Nathan

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Sbatto il telefono sul tavolo, fregandomene altamente della possibilità della rottura del vetro.
Ho una rabbia dentro che non riesco a reprimere.
Non riesco a capire perché deve sempre andare a finite così, con Damon: lui che non muove un dito ed io che mi arrabbio e faccio cavolate con conseguenza enormi.
Ho bisogno di rilassarmi o potrei smontare la piccola baracca di legno in cui vivo, pezzo dopo pezzo.
Esco di casa, sbattendo violentemente la porta, e iniziando a camminare senza una meta precisa.
La mente è annebbiata dalla rabbia, dai pensieri e dagli insulti per Damon. Ma si libera quando sento dei passi sulla mia sinistra.
Mi nascondo dietro un albero, aspettando.
I passi sono affrettati, e in una manciata di secondi la persona mi passa affianco e, senza fare caso a me, continua la sua corsa.
La osservo attentamente.
I suoi capelli ramati, raccolti in una coda, ondeggiano a ritmo di passo.
Ha le cuffie nelle orecchie a tutto volume, ma non sembra prestarle ascolto. È immersa nei suoi pensieri, come sempre.
Continua ad allontanarsi da me e, d'istinto, la seguo per il sentiero.

Ad un tratto si ferma, ed io mi nascondo velocemente, tra la vegetazione. Lei si guarda indietro, per poi bere un sorso d'acqua.

Mi guardo velocemente intorno e noto il lago poco più in là.
Cerco di andare verso di esso, senza fare alcun rumore, giusto per osservarla da dietro. Ma lei si gira e va verso il lago. La maledico mentalmente, cercando di nascondermi il più possibile tra i cespugli.
La osservo avvicinare la sua mano all'acqua, sfiorandone la superficie; la fissa distrattamente, immersa, come al solito, nei suoi pensieri.
Si irrigidisce, sembra come se stesse combattendo contro se stessa. Poi mormora qualcosa.
-Non c'è nessuno- sento lievemente.
Impallidisco. E se mi avesse visto o sentito?
Adesso sono io che sto mandando tutto a monte. E non posso peggiorare la situazione.
Prendo il telefono dalla tasca, faticosamente a causa del mio corpo completamente schiacciato a terra, ed invio un messaggio a Damon.
"È stata una tua scelta, la vita di questa ragazza è nelle tue mani."
Un ghigno si dipinge sul mio volto.
Alzo lo sguardo verso il lago, cercando il corpo della ragazza.
Ma i i miei occhi non trovano niente.
Sta correndo di nuovo verso casa. Ma questa volta più veloce di prima.
Sembra come se stesse scappando.
Guardo il mio corpo.
Vedo i miei piedi che sporgono nella massa verde della vegetazione.
E poi capisco.
Mi ha visto.
Impreco, alzandomi velocemente e inseguendola, ormai senza fare caso al rumore che fanno le mie scarpe schiacciando la ghiaia.
Lei emette un gridolino sentendo i miei passi avvicinarsi sempre di più a lei.
Purtroppo, per lei, io sono più veloce e più allenato.
La raggiungo, dopo poco, cerco di afferrarla, ma lei si scansa, prendendo un sentiero sulla sinistra, e facendomi perdere per qualche secondo l'equilibrio. Ritorno all'inseguimento.

-Che cosa vuoi da me?- urla disperata con l'affanno mentre corre via.

-Non penso che la risposta possa piacerti.- dico facendo un mezzo sorriso.

Lei si ferma, girandosi nella mia direzione e guardandomi dritto negli occhi.

5 metri ci separano.

Sono sicuro che stia pensando ad un piano per ingannarmi e fuggire via, ma io sono più furbo di lei. Conosco questo bosco come le mie tasche. Se solo le venisse in mente di scappare e nascondersi all'interno di esso, Sarebbe davvero una stupida. Pensa che io sia stupido?

-Non cercare di scappare. Peggiori solo la situazione, in un modo o nell'altro ti ritrovo sempre.- le dico con un sorriso stampato in faccia.

-M-mi ritrovi... sempre?-

-Oh, certo- le rispondo continuando a sorridere, cercando di intimorirla ancora di più, e riuscendoci, visto che trema quasi.
I suoi occhi blu sono fissi nei miei, spaventati. Quasi mi fa pena.

-Ti osservo da tanto tempo Delilah.- sottolineo il suo nome.

Lei impallidisce ancora di più, mettend in risalto le macchioline marroni.

-Cosa vuoi da me?- ripete freddamente.

-Luke e Mary avevano un prezzo da pagare a me e ad un mio amico.- dico serio. Lei rabbrividisce al nome dei suoi genitori.

-Quale sarebbe questo prezzo? Dopo quel che è successo, e penso che tu sappia bene ciò che è successo, tutto è andato nelle mie mani. Ho tutto quello che ti serve, sicuramente.-

-Oh, no, ti sbagli. Non voglio i tuoi insulsi soldi.- i miei occhi si fanno a due fessure.

Lei aggrotta la fronte.

-E cosa vuoi allora?- chiede confusa.

-La tua vita.- sorrido.






Hello guys!
Sono TributeShadowPotter e ci tenevo a precisare una cosa, giusto per mettere in chiaro le cose. In poche parole questa storia la stiamo scrivendo io e una mia amica, Scrittrice_dentro , e ci alterniamo i ruoli dei personaggi. In pratica lei scrive la parte di Delilah (mi raccomando, si legge Delaila.) ed io quella di Nathan.
Soooo
Spero vi piaccia tanto questa storiella, è la prima che scriviamo insieme e, soprattutto, di questo genere.

I pandacorni domineranno il mondo. (UOT?!)

Xoxo
-TSP❤️

P.s.: passate a leggere la mia storia di genere distopico, The World War - L'edificio. La trovate sul mio profilo personale TributeShadowPotter ❤️❤️

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