Sono passati ancora due giorni, quindi oggi dovrei iniziare ufficialmente la terapia con Emily.
Credo di essere pronta, anche se non ne sono tanto sicura. Un po' mi spaventa.
Ho paura di danneggiarlo ancora di più. Ho paura di farmi male ancora.
Ho paura, molta.Purtroppo qui non lasciano molto spazio alla paura, infatti sono solo le 8:30 ed è già arrivata un'infermiera per farmi dei controlli per poi spedirmi a fare colazione.
Uff e se non avessi fame?
Dopo una manciata di minuti...
Come non detto.
Mi dirigo alla mensa e riempio il mio vassoio con uno yogurt, dei cereali e un po' di frutta.
Faccio per andare a sedermi e noto Carter seduto ad un tavolo da solo.
Sposto la sedia a rotelle fino a lì e mi avvicino piano tenendo il vassoio sulle gambe cercando di non farlo cadere.«ehi Carter, buongiorno! » affermo una volta abbastanza vicina al tavolo.
Lui si gira a guardarmi e si apre in un dolce sorriso prendendomi il vassoio e appoggiandolo sul tavolo così che io riuscissi a sistemarmi con la sedia a rotelle.
« grazie » sussurro iniziando poi a aprire lo yogurt.
« di nulla, come stai oggi? È il gran giorno? » chiede lui continuando a gustarsi la sua colazione che di leggero aveva solo il nome colazione.
« e tu come lo sai? » chiedo corrugando la fronte sapendo di non aver risposto alla domanda.
« in questo ospedale io e Matthew sappiamo sempre tutto, siamo i veterani » mi spiega lui e io rimango ancora più confusa.
Chi diavolo è Matthew? Oh no! Aspetta! Ecco come si chiamava l'altro ragazzo con cui ho parlato ieri!
« yuu-uh... bambolina ci seeei? » mi chiede sventolandomi una mano davanti alla faccia, probabilmente devo essere rimasta incantata mentre pensavo.
« si, ehm... sì ci sono! Comunque si, oggi è il gran giorno in cui iniziano i miei 8 mesi di inferno » affermo scuotendo appena la testa e iniziando finalmente a consumare la mia colazione.
« vedrai che passeranno in frettissima, oggi probabilmente troverai anche noi in sala di riabilitazione... sai, dobbiamo tenerci comunque in forma » afferma « e poi la Dott.ssa Robbins è proprio una gran gnocca, ammettiamolo » scherza facendomi l'occhiolino e provocando così in me una risata sincera.
« quanto sei stupido... ma soprattutto... come sai che sono stata affidata a Emily??? » chiedo bloccando improvvisamente la risata.
«oh mio Dio... ma questa bambolina è sicura di non avere problemi di memoria? » mi chiede battendomi delicatamente sulla testa «cosa non ti era chiaro del "io e Matthew sappiamo sempre tutto qui" ? » afferma ridacchiando alzando gli occhi al cielo.
« ah già si... i veterani » affermo ridendo per poi prendere un boccone di frutta.
Mm che buona.
« allora quando inizi di preciso? » mi chiede ed io, voltandomi verso di lui, noto che ha concluso la sua colazione.
« oh, ehm... verso le 9:30 credo » affermo un po' incerta dal momento che non mi ricordavo bene l'orario preciso della visita.
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E tu, credi nel Never Say Never?
FanfictionMi chiamo Aria Pollisberk, detta Polly. Ho 17 anni. Sono una ballerina quasi professionista. Perché quasi? Beh lo scoprirete presto. Voi avete dei sogni? Io ne avevo uno. Il più importante. Mi è stato portato via. Una merda. Volete sapere...