-Nathan...- sento in lontananza.
-Nathan!- mi scuote qualcuno.
Apro gli occhi ancora intontito e subito la mia visuale viene coperta da una chioma rossa.
-Delilah ma che...-
-Shh- mi zittisce tappandomi la bocca con la mano. -Sono entrati in casa.-
Subito mi alzo a sedere prestando attenzione a qualsiasi rumore mi circonda.
Controllo il respiro, chiudo gli occhi e mi concentro.
Sento dei passi, in lontananza, forse dal piano di sotto. Altri passi si avvicinano sempre di più.
Sono più di una persona.
-Che facciamo?- chiede lei sussurrando.
-Non dobbiamo fare nessun tipo di rumore, loro non sanno che siamo qui, almeno non in questa stanza. Magari Damon ci ha visti entrare, ma non può trovare questo covo.-
-E se lo capisse?-
-In che senso?-
-Siamo entrati ma non siamo più usciti. Controlleranno dappertutto, Nathan, capiranno che c'è qualcosa che non va. Cosa facciamo nel caso riuscissero a trovarci? E se non ci trovassero comunque in un modo o nell'altro, prima o poi, dovremmo uscire da qui e loro staranno lì ad aspettarci, cosa facciamo?-
-Tu te ne starai qui, al sicuro, mentre io li caccio via a calci nel sedere.- sorrido sarcastico.
Lei mi guarda seria, senza accennare nemmeno un mezzo sorriso.
Alzo gli occhi al cielo.
-Quanto sei noiosa.- la canzono.
lei continua a guardarmi seria, abbassando un po' le palpebre.
Sbuffo.
-Okay, tieni.- dico porgendole una Beretta PX4 Storm 45, che avevo nascosto tra i pantaloni e la schiena, incastrandola con la cintura.
Lei la prende titubante.
-Non hai mai sparato, lo so, ma non preoccuparti, spero non avrai mai bisogno di usarla. Te la do' solo per precauzione.-
-E tu?-
-Io ne ho un altra.- dico estraendo una Beretta 98 FS.
-Oh...-
-Michael non c'è nessuna traccia di loro.- sento una voce femminile in lontananza.
Faccio segno a Delilah di restare in silenzio, mentre io mi alzo dal letto, andando verso il corridoio per sentire meglio.
-Come sarebbe a dire che non c'è nessuna traccia di loro? Damon!- urla un uomo. Lo riconosco, è Michael.
Dei passi affrettati arrivando dal piano di sotto.
-Sì?- risponde la voce di colui che un tempo credevo fosse come un fratello per me.
-Ti avevo dato l'ordine preciso di tenerli d'occhio fino a quando non sarei arrivato io.
-E l'ho fatto.- risponde spavaldo lui.
-E allora dove cavolo sono?- alza il tono della voce Michael.
-N-non lo so.-
Per un po' di secondi non sento più niente.
-Ricontrolla bene tutta la casa, Annie, e controlla specialmente gli uffici, è lì di solito che ci sono le stanze segrete.-
Impreco sottovoce.
Torno indietro, verso Delilah che mi guarda allarmata.
-Tieniti pronta.-
STAI LEGGENDO
Watched
General FictionDopo due settimane dalla morte dei suoi genitori, Delilah decide di stabilirsi nella vecchia casa di famiglia in mezzo al bosco. Questa scelta cambia la sua vita radicalmente. Quel che la ragazza non sa è che da sempre, in quel bosco, vive un rag...