si allontana, mi allontano anche io senza chiedere o dare spiegazioni.
Non sopporterei l'idea di sottomettermi o di dipendere da qualcuno.
Ho perso così tante persone e mi sono guadagnata la fama di essere senza cuore, ma io il cuore c'è l'ho, lo sento di notte, quando sono da sola, ed è il suono più triste che io abbia mai sentito.
Però lo nascondo.
Nascondo questo mio vuoto, il mio lato buono, la mia voglia di amare
Sono me stessa solo quando voglio e con chi voglio»

«E tu, con Alex eri tutte queste cose. Scommetto che il cuore lo sentivi sempre, sentivi ogni battito, ogni salto, quando ti baciava, quando ti abbracciava, quando ti sorrideva, quando ti insultava.
Scommetto che non nascondevi il tuo vuoto, il tuo lato buono, la tua voglia di amare. Lo amavi e basta, neanche lo hai deciso tu
Scommetto che con lui eri te stessa, sempre
E so per certo che da lui dipendi, sempre e sempre continuerai a farlo»

Him. Un Meraviglioso Errore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora