Capitolo 3

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2 settimane dopo...

sono appena trascorse due settimane infernali, pesanti a dir poco. Abbiamo fatto lezioni su lezioni, e finalmente ho finito di montare la variazione con Miss Kate. È davvero bellissima, difficile ma bellissima. Ora devo solo più provarla, provarla e ancora provarla. Stessa cosa vale per Edo, Jen, Ann e Chanel. Quest'ultima non si è integrata molto, sta sulle palle abbastanza a tutti ma cerchiamo di non darlo troppo a vedere per non creare problemi nell'Accademia.

« ragazzi miei, oggi è venerdì questi due giorni dovete assolutamente riposarvi perché la prossima settimana avete uno stage con Michael Fonts, il campione mondiale di salsa » annuncia Miss Kate a fine della lezione di prova di gruppo. Salsa? Perché mai dovremmo fare uno stage di salsa? Come se mi avesse letto nel pensiero Miss Kate ci guarda e sorride « lo farete perché vi aiuterà a sciogliervi, e poi sarà divertente. Purtroppo lui non potrà venire qui da noi ma saremo noi ad andare da lui perciò preparatevi una piccola valigia con tutto il necessario perché andremo a FIRNIGHAMN, una città al sud dell'Inghilterra che è sul mare » esorta tutta entusiasta facendo entusiasmare tutti quanti, tranne me. Non mi andava di andare in luogo dove avremmo dovuto fare una materia che non mi piaceva e dove c'era un posto enorme che costituiva la mia più grande paura, « MERAVIGLIA!! Non vedo l'ora di andarci! » esclama Edoardo seguito da Chanel e gli altri due amici di Edo.

Poco tempo dopo ci aveva ormai congedato e anche quella settimana era conclusa nei migliori dei modi.

Eravamo ad aprile, stava iniziando a fare abbastanza caldo e andare al sud voleva dire andare ancora più al caldo. Una meraviglia.

« voi siete eccitate per questa opportunità? » ci chiede Ann mentre stavamo sistemando la stanza per poi iniziare i turni per fare la doccia, « io moltissimo! Adoro la salsa e poi andremo al mare cavolo! » esclama Chanel con sguardo sognante mentre Jen annuisce favorevole a quelle parole, « e tu Polly? Sei entusiasta? » ero immersa nella mia parte di armadio concentrata a mettere a posto quando vengo risvegliata da quelle parole « umh? O si sono molto emozionata, è una bella opportunità di apprendimento » affermo tornando poi alla mia occupazione sentendo le altre ridacchiare per il mio scarso entusiasmo.

« ah! Io faccio per prima la doccia, perché la fa sempre Polly! » esclama Chanel infastidita da quella situazione abituale, « prima di tutto per te sono Aria, e non Polly » affermo prendendo una tutina intera a pantaloncino corto e un top bianco insieme alla biancheria mettendo il tutto sul letto rifatto « e secondo fai un po quello che vuoi, per me è uguale » affermo con non curanza sedendomi poi sul letto e prendendo il telefono dopo averlo sentito vibrare.

Era un messaggio da Edo.
- vediamoci nella sala comune fra 5 minuti, devo parlarti -

Il mio viso assume un'espressione confusa e felice allo stesso tempo e mi alzo in piedi staccando il cellulare dalla presa « io scendo un attimo a prendermi qualcosa da bere, volete qualcosa? » una volta che tutte avevano scosso la testa, annuii e uscii dalla stanza dirigendomi al mio incontro "particolare" con Edo.

Dopo poco sono giunta nella sala comune e vedo Edo seduto su uno dei divani intento a giocherellare con un braccialetto che aveva al polso, sinceramente non lo avevo mai notato probabilmente era nuovo.

Per stemperare la situazione gli arrivo da dietro mettendogli le mani sugli occhi ridendo << chi sono? >> esclamo facendo ridere anche lui per la situazione più che ovvia, « mm vediamo, la persona a cui ho mandato un messaggio circa 4 minuti e mezzo fa? » esclama prendendomi in giro, io mi stacco da lui e gli do un colpetto sul braccio facendo poi il giro e andando a sedermi sul divano accanto a lui a gambe incrociate, ero ancora vestita da 'danza' perché non avevo avuto il tempo di fare la doccia ma non ci faccio caso perché vedo Edoardo piuttosto preoccupato, « Edo che succede? » gli chiedo quando lo vedo abbassare lo sguardo diventando improvvisamente serio « ho un piccolo problema e tu sei la persona di cui mi fido maggiormente » sussurra strappandomi un sorriso che però non può vedere dato che non si degna neanche di guardarmi « inizi a spaventarmi che sta succedendo? » chiedo nuovamente iniziando a spazientirmi, sarò anche la più piccola qui dentro ma spesso sono la più saggia ed è solito che vengano tutti a confidarsi con me.

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