« mm ma che ore sono? » mugugno stropicciandomi gli occhi tentando poi di aprirli lentamente.« all'incirca le 8:40 » mi risponde una voce fin troppo familiare che mi era mancata terribilmente.
Ebbene sì, edo era tornato a trovarmi.
Ormai gli internazionali si erano conclusi da circa una settimana, ed Edoardo ne era uscito vincitore, estremamente vincitore.
Addirittura i famosi rappresentanti del NYDC lo avevano invitato a fare un'audizione privata per entrare nella
Compagnia, un'opportunità enorme per un ballerino perché significa realizzare il proprio sogno e diventare un ballerino professionista.Edoardo ancora non aveva preso una decisione, ed è questo che ci riporta al motivo principale per cui lui è qui: avere un consiglio.
Vi starete chiedendo cosa sia successo il primo giorno degli internazionali, quella giornata iniziata veramente di merda, beh in effetti...
FLASHBACK
« okay allora 1...2... » e tre.
Con l'aiuto di Matt e Carter ce l'ho fatta, mi sono alzata in piedi.
Non ho fatto grandi camminate, ma alcuni passi si e di questo sono contentissima.
« oddio Aria, bravissima! » esclama Emily lasciandomi la mano per battere insieme le sue.
Io accenno un sorriso imbarazzato mentre i due boys mi restano accanto senza mai spostare per ora le mani dalle mie braccia.
« oh Dio... sono in piedi? Davvero? »
Sussurro sentendo il ginocchio finalmente reagire ai comandi in un modo normale.« hai visto bambolina? Mica male questa giornata eh? » ridacchia Matthew scherzando insieme a Carter.
[FINE FLASHBACK]
In effetti fu proprio così.
Quella giornata iniziò di merda, ma finì per essere uno dei giorni più importanti della mia vita. Quel giorno ripresi il controllo di essa, e fu il primo passo verso la completa guarigione.
« le 8 e- ASPETTA! Tu che diavolo ci fa qui? » esclamo rendendomi conto di chi avevo in piedi accanto al letto.
In men che non si dica lo obbligo a chinarsi così che io lo possa abbracciare.
« ehi dolce nana, mi sei mancata! » mi sorride dolcemente stringendomi appena tra le sue braccia per poi lasciarmi andare guardandomi.
« oddio tu pure, ma sei qui... ma tu.. ma l'accademia... ma- » parlo a vanvera alla velocità della luce senza rendermene conto.
« ehi ehi, piano... un "ma" alla volta » risponde edo sedendosi sul bordo del letto, « se mi dai un attimo ti spiego tutto »
Pochi attimi dopo...
« ed è per questo che sono qui, sai che i tuoi consigli sono preziosi » conclude dopo avermi fatto uno spiegone di tutto quello che era successo durante la mia assenza.
« ohw, capisco... beh io non credo ci sia molto da pensare... devi accettare l'offerta! È il sogno di chiunque! » esclamo incredula che lui ancora non abbia accettato.
« ma vorrebbe dire lasciare l'accademia, trasferirmi a NY, lasciare te... » conclude la frase quasi sussurrando.
A quelle parole sento lo stomaco stringersi. Sento come un nodo alla bocca di esso e temo di scoppiare a piangere da un momento all'altro.
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E tu, credi nel Never Say Never?
FanfictionMi chiamo Aria Pollisberk, detta Polly. Ho 17 anni. Sono una ballerina quasi professionista. Perché quasi? Beh lo scoprirete presto. Voi avete dei sogni? Io ne avevo uno. Il più importante. Mi è stato portato via. Una merda. Volete sapere...