Nathan

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Una risata sommessa mi esce dalle labbra.

-Come puoi ringraziarmi dopo che ti ho rovinato la vita in tutti i modi possibili ed inimmaginabili?- le chiedo, cercando di trovare un po' di buon senso in lei.

-Non mi hai rovinato la vita.-

-I tuoi genitori sono morti- le ricordo aspramente alzandomi in piedi cercando di tenere il tono di voce basso. -per colpa mia.-

-è stato un incidente.-

-Causato da me.-

-Ma non l'hai fatto di proposito, stavi solo cacciando!-

-Perché continui a giustificarmi?-

-Perché continui ad incolparti?-

Prendo dei respiri profondi, è diventata rossa in viso facendo scomparire, come al solito, le lentiggini.

Sospiro frustrato mettendomi una mano nei capelli e dandole le spalle.

-Non è facile superare la morte di due persone, quando la causa dell'incidente è stata una tua azione.- mormoro.

La sento alzarsi dal letto.

-Nathan...- mi chiama posando la sua mano sulla mia spalla.

-Anche se è stato causato dal tuo sparo, non è colpa tua. Il cervo ti ha preceduto. Come avresti potuto sapere che sarebbe andato proprio davanti alla macchina dei miei genitori uccidendoli?-

-Non...Non lo so.-

-Non te ne fare una colpa.- dice mettendosi di fronte a me.

-Come puoi prenderla così bene? Stiamo parlando dei tuoi genitori, Delilah!-

-Non la sto prendendo bene, sono semplicemente razionale.-

Sospiro andandomi a sdraiare sul letto.

-Sono esausto, e lo sei anche tu. Vieni a stenderti.- dico indicando il letto accanto al mio.

Lei annuisce e io chiudo gli occhi.

La sento posarsi sul materasso, ma subito dopo scivolo nel profondo abisso del sonno.

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