A questo punto capisco che scappare è inutile, quindi cerco di regolarizzare il respiro, fissando quell'uomo che mi ha spiato fino ad ora. Lo guardo e penso alle sue parole. Sono scappata sempre da tutto. Sono diventata una persona orribile a furia di scappare, ad avere paura. Deglutisco.
Poi rido. Lui mi guarda stranito e confuso, interrogativo.
-Vuoi la mia vita? Si vede che non mi conosci come pensi. La mia vita non esiste più da molto tempo. Tu hai visto la mia vita qui, non in città. Tu non hai la più pallida idea di chi sono io. Non sai cosa mi è successo.- Scuoto la testa e mi aggiusto un ciuffo che mi si posa sulla fronte imperlata di sudore. -Vuoi uccidermi? Davvero? Sai cosa mi faresti?- Non risponde, continua a fissarmi minaccioso.
-Mi faresti un favore. Santo cielo se me lo faresti.- Sbuffo una risata e mi guardo intorno. -Comunque complimenti per... per l'effetto sorpresa, insomma. Dovevi migliorarlo, mi sentivo osservata... forse le telecamere sarebbero state migliori come idee.- Starà pensando che sono una scema, ma non si è accorto che sto indietreggiando. So che è più veloce di me, ma sembra essere disarmato. Piano mi stacco il marsupio dalla vita, tenendolo in una mano.
-Ma quindi sai anche qual è la mia canzone preferita?- Ma faccio un passo troppo affrettato, e lui capisce che sto andando via. Anche se cerco di correre via lui mi blocca al suolo.
-Non puoi scappare- mi dice a pochi centimetri dalla mia faccia.
-Non hai risposto alla mia domanda- sottolineo.
-Bleeding Out, Imagine Dragons.-
-Accipicchia- Sorrido. Poi, con un movimento imprevisto, mi tiro su e gli sbatto il marsupio in faccia. Lui è stordito e si tiene la testa con la mano. -Sai ancora meno cose di quelle che pensavo- continuo colpendolo di nuovo mentre si sta per rialzare. Ora o mai più: corro. Corro fino a farmi male, fino a che i polmoni non mi bruciano, fino a che non sento più le gambe. Corro, inciampo, mi rialzo e corro ancora. Raggiungo casa e mi chiudo a chiave. Mi accascio di spalle alla porta e piango. Voglio andare via di qui. Ora non mi appartiene più niente, voglio solo andare via. Voglio sparire, dissolvermi.
Non c'è più niente di bello. Non c'è più niente di magico. Non c'è più niente di loro. Solo segreti.
E uno stalker fuori di casa.
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General FictionDopo due settimane dalla morte dei suoi genitori, Delilah decide di stabilirsi nella vecchia casa di famiglia in mezzo al bosco. Questa scelta cambia la sua vita radicalmente. Quel che la ragazza non sa è che da sempre, in quel bosco, vive un rag...