<<Buongiorno>>, mi sussurra.
<<Buongiorno>>, dico a mia volta guardando i suoi occhi verdi smeraldo.
<<Oggi hai preso degli impegni?>>
<<Sì, devo vedermi con Van e poi studiare con Loris, e sta sera sono al locale>>.
<<Allora ti porto fuori a far colazione e ci vediamo sta sera.>> Mi bacia la fronte e si alza appoggiandosi all'armadio per non cadere. In quell'istante ho un'illuminazione:<<Puoi guardare un attimo nell'armadio.>>
<<Perché?>>
<<Perché ti ho preso una cosa e voglio vedere la tua espressione. Su, su apri>>, insisto.
Un po' titubante tira verso di se l'anta destra e appoggia sul letto un sacchetto blu con un fiocco rosso.
<<Apri, cosa aspetti?>> Sono più ansiosa io di lui.
Fa attenzione a non rompere del tutto la busta, ma non ci riesce molto. Una volta scartata la carta, dentro ci trova una maglietta maniche corte di un blu scuro come il cielo di notte.
<<Provala>>, insisto ancora e lui fa come dico.
<<Perché>>, chiede dubbioso.
<<Perché l'ho vista e sapevo ti sarebbe piaciuta! Perché ti piace, no?>>
<<Ovvio che mi piace. La terrò su!>>
<<Perfetto!>> Batto le mani e sorrido felice.
<<Signorina andiamo a mangiare qualcosa>>, mi propone.
<<Okay, dammi un attimo che mi sistemo e arrivo.>>
Dopo una quindicina di minuti annuncio di essere pronta.
<<Finalmente! Stavo diventando vecchio>>, scherza.
Gli do una gomitata facendo la finta offesa. Lui mi prende e mi stampo un bacio sulla bocca, mentre resto immobile.
<<Va bene, fai così? Allora non ti bacio più.>>
Incomincio a ridere: <<Su andiamo a mangiare, scemo.>>
<<Dove mi porti>>, chiedo sulle scale.
<<Non lo so, andiamo semplicemente in caffetteria? Non ho voglia di guidare>>, propone.
<<Per me va benissimo!>>
<<Andiamo allora, sarà piena di ragazzi in preda alla fame>>, sorride.
Mentre camminiamo, un affianco all'altra, noto che i suoi pensieri viaggiano altrove: <<James, tesoro, va tutto bene?>>
<<Sì, perché?>>
<<Perché stavi fissando per aria e non mi ascoltavi.>>
<<Scusami. Che stavi dicendo?>>
<<Che non so cosa scegliere>>, mento.
<<Per favore faccia un caffe latte senza zucchero e due brioches vuote, grazie>>, dice alla signora davanti a noi.
Per la mezz'ora restante non parliamo molto. Mi chiede a che ora vado al locale, a che ora stacco e se dopo aver finito con Loris può passare a salutarmi.
Capisco che è ancora scosso per la sera precendete, ma non so come essergli d'aiuto. Non mi sento ancora pronta a parlare.
***
<<Loris, smettila di fare quella faccia, con James va tutto bene. Basta preoccuparti>>, sorrido al mio amico.
<<Ti voglio bene, e se ti vedessi soffrire picchierei quella testa di cazzo.>>
Adoro quando si preoccupa per me, mi fa sentire protetta e mi piace avere un amico come lui.
<<Ah guarda chi arriva>>, mi indica una persona alle mie spalle.
<<Lizzie eyeliner da imbianchino>>, sussurro.
<<Diane, è proprio te che cercavo.>>
<<Lizzie vattene>>, ringhia Loris.
<<No, lasciala parlare. Voglio sentire le cattiverie che usciranno dalla sua bocca.>>
<<No, non dirò niente. Ti faccio vedere solo delle foto.>>
Tira fuori il telefono e me le mostra.
Lei e James insieme. Parlano a un tavolo di un bar.
Più scorro le foto e più vedo come i loro corpi si avvicinano.
L'ultima ritrae lui e lei uno davanti all'altra in piedi.
James e di spalle e lei è addosso a lui.
Si stanno baciando!
Non ci credo. Non può essere vero. Il cuore inizia a battermi a mille e sento l'aria mancarmi.
<<Allora? Ancora convinta che il tuo principe azzurro sia così fedele? Le foto parlano da sé>>, sorride maliziosa.
<<Queste foto possono essere vecchie di mesi>>, dice con tono freddo Loris.
<< No, quella maglietta glielo regalata io sta mattina>>, dico cercando di nascondere la delusione e la rabbia che ho dentro.
Lui non commenta e io guardo Lizzie ancora ferma ad aspettare un mio crollo.
<<Bene, tieni le foto e scusarmi, ma ho degli impegni>>, mi giro di scatto e me ne vado veloce.
Loris mi segue:<<Vuoi che ti porti da qualche parte?>>
<<Sì, lontano da qui. Chiamo Corinne, prendo alcune cose e possiamo andare>>, cerco di stare calma.
<<Okay, ti aspetto in machina.>>
Dopo aver chiuso la porta alle mie spalle scoppio in lacrime. Non posso credere a quello che ho visto. Non posso credere di esserci cascata ancora una volta. Non posso credere che ieri sera sia stato in questa stessa stanza e avermi parlato di fiducia.
In prenda al nervosismo prendo la cornice con la nostra foto e la butto per terra. Prendo la maglietta che aveva lasciato sta mattina qui e cerco di strapparla. Non riuscendoci prendo le forbici e la taglio.
Non ne voglio più sapere nulla di James.
Con lui ho chiuso.
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MORE LOVE Chi lo avrebbe mai detto?
ChickLitDiana è una ragazza con un passato difficile da cui cerca di scappare. Ritorna nella sua città natale per frequentare il college e per stare tranquilla, ma non sarà affatto così. Nuove amicizie e un nuovo grande amore l'aspettano, ma nulla si otti...