Capitolo 10

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CHE IL WEEKEND ABBIA INIZIO!!

Solitamente è quello che dico quando arriva il sabato mattina, ma questo weekend sarà un po diverso, anzi direi ben noioso.

Passerò l'intero weekend ha fare sta cavolo di ricerca, ma un lato positivo c'è: starò tutto il tempo con Edo.

So che sembro patetica e che dovrei dirgli quello che provo, ma lui non fa nulla e dico nulla per incoraggiarmi a farlo; un segno, un messaggio, uno spunto, nulla.

« buongiorno » esclama Jen una volta uscita dal bagno con un po' troppa euforia nel corpo, « veramente un buongiorno Sisi » affermo io con la mia solita svogliatezza.

« dai Polly, dio mio! Sei sempre così pessimista, non vedi che bella giornata e oggi? » esulta saltellando per la stanza con noi tre che la fissiamo manco fosse un alieno sceso proprio ora sulla terra.

« Jen di cosa ti sei fatta in bagno? » commenta Ann ridacchiando con me che la seguo a ruota, « non mi sono fatta di nulla idiote, semplicemente oggi io e Dylan avremo il nostro vero primo appuntamento » afferma con gli occhi a cuoricino.

Ah, ecco. Ora è tutto più chiaro.

« bene, la tua euforia mi irrita quindi io vado » dico prendendola in giro alzandomi ancora in pigiama e facendo una crocchia scombussolata sulla testa per poi uscire dalla stanza con lo zaino di scuola.

Loro ridono per la mia scontrosità mattutina e io mi dirigo verso la sala comune, dove c'è Edo ad aspettarmi.

« buongiorno» sussurro entrando in sala comune vedendo Edo alzare lo sguardo verso di me, quasi squadrandomi?

« buongiorno a te » sussurra sorridendomi dolcemente mentre vado a sedermi sul divano accanto a lui.

« hai preso la colazione? Ma che bravo » lo prendo in giro elogiandolo per finta, « ah ah ma che simpatica, allora i cornetti e i cappuccini me li mangio io » afferma allontanandomi il vassoio, « ehi ehi! Riporta qui il mio cibo » affermo allungando un braccio anche se lui mi tiene lontana.

« eddaaaai » mi lamento e lui sogghigna, « la smetti di fare la presuntuosa? » annuisco e lui riporta il vassoio sul tavolino davanti a noi «!ecco, da brava » afferma guardandomi mentre io gli rivolgo una linguaccia.

Dopo aver fatto colazione decidiamo di metterci al lavoro immediatamente in modo da metterci il meno possibile.

Edoardo ha preso il possesso del computer quindi lui cercherà le informazioni, e io le scriverò a mano.

« allora io detto, tu scrivi okay? Per ora concentriamoci sull'analisi dell'opera, poi faremo il commento e infine il finale alternativo »

Annuisco e ci mettiamo a lavoro.



Dopo circa due orette decidiamo di fare una piccola pausa per un caffettino « vado a farli, tu aspetta qui » Edo annuisce e chiude per un istante il computer prendendo in compenso il telefono.

Mi dirigo in quella piccola cucina a nostra disposizione di cui è dotato il dormitorio e metto su due caffè mentre iniziò a montare il latte.

« oh, guarda che si rivede » afferma una voce che avrei preferito non sentire per tutto il weekend alle mie spalle, « Chanel... Bisogno di qualcosa? » chiedo a denti stretti senza neanche girarmi « oh, nono nulla mi stavo solo chiedendo cosa faceste tu e Edo tutti soli in sala comune da più di due ore » chiede con arroganza nella voce, dio vorrei ucciderla.

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