9 mesi dopo...ebbene si, siamo tornati alla normalità.
Gli otto mesi in ospedale devo ammetterlo, per certi versi, sono volati... soprattutto grazie all'aiuto di quei due idioti: Matthew e Carter. Sapete una cosa? già mi mancano.
Un altro ringraziamento va di sicuro ad Emily, la mia meravigliosa dottoressa e super amica. lei è stata la mia guida in questo lungo e faticoso cammino. Non è stato facile riprendere il controllo pieno del mio ginocchio, però lei è stata eccellente, ha fatto un lavoro incredibile con me e non smetterò mai di ringraziarla abbastanza.
ricordo ancora l'ultimo giorno in ospedale, come se fosse ieri...
FLASHBACK
« uno... due... BRAVISSIMAAA! » esclama mia mamma quando con mano tremante mi ritrovo in piedi, e sottolineerei in piedi, in mezzo alla mensa dell'ospedale intenta a tagliare una torta gigante.
I ragazzi insieme ad Edo mi hanno organizzato una bellissima festa di addio, un addio per certi versi felice ovviamente.
Oggi pomeriggio c'è un'aria diversa in ospedale. Tutti sono più rilassati, più felici, come se per un momento si stessero dimenticando di tutti i problemi e di dove realmente ci troviamo. A questa festa sono presenti davvero tutti. Matthew, Carter, Edoardo, i miei, Emily, il chirurgo che mi ha operato, gli infermieri, mio fratello... TUTTI. E' una sensazione bellissima, sono qui tutti per me, perché ce l'ho fatta. Sono guarita completamente e sono pronta a prendere nuovamente in mano le redini della mia vita.
« andiamo Polly, vogliamo un discorso » esclama Carter attirando la mia attenzione e mandandomi nel panico allo stesso tempo.
« che? discorso? ma non è il mio compleanno... » affermo io cercando di tirarmi fuori da quella situazione. Non sono brava a parlare in pubblico per nulla.
« dai! andiamo! discorso! discorso! discorso! » urlava Matthew sempre pronto a sostenere le stronzate del suo migliore amico. A lui si unirono anche tutti gli altri incitando la cosa.
Alla fine mi ritrovo costretta a farlo.
roteando gli occhi al cielo prendo un bicchiere con dello spumante dentro e lo alzo a mezz'aria pensando intanto a cosa dire.
« okay, ehm... beh innanzitutto credo di dover ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicini in questi 8 lunghi mesi, che più o meno siete tutti quelli qui presenti » affermo accennando una risata per poi proseguire « non mi era mai successa una cosa del genere, ma credo che per un certo verso mi abbia aiutato. Non conoscevo i miei limiti finché non mi sono ritrovata a doverli superare. E' stata una grande sfida, ma sono contenta di esserne uscita a testa alta... non so bene cosa mi abbia preparato il destino per il futuro, ma non vedo l'ora di scoprilo. In particolare fra tutti devo ringraziare quelle due testine di Matt e Carter, perché senza di loro non sarei mai sopravvissuta qui dentro; non è vero in realtà vi odio » esclamo facendo loro la linguaccia tornando poi a concentrarmi per concludere questo discorso alquanto insensato « ma a parte questo in generale devo dire grazie alla persona più importante della mia vita... Edoardo. Sei la mia roccia, e lo sai. Non ci sei stata solo ora nel momento del bisogno, tu ci sei sempre e per questo ti ringrazio. Dettò ciò non voglio piangere quindi mi devo fermare anche perché in realtà andare via è una cosa bella, significa che la mia vita rincomincia, anche se è difficile dover lasciare persone speciali come voi. E' stato un piacere, anzi un onore conoscervi e spero di rimanere in contatto con tutti voi. Vi voglio bene, e spero di rivedervi presto... ma non qui, ovviamente! » concludo alzando il bicchiere un po' più in alto facendo un brindisi immaginario con tutti loro.
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E tu, credi nel Never Say Never?
Hayran KurguMi chiamo Aria Pollisberk, detta Polly. Ho 17 anni. Sono una ballerina quasi professionista. Perché quasi? Beh lo scoprirete presto. Voi avete dei sogni? Io ne avevo uno. Il più importante. Mi è stato portato via. Una merda. Volete sapere...