Capitolo 11

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Perché non mi rispondi più?

È il ventesimo messaggio che Chris, nell'arco di tre giorni, mi ha mandato. Dopo il bacio, sono entrata in panico. Non so cosa fare e di sicuro non voglio che incroci il mio sguardo, perché sono troppo vulnerabile e non mi piace. È venuto spesso al dormitorio, ma ogni volta Van lo cacciava via, anche se lui non si arrendeva molto facilmente. Ci tiene a me, lo fa notare, ma io non mi sento pronta per qualsiasi cosa lui voglia.

<<Dovesti parlargli, sembra disperato>>, mi consola Vanessa. Assorta dai miei pensieri non le presto molta attenzione e lei mi ripete la frase.

<<Non lo so Van, da una parte non voglio ferirlo dall'altra sono troppo impacciata in queste cose>>, ammetto.

<< Diana provaci, cosa c'è di male. Magari andrà bene!>>

<<Sì, come potrebbe andare anche male.>>

<<Pessimista>>, sbuffa lei.

<<No, realista, che è ben diverso>>. Le faccio una linguaccia prima di uscire dalla stanza.

La mia settimana piena di emozioni mi ha buttato a terra e ho bisogno di starmene un po' per conto mio e leggere un buon libro o ascoltare musica. Passo in biblioteca e prendo uno degli otto libri di Harry Potter. Amo questi libri da quando sono piccola e trovo confortante leggerli perché i personaggi nella mia testa hanno già un immagine ben definita. Metto le cuffie e faccio partire le canzoni. Senza rendermi conto vengo assorta dai mille pensieri e rimango a fissare la prima pagina per svariati minuti.

Non so cosa mi prenda. Vedo in Chris un ragazzo buono e gentile, ma sono così diffidente ormai che...non lo so. Sono troppo confusa. Sono successe tante cose negli ultimi anni e non vorrei ricascare in quel circolo vizioso.

Non capisco nemmeno se mi sento pronta o no a uscire con qualcuno e, nonostante Chris sia così, io non ci vedo in lui il ragazzo che potrebbe starmi accanto. <<Uno come James forse sì>>, dico tra me e me. No, aspetta cosa?

A un certo punto, l'ombra di qualcun davanti a me attira la mia attenzione; alzo lo sguardo e noto James.

<<Harry Potter? Non sei un po' vecchia per leggere quel libro>>, mi sorride.

<<E tu non sei un po' troppo rompipalle>>, ricambio.

<<Forse, ma sono fatto così.>> Si siede davanti a me e mi osserva, ma quando alzo gli occhi non incrocia il mio sguardo.

<<Sputa il rospo James, cosa c'è che vuoi chiedermi?>>

<<Nulla di preciso, passavo di qui e ti ho vista sola e... >> lascia la frase in sospeso.

<<Non dirmi che ora ti dispiace vedermi sola.>> Lo fisso negli occhi anche se lui guarda da un'altra parte.

<<No Diana, ti sbagli. Senti ciao! >> Si alza e se ne va senza lasciarmi il tempo di replicare, ma alzando di più la voce gli dico: <<In fin dei conti anche tu hai un cuore.>>

Non si gira e tira dritto. Mi infilo le cuffie e riprendo la mia lettura.

Arrivata a metà libro il cellulare comincia a squillare ripetutamente. È Chris. Rispondo.

<<Ti sei decisa a rispondermi. Dove sei? Ti cerco da giorni!>>

<<Sono in biblioteca, leggo.>>

<<Aspettami, sarò lì tra pochi minuti.>> Riattacca e io già mi pento di avergli risposto. So bene di cosa voglia parlarmi, ma vorrei non lo facesse perché non so cosa rispondergli. E poi il fatto che James sia venuto qui mi confonde ancor di più.

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