Nathan

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La porta si apre lentamente.

Guardo Delilah, pronta a sparare, e poi guardo nuovamente la porta, che si è aperta di più, lasciando intravedere la faccia di Damon.

è come se il tempo si fermasse.

Prendo la pistola, incastrata nella cintura dei pantaloni e la punto dritto verso Annie. Sono pronti a sparare anche loro.

-Nathan, ragazzo mio, metti giù la pistola.- dice Michael entrando nella stanza e piazzandosi tra i Damon ed Annie.

-Non vogliamo fare del male a nessuno, ma se ci costringi...- alza le spalle -...morirete entrambi.- mi guarda fisso negli occhi.

-La stessa cosa vale per me. Mi conoscete, molto bene, più di chiunque altro. Perché fate questo?-

-Perché ti sei schierato dalla parte sbagliata, amico mio. Tu in questo momento dovresti stare affianco a me, non affianco a quella lurida sgual...-

Un colpo parte dalla mia sinistra e colpisce Michael sulla spalla destra.

Io di slancio mi butto verso il muro, schiacciando il pulsante rosso che chiude la porta.

Michael guarda la spalla sorpreso, si tasta la ferita, sporcandosi le mani di sangue, e poi rivolge il suo sguardo a Delilah, pieno di rabbia, mentre Annie e Damon cercano di sparare alla ragazza, ma senza successo, non hanno mai avuto una buona mira.

La porta è troppo lenta a chiudersi e Delilah è proprio davanti, un bersaglio troppo facile. Mi metto davanti a lei, dando le spalle a Michael e compagnia bella, guardando Delilah in cagnesco.

-Potevamo cavarcela senza spargimento di sangue. Sai cosa hai causato ora? Non se ne andranno di qui finché non saremo mort...-

Il fiato mi si mozza in gola.

Un dolore allucinante mi pervade il fianco sinistro, mentre la porta con un tonfo si chiude alle mie spalle.

Guardo in basso e noto una piccola macchia rossa sulla maglietta bianca.

Mi hanno colpito.

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