Mi viene da ridere vedendola con quel fucile in mano. Sarebbe ridicola, se non fosse per la faccia seria.
-Perché vuoi uccidermi?- mi chiede.
Io non esco allo scoperto, sono quasi sicuro che quel fucile sia carico e che mi sparerebbe di sicuro se mi avesse a tiro.
-Io non voglio ucciderti.-
Rimane spaesata per qualche secondo.
-Ma se... Senti ma sei scemo? L'hai detto tu prima. Non prendermi in giro!- si arrabbia e a me viene ancora di più da ridere. La parte della dura stona tantissimo con quei suoi capelli tirati su in una coda ordinata. Ha un'aria troppo innocente.
-Io ho detto che voglio la tua vita, non ho detto che voglio ucciderti. Se ti uccidessi perderei la tua vita.-
Lei aggrotta la fronte ed io esco allo scoperto, facendomi largo tra i cespugli, proprio davanti a lei.
Lei subito si riprende, tenendo ben saldo il fucile e puntandomelo contro.
Una risata mi esce dalla gola, la stavo trattenendo da troppo tempo.
-Se mi uccidessi non sapresti mai dove si trova il tuo amichetto.- dico con un ghigno.
Lei impallidisce, intuendo il significato della mia frase.
Appena uscito di casa ho dato una botta in testa al ragazzo, facendolo svenire, e poi l'ho nascosto in una fossa sperduta in mezzo al bosco, che solo un vero esperto del posto troverebbe.
-Cosa hai fatto a Dylan?- chiede lei preoccupata.
-Per adesso niente.- sorrido.
La sua espressione da preoccupata ritorna seria, arrabbiata.
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General FictionDopo due settimane dalla morte dei suoi genitori, Delilah decide di stabilirsi nella vecchia casa di famiglia in mezzo al bosco. Questa scelta cambia la sua vita radicalmente. Quel che la ragazza non sa è che da sempre, in quel bosco, vive un rag...