Continuo a fissare la mia stecca di cioccolato.
-Tieni- mi arrendo sbuffando. -Comunque mangio cioccolato quando sono agitata. O del tutto depressa. Insomma, a quando non sto bene. Prima non era così.-
-Ma la cioccolata non la volevi calda?-
-Sì, questa era solo per spezzare la fame mentre aspettavamo che fosse pronta.-
-Sei pazza.-
-Sufficientemente, sì- rispondo sbuffando una risata. -Non potevi dirmelo subito? Di mio papà, intendo. Senza farlo sapere a Damon.-
-Avrei potuto, sì. Ma non pensavo fosse il caso.-
-Ti posso dire una cosa?-
-Sì, suppongo.-
-È una cosa che non ho mai detto a nessuno. Non sono mai stata soddisfatta della mia vita. Mi dava fastidio tutto, ecco perché sono stata contenta di trasferirmi qui. Eldon mi fa schifo. E Dylan riesce a trovare sempre un modo per mettermi in imbarazzo. Gli voglio bene, non fraintendermi, ma sembra che sia mio amico perché gli piaccio e basta. E poi non mi capisce mai nessuno. Io vorrei che davvero qualcuno si sforzasse di guardare oltre me. E poi sei arrivato tu e mi hai incasinata ancora di più. Non so se odiarti o...-
-Volermi bene?-
-... ringraziarti. Ho scoperto cose che non sapevo, capisci? Anche se fa male.-
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Fiction généraleDopo due settimane dalla morte dei suoi genitori, Delilah decide di stabilirsi nella vecchia casa di famiglia in mezzo al bosco. Questa scelta cambia la sua vita radicalmente. Quel che la ragazza non sa è che da sempre, in quel bosco, vive un rag...