Capitolo 19

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Sono passati già 11 giorni da quando ho iniziato la terapia, ma a me sembra ne sia passato a malapena 1...

In questa settimana e mezza ho fatto terapia con Emily tutte le mattine e, anche se è il mio medico, stiamo legando molto. Questo mi rende felice perché lei è fantastica e perché ho un bisogno estremo di un'amica femmina in questo momento, dato che le mie sembrano scomparse nel nulla.

Grazie a dio Edoardo si fa sentire; mi chiama spesso e mi ha mandato un pacco con delle cose che io avevo in stanza al dormitorio così da poter "arredare" un pochino quella che sarà la mia stanza per i prossimi 7 mesi e mezzo.

È così dolce... Mi manca un sacco.

Con la terapia per ora stiamo tonificando il ginocchio, ma non ho ancora provato ad alzarmi ponendo il peso totale su di esso. Emily mi sembra comunque abbastanza soddisfatta quindi credo che il lavoro proceda bene.

Purtroppo oggi è una giornata orribile e sappiamo benissimo tutti perché...







Come ogni mattina mi ritrovo in mensa a fare colazione anche se oggi non ho molta fame.

« buooongiornissimo bambolina come stiamo oggi? » esclama Matthew arrivandomi alle spalle insieme a Carter sedendosi accanto a me.

Io non rispondo e tengo lo sguardo basso sulla ciotola di frutta e cereali che stavo cercando di ingerire.

I due non mi sembrano convinti a rassegnarsi, infatti dopo pochi istanti di silenzio arriva la classica domanda...

« Ehi, che ti succede Aria? » mi chiede Matthew addolcendo il tono assecondato anche da Carter il quale mi appoggia una mano sulla spalla accarezzandola delicatamente.

Faccio un respiro profondo e alzo lo sguardo verso un punto non definito avanti a me e pronuncio in un sussurro le seguenti parole « oggi è il giorno in cui mi perdo l'opportunità più grande di tutta la mia fottuttissima vita »

Entrambi mi guardano preoccupati senza capire molto però; devo dire che in questi primi tempi abbiamo parlato davvero tanto, infatti li considero ormai come due grandi amici però sono di un altro mondo e non credo possano arrivarci.

Non vedendo segni positivi decido di sputare il rospo.

« oggi iniziano gli internazionali » sussurro cercando di trattenere le lacrime.

I due non dicono nulla, ma dopo pochi istanti mi ritrovo avvolta dalle loro braccia stretta in un abbraccio carico di intensità e comprensione.

« che dici di far diventare questa giornata iniziata di merda... una giornata clamorosa? » mi propone Matthew dopo che ci eravamo sciolti tutti e tre dall'abbraccio.

« e come potrei mai fare? Oggi è la giornata più brutta di tutta la mia vita...  » affermo sentendo di non riuscire più a trattenere le lacrime.

Questa sarebbe stata davvero l'occasione della mia vita. Ancora non ci credo che me la perderò. La mia carriera è finita del tutto, lo so.

I due non sembrano pensarla allo stesso modo, ma in fondo sono ballerini di strada... cosa ne possono sapere?

« mi stai chiedendo come possiamo fare? Beh non so vediamo... Carter cosa ci sarebbe di eccezionale da fare per poter migliorare la giornata alla signorina qui presente? » afferma Matthew con un tono divertito e sarcastico.

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