Nathan

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Mi viene da ridere vedendola con quel fucile in mano. Sarebbe ridicola, se non fosse per la faccia seria.

-Perché vuoi uccidermi?- mi chiede.

Io non esco allo scoperto, sono quasi sicuro che quel fucile sia carico e che mi sparerebbe di sicuro se mi avesse a tiro.

-Io non voglio ucciderti.-

Rimane spaesata per qualche secondo.

-Ma se... Senti ma sei scemo? L'hai detto tu prima. Non prendermi in giro!- si arrabbia e a me viene ancora di più da ridere. La parte della dura stona tantissimo con quei suoi capelli tirati su in una coda ordinata. Ha un'aria troppo innocente.

-Io ho detto che voglio la tua vita, non ho detto che voglio ucciderti. Se ti uccidessi perderei la tua vita.-

Lei aggrotta la fronte ed io esco allo scoperto, facendomi largo tra i cespugli, proprio davanti a lei.

Lei subito si riprende, tenendo ben saldo il fucile e puntandomelo contro.

Una risata mi esce dalla gola, la stavo trattenendo da troppo tempo.

-Se mi uccidessi non sapresti mai dove si trova il tuo amichetto.- dico con un ghigno.

Lei impallidisce, intuendo il significato della mia frase.

Appena uscito di casa ho dato una botta in testa al ragazzo, facendolo svenire, e poi l'ho nascosto in una fossa sperduta in mezzo al bosco, che solo un vero esperto del posto troverebbe.

-Cosa hai fatto a Dylan?- chiede lei preoccupata.

-Per adesso niente.- sorrido.

La sua espressione da preoccupata ritorna seria, arrabbiata.

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